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Regole, trasgressioni. Valore della pena: rieducativo o repressivo?

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2006 10:50
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27/03/2006 19:53
 
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Come mi è capitato altre volte parto da un fatto personale che mi è successo per discutere su qualcosa.
Sotto al mio ufficio c'è un marciapiede enorme dove da sempre si parcheggiano i motorini, tra cui anche il mio. Passano sempre vigili, carabinieri, polizia ecc... e non è mai stata fatta una contravvenzione. Oggi una persona che aveva poco da fare ha chiamato i vigili per far fare la multa a tutti i motorini: 55 euro cad. Facendo notare ai pizzardoni che avevano un atteggiamento chiaramente volto a fare esclusivamente più multe possibile ci hanno risposto: "Avete tutti la patente e sapete che il motorino non ci può stare sul marciapiede".
Per carità, ragionamento giustissimo, non fa una piega. Ma anche nella Costituzione c'è scritto che le pene devono avere un valore educativo. Non sarebbe solo bastato avvertire, dare qualche giorno di tempo per far capire il cambiamento?
Poi, si danno incentivi per gli scooter che alleviano il traffico e la mancanza di parcheggi nelle zone centrali e poi si bastona in questo modo?

Questo è un esempio di un piccolo fatto. Ma credo che da qui si possa spostare l'attenzione anche sull'attuale sistema penitenziario italiano e sulla pena di morte, tanto invocata da alcuni. Proprio a questi ultimi, ad esempio, chiederei: Che valore educativo ha secondo voi la pena di morte?


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Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese. Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo.
28/03/2006 18:51
 
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A parte che, secondo me, non si può accomunare una contravvenzione al cds alla pena di morte, hai ragione: la costituzione prevede alla pena un valore educativo, e difatti la pena di morte dovrebbe educare ...gli altri, a non commettere più reati.
Dovrebbe, ma questo non sembra realistico, quindi cambierei la costituzione.
Perchè, secondo me, una pena, più che educare (o rieducare) deve far espiare il danno fatto.
Come ho premesso, 55 euro sono tanti, ma non penso che una persona abbia bisogno di essere ....rimproverato per evitare di parcheggiare dove non si deve, magari perchè intralcia il passo ai pedoni o può esserci un rischio di incendio o altro.
Se a questa persona, capace di intendere e volere, non bastano i normali divieti, e ha scelto di trasgredire, non vedo perchè mai poi pretende una scusante.
Naturalmente è un argomento vasto e complesso, al quale non si può rispondere con poche righe.
Dico solo che il valore della vita è primario.
Da ambo le parti: se uno decide di togliere una vita , non vedo perchè ci si debba ricordare di questo bene primario solo quando è la vita del reo ad essere messa in pericolo.
Comunque io sono per la pena di morte solo nei casi più efferati, dove ogni pena ...rieducativa non avrebbe alcun effetto.
Alla faccia della sincerità, ma io la penso così.

[Modificato da rosa64 28/03/2006 18.53]

28/03/2006 22:09
 
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Circa la gente che non ha nulla di meglio da fare che chiamare i vigili, posso farti un elenco lungo un km .. infatti sono tutte multe da 70 euro ...

La pena di morte dovrebbe "insegnare" a non commettere reati, ma sappiamo che nei paesi dove è in vigore la pena di morte questo non accade. Quindi non penso sia educativo, peraltro sono anche contraria alla pena di morte.

28/03/2006 22:46
 
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Beh Rosa mi offendi davvero se pensi che io abbia messo sullo stesso piano la pena di morte e una multa. Ho esemplificato due estremi per dire che una sanzione deve avere un valore educativo, qualiasi sia la sua entità.

Domani posto una foto del marciapiede in questione, ti faccio vedere quale tipo di intralcio e di pericolo di incendio provocano i motorini parcheggiati li. Io non ho mai contestato neanche una contravvenzione, tutte le volte che mi sono arrivate le ho pagate (fin qui nulla di speciale) ma l'atteggiamento dei vigili di ieri credo proprio fosse volto a fare cassa. Credo che chi abita a Roma, Milano, Napoli, Genova ecc... possa ben capire che situazione di traffico ci sia e come sia utopico applicare alla lettera il codice della strada.

