My Lai Vietnam

Se c'è ancora qualcuno che pensa che la guerra possa essere un strumento per pacificare una nazione o n popolo gli consiglerei di leggere molto attentament questo bellissimo libro. L'autore Seymour Hersh per questa sua inchiesta vinse tra l'altro il premio Pulitzer.

Recensione:
Il libro tratta un episodo molto cruento dell'impegno militare americano in Vietnam. Molto ben documentato, le fonti sonostate attentamente vagliate, l'autore non si perde in supposizioni o inutili campanilismi presentando al lettore una strage di cira 500 civili, donne vechi e bambini, perpetrata dalla compagnia Charlie il 16 marzo 1967 nel villaggio denominato My Lai 4. Le conclusioni dell'inchiesta portarono all'incriminazione di un Tenente della compgnia imputato d 22 omicidi, scontò 3anni di reclusione e questo fu l'unico riconoscimento di una qualche umana giustizia lle vittime civili di My Lai 4.

Loshrike

Nn lo avevo mai sentito prima...

Bene ora che ne hai sentito parlare ti consiglio di leggerlo anche per il semplice fatto che ti aiuta a conoscere meglio gli Americani. Tra parentesi non pensare che racconti per filo e per segno come si sono svolti i massacri con immagini da film horror... Hersh ha saputo raccontare il genocidio in maniera molto lucida e da vero giornalista di razza.

Losh

ti consiglio anche "VIETNAM - UNA SPORCA BUGIA"
di Neil Sheenan, a distanza di tanti anni si sente ancora la necessità di parlare di questa sporca guerra...

Che tu mi creda o meno il libro da te citato mi è stato appena consigliato da un altra persona che aveva letto questa mia recensione in un altro forum. L'ho comprato e lo leggerò poi ti farò sapere cosa ne penso.



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ti piacerà vedrai...

ho fatto molte ricerche scolastiche sulla guerra del Vietnam e credo che gli americani sian sempre gli stessi.
C'è però un discorso ben più ampio sul concetto della guerra che non si riduce ad una semplice appacificazione fra popoli

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Scritto da: la'S plaZA 18/05/2005 23.46
ho fatto molte ricerche scolastiche sulla guerra del Vietnam e credo che gli americani sian sempre gli stessi.
C'è però un discorso ben più ampio sul concetto della guerra che non si riduce ad una semplice appacificazione fra popoli

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Senza dubbio il discorso è molto più ampio, anch'io ho studiato a fondo la guerra del Vietnam e non solo quella, di sicuro non la si può ridurre ad un breve commento in un post per un libro.
Sono anch'io del parere che gli Americani non sono cambiati per niente, ne prima del Vietnam ne dopo, ma senza volerli assolvere ti assicuro che non c'è nazione che, in passato o al presente, si è comportata in maniera diversa. Ho raccolto molte tesimonianze di reduci italiani dai diversi fronti su cui erano operativi durante il ventennio fascista, credimi se ti dico che anche noi abbiamo molto di cui vergognarci. Non parlo solo dei fascisti nel mio discorso hanno un bel posticino anche i partigiani. Con questo non voglio togliere mriti a nessuno, spesso certi episodi sanguinosi sono comunque il frutto dell'esaltazione di pochi. IL dicorso comunque, come dici tu. è molto molto ampio e complesso.

Losh