Come Sul Carso Un Fiore Sardo Per Una Guerra Italiana
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
COMUNICATO STAMPA
COME SUL CARSO UN FIORE SARDO PER UNA GUERRA ITALIANA
Un giovane fiore figlio della Sardegna è stato reciso, in terra straniera sotto la stessa bandiera che ha visto morire i ragazzi del 99 ed altri giovani sardi che per leva costretta o per necessità di lavoro hanno dovuto vestire la divisa italiana.
In una terra di pace, come la Sardegna, non solo si occupa il nostro territorio con basi militari e si esercitano armi e soldati dell’imperialismo per imporre ad altri popoli la pax della guerra, ma si creano le condizioni di precarietà necessarie per costringere i giovani a vedere l’arruolamento come unica prospettiva di lavoro.
Non ci incanta l’inno in sardo di Dimonios, la Brigata Sassari è in Sardegna un corpo armato dell’occupazione militare italiana della nostra terra ed è stata mandata in Iraq per impegni e doveri militari dell’Italia verso l’imperialismo americano e per fare da contorno e sostegno all’occupazione militare dell’Iraq da parte degli USA.
E’ sempre successo che i giovani nativi delle colonie, per leva o per lavoro, si arruolino nell’esercito dell’invasore e vadano a combattere per esso.
Questo non significa che i dimonios sono dei mercenari, sia che si siano arruolati per leva, per lavoro o per convinzione, sono comunque dei coscritti in un esercito straniero. La divisa italiana veste i loro corpi ma non il loro cuore e la loro mente. “Forza Paris”,“Sa vida pro sa patria” l’inno “Dimonios” sono legati all’orgoglio sardo e alla vera patria, la sarda, l’altra quella imposta è solo stato, datore di lavoro.
Nell’immaginario collettivo di noi sardi quella Brigata è il nostro esercito e i sassarini sono i nostri soldati che ci piacerebbe vedere impegnati, come sardi, in vere missioni di pace e non in camuffate occupazioni militari per conto degli italiani o addirittura degli americani. Non si può ancora nascondere la verità ai sassarini, non si può ancora approfittare della loro buona fede e generosità per costringerli in occupazioni militari facendo loro credere che si tratti di operazioni di pace.
La verità è che in Sardegna come a Nassirya i sassarini sono utilizzati, di fatto, come truppe di occupazione a servizio di piccoli e grandi imperialismi, quello italiano in Sardegna e quello americano in Iraq.
I politici italiani al governo e all’opposizione la smettano per favore di strumentalizzare tutto, ci lascino piangere, vere lacrime, per i soldati Pibiri, Melis, Olla e per tutti i figli della Sardegna caduti con la generosità sarda nel cuore ed una divisa straniera nel corpo.
Nugoro 06/06/2006 BUSTIANU CUMPOSTU Coordinadore Nazionale