Per quanto riguarda il valore di espiazione della pena penso che Nostro Signore avrà ampiamente tempi e modi per far espiare ad ognuno di noi le proprie colpe e credo che lo scopo di magistratura e forze dell'ordine sia quello di evitare che accadano fatti illeciti, non crocifiggere chi li commette. Infine quoto il passaggio di Fata quando dice che, dove applicata, la pena di morte non educa neanche gli altri.


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29/03/2006 11:15
 
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Scusami bacio, non era mia intenzione offendere ne te ne nessun altro.
Però c'è un errore di fondo: la polizia ha scopo preventivo e repressivo; la magistratura oltre che inquirente, è anche giudicante. Ma questo non significa crocifiggere....
Comunque, sono daccordo: come un cartello di divieto di sosta e una contravvenzione non servono, anche la pena di morte, da sola, non può avere un effetto deterrente. E questo si vede in tutti i paesi dove questa viene applicata. Non solo in america.
Poi, io sono convinta che sia meglio un colpevole fuori che un innocente in galera e, poichè ci sono ancora troppi errori giudiziari, è meglio lasciare le camere della morte vuote.
Però, per tornare al titolo del topic, non penso che soggiornare nei nostri..."hotel" (magari a una stella, ma sempre alberghi sono) sia proprio rieducativo.
Tanti, soprattutto extracomunitari, mi hanno detto che si facevano arrestare così quando uscivano, tornavano a casa con un bel gruzzolo per comprarsi casa....
Per me il colpevole (colpevole!) deve scontare una pena, giusta e certa. Se poi, è affiancata da un qualcosa di rieducativo, ben venga. Per il resto: abbiamo tanti campi incolti e cose da fare, per cui i colpevoli anzichè stare "dentro" a vitto e alloggio, sanità e contributi (o quasi) pagati, dovrebbero rendersi utili, non per avere lo stipendio, ma perchè già sono in debito verso la società.
Non penso si tratti di repressione (nel termine negativo del termine), ma di una vera rieducazione.
Ecco, tra la violazione al cds e la pena di morte (non intendo rioffendere alcuno, ma non le ho accostate io) ci DOVREBBE essere "almeno" questo, perchè in carcere non ci sono innocenti (troppi, lo so) ma anche i colpevoli. E non solo i "poveri padri di famiglia" ma anche i Cusani che, messi da parte i miliardi, hanno fatto qualche anno di hotel e adesso si godono il bottino.
E lui è stato il più onesto.....
30/03/2006 11:29
 
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Sul fatto di far scontare la pena rendendosi utile sono pienamente d'accordo. Io dico solo che quando una persona sbaglia (sbaglio di qualsiasi tipo) lo Stato debba darle, innanzitutto, delle valide alternative al "reato" (ad esempio, per i furti ci sono quelli che lo fanno per arricchire e quelli che lo fanno per sfarmarsi, a questi ultimi deve essere data un alternativa "lecita" per raggiungere lo scopo), in secondo luogo bisogna comminare pene adeguate (ben adeguate, altrimenti si otterrebbe il medesimo effetto che si ottiene con i condoni fiscali) ma che comunque lascino aperta una possibilità di riscatto reale.


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30/03/2006 15:16
 
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Scritto da: baciosalato 27/03/2006 19.53
Come mi è capitato altre volte parto da un fatto personale che mi è successo per discutere su qualcosa.
Sotto al mio ufficio c'è un marciapiede enorme dove da sempre si parcheggiano i motorini, tra cui anche il mio. Passano sempre vigili, carabinieri, polizia ecc... e non è mai stata fatta una contravvenzione. Oggi una persona che aveva poco da fare ha chiamato i vigili per far fare la multa a tutti i motorini: 55 euro cad. Facendo notare ai pizzardoni che avevano un atteggiamento chiaramente volto a fare esclusivamente più multe possibile ci hanno risposto: "Avete tutti la patente e sapete che il motorino non ci può stare sul marciapiede".
Per carità, ragionamento giustissimo, non fa una piega. Ma anche nella Costituzione c'è scritto che le pene devono avere un valore educativo. Non sarebbe solo bastato avvertire, dare qualche giorno di tempo per far capire il cambiamento?
Poi, si danno incentivi per gli scooter che alleviano il traffico e la mancanza di parcheggi nelle zone centrali e poi si bastona in questo modo?

