GF nella sede del Torino

TORINO - La Guardia di Finanza sta effettuando delle perquisizioni nella sede del Torino calcio. L'indagine, secondo quanto si e' appreso, riguarda i conti della societa'. Al centro vi sarebbe una fidejussione. Il documento e' necessario all'iscrizione del club al campionato di serie A. Ci sono tre avvisi di garanzia. I destinatari del provvedimento, sempre secondo quanto si e' appreso, sono il proprietario Franco Ciminelli, il presidente Attilio Romero e il direttore finanziario del club granata. Le Fiamme Gialle, coordinate dal procuratore aggiunto Bruno Tinti, stanno visitando anche uffici e abitazioni private. L' inchiesta e' coordinata dal procuratore aggiunto Bruno Tinti.


ansa.it

Ed ecco il Corriere della Sera


Corriere della Sera online

Romero: «Non facciamo alcun commento: chiariremo tutto con la procura»
Fidejussione falsa, perquisita la sede del Toro
Falso e truffa ai danni dell'erario. Sono questi i reati ipotizzati dalle autoritá inquirenti che hanno perquisito la sede del Torino calcio

TORINO - Il Torino calcio ora rischia non solo di non andare in serie A.

Ma anche di non rimanere in serie B. Il Motivo? Falso e truffa ai danni dell'erario. Sono questi i reati ipotizzati dalle autoritá inquirenti che hanno portato in nottata alla perquisizione eseguita dalla Guardia di Finanza della sede del Torino calcio e della casa del patron della societá, Franco Ciminelli.

FIDEJUSSIONE FALSA - Al centro della vicenda una falsa fidejussione che avrebbe permesso al Torino di sfruttare il decreto spalmadebiti e, quindi, di iscriversi regolarmente al campionato di serie A, nonostante i 15 milioni di euro di debito (somma che la societá avrebbe dovuto versare all'Agenzia delle entrate entro la fine di giugno). I finanzieri hanno perquisito anche la sede dell'Ergom, societá di Ciminelli. È probabile che l'inchiesta abbia tempi brevi per chiarire la situazione societaria dal momento che si devono chiudere le iscrizioni al campionato di serie A, serie in cui il Torino Calcio è ritornato dopo due anni nella serie cadetta.
«Non facciamo alcun commento: chiariremo tutto con la procura». Così il presidente del Torino Calcio Attilio Romero ha risposto a proposito delle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza nella sede della società.
02 luglio 2005

che schifo che è diventato il mondo del calcio

Il Torino è prossimo al fallimento.
Il Toro è MORTO.
RIPOSINO IN PACE GLI EROI DI SUPERGA, la gentaglia che attualmente è a capo della società non meritano che palate di merda.

Notizie dicono che, se non si trovano 34 mln di euro entro il 14 luglio, come scenario:

a)il Torino sia sciolto.

b)il Sindaco di Torino (che ha le mani in pasta anche lui), assuma il titolo sportivo per la ricerca di un qualcuno che possa allestire una squadra ... e accollarsi tutte le rogne.

c)tutti i terreni (filadelfia per capirci, stadio degli EROI) verrà venduto a poche lire...alla faccia della speculazione edilizia e quindi sopra a quel terreno case e alloggi

d) lo stadio comunale, impresa faraonica per il Torino società verrà finito dal Comune per via delle Olimpiadi del 2006.

Per cui se si verifica questo scenario a Torino esisterà solo una squadra. Che vada a male.

Infine vorrei chiedere chi è di Torino, una cosa:come mai il quotidiano di Torino alle 0.35 riportava già la notizia del sequestro? Cose che puzzano, come puzza che tutto è iniziato da un pignoramento della Gea.
Forse i 54.000 spettatori tutti torinisti facevano paura alle alte sfere di Torino dell'altra sponda.

Spero che, per la città, per i tifosi del Toro, ci sia un miracolo, avvenga un qualcosa che salvi capra e cavoli e che possa ricominciare a vivere quella squadra, e più che mai l'odio verso quelle maglie da galeotti.

Sennò il calcio italiano perderà una delle più importanti società italiane con la sua storia.

E a quel punto si potrà solo dire..."C'era una volta..."

Più che mai FORZA TORO.:smile44:

Un grande imbocca al lupo.


:smile44: :smile40:

Io credo che non succederà un bel nulla e finisce tutto a taralucci e vino

Per il bene del calcio io invece spero che (aimè) inizi a succedere qualcosa, che l'Agenzia delle Entrate non accetti la dilazione, che sia un precedente e che molte squadre di conseguenza saltino. Per il bene del calcio, per noi tifosi e per chi ama il movimento sportivo.

L'unica cosa che mi spiace che tocchi sempre alle squadre sfigate in senso buono, squadre che di rogne, momenti orribili nella loro storia ne hanno avuti, come il Torino.

Che possa rinascere più pulito che mai, candido e forte per una nuova esaltante storia.

Sembrerà strano ma preferisco il peggio perchè forse è l'unico modo per scoperchiare un coperchio di un pentolone ormai troppo bollente.

Ora spiegatemi una cosa:

perchè il Presidente del Genoa èp dovuto correre a versare 13.000.000 di euro entro le 19 di Venerdi', e ci sono altre squadre che non hanno una lira e gli è permesso?

Non riesco a capirlo, mi spiace per il Torino è ovvio, ma sono tifosa della mia squadra ... ed il Napoli finito diritto in serie C, per quale motivo?

Ci saranno mica squadre di serie A e squadre di serie B?

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Scritto da: Fatascalza 03/07/2005 12.35
Ora spiegatemi una cosa:

perchè il Presidente del Genoa èp dovuto correre a versare 13.000.000 di euro entro le 19 di Venerdi', e ci sono altre squadre che non hanno una lira e gli è permesso?

Non riesco a capirlo, mi spiace per il Torino è ovvio, ma sono tifosa della mia squadra ... ed il Napoli finito diritto in serie C, per quale motivo?

Ci saranno mica squadre di serie A e squadre di serie B?

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Una possibile risposta potrebbe esser questa: il sig.Ciminelli non ha i 34 mln di euro da versare per il Torino e quindi non può che chiedere lo spalma debiti (legge dello Stato italiano ricordiamocelo...schifosa legge....). Per cui, se Preziosi si fosse trovato senza i 13 mln di euro o avrebbe venduto qualche giocatore importante alla Milito oppure avrebbe anche lui chiesto la rateizzazione come fanno gli altri.

Il Napoli è finito in C perchè in B nessuno si è accollato i suoi debiti preferendo che fallisse la società. Per il lodo Petrucci quindi, avendo trovato qualcuno garantito anche dal comune che acquistasse il titolo sportivo, è ripartito dalla C.

La stessa cosa potrebbe adesso capitare al Toro, il ripartire dalla B, però con una società nuova che non ha le pendenze fiscali e contabili (che per via del fallimento rimarrebbero a carico dei vecchi proprietari) e quindi ripartendo praticamente da zero.

Quello che poteva, in conclusione, succedere anche al Genoa, se quel defic... di Dalla Costa non si decideva a vendere a Preziosi la società.