| | | OFFLINE | Post: 935 | Registrato il: 20/02/2006 | Sesso: Femminile | | |
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Apro questo topic, scusandomi se ne esiste uno simile, per continuare un discorso che, nell'altro, quello della medaglia al valore di Quattrocchi, era andato palesemente OT.
Il perchè dell'intervento americano, e di tanti altri, in IRAQ, è legittimo? Perchè lì sono intervenuti e altrove no?
Penso che gli americani non possono fare la guerra in mille fronti. E poi ci deve essere una motivazione più o meno valida, si tratti del petrolio o di un uso "imprprio delle armi nucleari.
Mi ricordo che quando i Talebani, distruggevano i famosi budda, tutti stavamo a guardare, ma io mi chiedevo perchè nessuno interrvenisse.
Forse nessuno sa quando è il momento di intervenire, ognuno ha i propri livelli di guardia, di sopportazione, anche alle malefatte "interne".
Come si fa ad intervenire, anche se vedi un "governo" fare del male alla propria gente?
Questa è la domanda alla quale prima bisogna dare una risposta.
Quando (se) bisogna intervenire prima che sia troppo tardi?
Si fosse intervenuti prima, (altri tempi lo sò, ma il discorso è quello) ci sarebbe stata la seconda guerra mondiale?
Chi si doveva prendere la briga di "smorzare" i toni a Hitler e magari a Mussolini?
Vedo un topic sulla Somalia: ci fanno pena, ma perchè devo intervenire (sia in aiuti, sia militarmente) se la loro autodeterminazione è.....autodistruzione?
Non dimentichiamo che gli americani sono andati anche lì, e quando sono dovuti scappare, tutti (gli stessi che applaudono sempre, anche ai cortei....) sono rimasti soddisfatti.
Certo, il discorso con i Talebani è stato diverso, grazie all'11 settembre, ma di fatto è stata spazzata la....classe dirigente di allora. Chi ne aveva il diritto?
Quello che è avvenuto in IRAQ: certo, è vero che saddam prima è stato armato da...amici americani, e ora da quegli amici è stato menato. (come è successo a Bin Laden).
Allora c'era il nemico IRAN o l'URSS, in Afganistan.
Ma penso che il mondo cambia, e quindi anche le alleanze più o meno strategiche, lo debbano fare.
Anzi, trovo corretto che chi aveva provveduto ad armare e rendere forte e pericoloso qualcuno, vi ponga rimedio.
Se io do un qualcosa a mio figlio, e poi, a causa di un uso improprio, vedo che si mette nei guai o rischia un occhio o la vita, glielo levo, proprio perchè sono io la responsabile.
Sembra un accostamento azzardato, ma è quello che ha fatto Saddam. E penso che in mancanza di qualcuno, (leggi ...ONU), che sia messo in grado di prendere provvedimenti, qualcun altro possa, anzi debba intervenire.
Che ci si creda o no non sono ne per la violenza ne per la guerra, ma nel paese degli ayatollah, l'energia atomica è un pericolo, proprio perchè è un paese instabile.
Dovesse (speriamo mai) succedere un uso improprio di quella energia, non ci sentiremo un po' tutti responsabili di NON essere intervenuti?
Autodeterminazione non significa far vivere gli altri con il terrore di non esserci più.......
E' vero, hanno diritto di scegliere, di crescere, di decidere.
Ma prima dovrebbero far vedere di essere capaci di comportarsi, poi dovrebbero pensare all'atomo.
Io sono...piccolina, e penso al mondo come una famiglia: mio figlio, prima di dargli il....motorino, dovrà dimostrarmi di essere capace di rispettare regole e sicurezza.
Prima. Non dopo.
E penso che il mondo, i continenti, le nazioni, la società andrebbe molto meglio se si ragionasse , sempre, da buona madre (o padre)di famiglia.
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