Questo è un esempio di un piccolo fatto. Ma credo che da qui si possa spostare l'attenzione anche sull'attuale sistema penitenziario italiano e sulla pena di morte, tanto invocata da alcuni. Proprio a questi ultimi, ad esempio, chiederei: Che valore educativo ha secondo voi la pena di morte?



La prossima volta che picchio qualcuno mi faccio assolvere dicendo che "cristo potevi avvertirmi e darmi qualche giorno per abituarmi al concetto che se commetto un reato..." [SM=x714187] [SM=x714187] [SM=x714187]

A parte le battute, nel caso dei vigili, sapevate cosa rischiavate, essendo in torto paghi la multa e montezumizzi o spione.

Per la pena, a me basterebbe che le pene fossero scontate per intero senza scuse o buone condotte.
La pena di morte, mah per reati contro i minori e rapimenti la terrei. educativa? di esempio? non mi interessa in questo caso.
Ritengo di si, ma ci sono scuole di pensiero diverse ed entrambe con numeri ed argomenti validi.

Un furto di 1000 € deve avere la stessa pena CHIUNQUE lo commetta e per qualsiasi motivo.
Poi ci sono le "attenuanti", ma questa è una cosa, da noi, troppo legata al singolo giudice piuttosto che alla legge in sè, e le scuole di diritto, dicono che più spazio lasci alla "libera interpretazione" meno giustizia ottieni.
30/03/2006 16:48
 
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Per quanto riguarda la multa ho premesso che, ovviamente, me la cucco tutta e me la vado a pagare (giustamente). Quello che criticavo è l'atteggiamento delle forze dell'ordine che hanno sempre tollerato un modo di fare e che due suoi appartenenti di punto in bianco hanno cominciato a "menare": questo mi sembra scorretto e volto a far aumentare, approfittandosene, il loro "monte verbali". Anche in questo caso la PA non può incentivare e promuovere l'utilizzo di mezzi alternativi come lo scooter senza fornire un adeguato numero di parcheggi e comportandosi in questo modo.

Invece, la mia contrarietà alla pena di morte va ben aldilà della discussione sul valore repressivo o rieducativo della pena: secondo me NESSUNO e per NESSUN MOTIVO può arrogarsi il diritto di togliere la vita a NESSUNO, punto, senza nessuna differenziazione di reato commesso.


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30/03/2006 17:14
 
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bacio, nell'ultimo tuo post noto che ce l'hai in particolare con chi materialmente ha DOVUTO elevare le contravvenzioni.
Il problema è che se sono stati chiamati, magari di persona, o registrando "l'intervento", gli agenti NON potevano NON agire come la legge prevede. Una cosa è chiudere un occhio perchè siamo tutti fratelli, sorelle, motociclisti e...inc...ati, una cosa è essere denunciati per omissione di atti d'ufficio: il cds non prevede la ramanzina. E poi il discorso è esattamente l'opposto: per giorni (mesi? anni?) si è fatto quello che si è voluto in barba alle leggi, in barba a chi, invece, si fa in quattro per trovare un parcheggio. Se una volta si viene puniti, non si può dare la colpa a chi ha cominciato "a menare".
Che poi ci sia un discorso di pubblica amministrazione e di parcheggi, questo è un altro fatto che non giustifi la violazione.

Per tornare alla pena di morte, mi sono già espressa: sono favorevole in modo ideale, ma poichè l'appicazione risulta spesso imperfetta, sono meglio i....lavori forzati.
Comunque, non credere alle carceri piene di gente che ruba per fame: sono veramente pochi, quelli............
30/03/2006 17:19
 
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Non ce l'ho materialmente con quelli che hanno fatto la multa ma con il loro atteggiamento. E secondo me se lo stato non mi da un'alternativa alla trasgressione di una regola... beh mi sento pienamente giustificato per la sua trasgressione
Del resto il nostro premier disse che con una data pressione fiscale si sente autorizzato ad evadere...


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30/03/2006 22:54
 
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OK, hai vinto!
ero sicuro che alla fine, la colpa era di berlusconi.......
31/03/2006 10:50
 
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