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Attentato a Nassirya

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2006 18:50
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05/06/2006 21:58
 
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Un morto e 4 feriti.

In un attentato a Nassiriya un militare italiano è morto, uno è ferito gravemente e tre in modo più leggero. Lo ha detto il capo di stato maggiore della difesa l' ammiraglio Gianpaolo Di Paola, prendendo la parola durante la cerimonia per il 192/o anniversario di fondazione dell' Arma dei Carabinieri.

Secondo quanto si è appreso allo Stato maggiore della difesa un ordigno ha investito il veicolo di testa di una pattuglia della Brigata Sassari. Secondo alcune informazioni la pattuglia stava scortando un convoglio logistico britannico.

Alla luce dell'attentato a una pattuglia di militari italiani a Nassiriya è stato annullato il Carosello dei carabinieri in programma stasera. L'evento avrebbe dovuto concludere, come da tradizione, la festa per il 192mo anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri.

************

veniamo via di li'!!!!

In quei paesi non ci sarà mai pace, è una battaglia contro i mulini al vento. Ho vissuto in un paese arabo per 14 anni ... di cui 7/8 in guerra.
Non ci sarà mai pace, finchè non lo vorranno loro inutile farsi massacrare ... sarò egoista ma purtroppo questa è la realtà.
Tutte queste forze di "pace" poco servono, se non sono loro i primi a volere la pace.
Adesso ditemi un po' ... lo sapranno anche loro che le forze italiane sono "in fase di rientro", perchè deciso dal Governo, che motivo c'era di fare altre vittime?
05/06/2006 23:14
 
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Il ragazzo morto aveva 25 anni ........
06/06/2006 15:13
 
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E' previsto per domani alle 17, all'aeroporto militare di Ciampino, il rientro in Italia della salma del caporal maggiore Alessandro Pibiri, 25 anni, morto nell'attentato di Nassiriya. Dopo gli accertamenti medico-legali verrà allestita una camera ardente e, venerdì, si terranno i funerali di Stato, a Roma. Sul rimpatrio dei feriti, invece, non ci sono ancora certezze: dipenderà dall'evoluzione del quadro clinico ed è probabile che verranno riportati in Italia con due voli separati.

I feriti sono ora tutti ricoverati all'ospedale da campo italiano. E' sempre in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, Luca Daga, 28 anni, di Carbonia. Il giovane, operato, ha riportato ferite complesse multiple da schegge. Stesso tipo di lesioni anche per il tenente Manuele Pilia (26), di Cagliari, e il primo caporal maggiore Yari Contu (29), anch'egli di Cagliari. Fulvio Concas, 30 anni, di Gonnosfanadiga, ha riportato ferite semplici di scheggia al volto e, sostanzialmente, sta bene.
07/06/2006 12:13
 
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Si può ancora chiamarla missione di pace?


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Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese. Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo.
07/06/2006 12:44
 
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Noi siamo in pace .. sono gli altri che non vogliono sentir parlar di pace ... è ben diverso.

E' lottare contro i mulini a vento ...
07/06/2006 13:16
 
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Re:

Scritto da: Fatascalza 07/06/2006 12.44
Noi siamo in pace .. sono gli altri che non vogliono sentir parlar di pace ... è ben diverso.

E' lottare contro i mulini a vento ...



Le tue parole sono verità, fata.
Non la TUA verità, ma quella sotto gli occhi di tutti!

Purtroppo e facile sparare su chi ha delle regole d'ingaggio restrittive, appunto perchè è in pace!
Su chi è convinto che serva lottare contro i mulini a vento, ce ne tanti anche in questo paese....
Penso che l'egoismo di lasciare le cose come stanno, che l'indiferenza, sia peggio, molto peggio....

E' vero che NON saranno mai in pace fino a quando non saranno LORO a volerlo.

Selargius è a pochi Km da me, e si vive, si tocca con mano la disgrazia.


07/06/2006 13:20
 
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HO vissuto per 14 anni in Libano - Beirut ... quando parlo di quei popoli so' quello che dico a prescindere dalla politica.

Nonostante ci fossero stati i caschi blu dell'ONU, li' continuavano a guerreggiare .. quando hanno smesso, non c'era nessuna forza di pace nel paese ... hanno smesso e hanno cominciato a ricostruire tutto.

E' inutile ... è tutto inutile ... gli iracheni, gli afgani & Co. non vogliono la pace, adesso.

PS: quello che avevamo lo abbiamo perso .. tutto .. compresa la mia infanzia ... [SM=g27824]

[Modificato da Fatascalza 07/06/2006 13.20]

07/06/2006 15:08
 
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Rosa credo che le regole d'ingaggio vengano di conseguenza rispetto al tipo di missione. Credo che perseverare con questa finta missione di pace sia nettamente controproducente sia per noi sia per il popolo iracheno.


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Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese. Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo.
20/06/2006 18:50
 
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Come Sul Carso Un Fiore Sardo Per Una Guerra Italiana
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
COMUNICATO STAMPA

COME SUL CARSO UN FIORE SARDO PER UNA GUERRA ITALIANA

Un giovane fiore figlio della Sardegna è stato reciso, in terra straniera sotto la stessa bandiera che ha visto morire i ragazzi del 99 ed altri giovani sardi che per leva costretta o per necessità di lavoro hanno dovuto vestire la divisa italiana.
In una terra di pace, come la Sardegna, non solo si occupa il nostro territorio con basi militari e si esercitano armi e soldati dell’imperialismo per imporre ad altri popoli la pax della guerra, ma si creano le condizioni di precarietà necessarie per costringere i giovani a vedere l’arruolamento come unica prospettiva di lavoro.
Non ci incanta l’inno in sardo di Dimonios, la Brigata Sassari è in Sardegna un corpo armato dell’occupazione militare italiana della nostra terra ed è stata mandata in Iraq per impegni e doveri militari dell’Italia verso l’imperialismo americano e per fare da contorno e sostegno all’occupazione militare dell’Iraq da parte degli USA.
E’ sempre successo che i giovani nativi delle colonie, per leva o per lavoro, si arruolino nell’esercito dell’invasore e vadano a combattere per esso.
Questo non significa che i dimonios sono dei mercenari, sia che si siano arruolati per leva, per lavoro o per convinzione, sono comunque dei coscritti in un esercito straniero. La divisa italiana veste i loro corpi ma non il loro cuore e la loro mente. “Forza Paris”,“Sa vida pro sa patria” l’inno “Dimonios” sono legati all’orgoglio sardo e alla vera patria, la sarda, l’altra quella imposta è solo stato, datore di lavoro.
Nell’immaginario collettivo di noi sardi quella Brigata è il nostro esercito e i sassarini sono i nostri soldati che ci piacerebbe vedere impegnati, come sardi, in vere missioni di pace e non in camuffate occupazioni militari per conto degli italiani o addirittura degli americani. Non si può ancora nascondere la verità ai sassarini, non si può ancora approfittare della loro buona fede e generosità per costringerli in occupazioni militari facendo loro credere che si tratti di operazioni di pace.
La verità è che in Sardegna come a Nassirya i sassarini sono utilizzati, di fatto, come truppe di occupazione a servizio di piccoli e grandi imperialismi, quello italiano in Sardegna e quello americano in Iraq.
I politici italiani al governo e all’opposizione la smettano per favore di strumentalizzare tutto, ci lascino piangere, vere lacrime, per i soldati Pibiri, Melis, Olla e per tutti i figli della Sardegna caduti con la generosità sarda nel cuore ed una divisa straniera nel corpo.




Nugoro 06/06/2006 BUSTIANU CUMPOSTU Coordinadore Nazionale
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