Il Grifone manda al tappetto il Brescia con una prestazione super (2-0)
Brescia (4-2-3-1): Viviano, Stankevicius, Mareco, Zoboli, Cortellini, Jadid (12'st Colombo), Piangerelli (c) (39'st Hamsik), Mannini (29'st Cerci), Serafini, Del Nero, Possanzini. A disposizione: Ambrosio, Zambelli, Alfageme, Dallamano. All. Somma.
Genoa (3-4-3): Barasso, Bega, De Rosa, Criscito, Rossi (c), Milanetto, Coppola (15'st Longo), Fabiano, Adailton, Diogo (29' Zeytulaev), Sculli (4'st Biasi). A disposizione: Rubinho, Stellini, Botta, Aurelio. All. Gasperini.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Reti: pt 19' e 45' Sculli.
Note: spettatori 7mila circa, di cui 1.500 genoani. In tribuna l'ex ct della Nazionale Azeglio Vicini. Espulso al 47'st Cortellini per doppia ammonizione. Ammoniti Sculli, Mareco, Piangerelli, Criscito, De Rosa.
BRESCIA - La capolista espugna il Rigamonti e supera a pieni voti l'esame legittimando successo e ambizioni. Una gara quasi perfetta e molto ben interpretata sia in fase propositiva che difensiva. Dai primi minuti il Genoa copre il campo con ordine, ha buon gioco nel controllare il Brescia che parte timoroso e su ritmi compassati, non trovando sbocchi in profondità. In attacco l'esordiente Diogo si muove su tutto il fronte, duettando con Adailton sulla destra e Sculli sulla corsia opposta. La prima conclusione in porta arriva al 12' con una girata di Serafini deviata in angolo da De Rosa. Quando può il Grifone distende le ali e vola con facilità sulla trequarti, faticando a entrare con risolutezza nei sedici metri. La risposta arriva al 17' con una fucilata di Coppola da posizione centrale, sulla respinta ci prova Rossi e il pallone muore sul fondo dopo una deviazione. Al 19' arriva il gol del vantaggio con l'ex Sculli, decisivo il tap-in a raccogliere una punizione di Adailton e sfruttare il velo di Diogo. Emozioni da una parte e dall'altra: le rondinelle colgono il palo esterno, al primo tentativo dopo essere andati sotto, con un colpo di testa di Zoboli sul quale Barasso non interviene di proposito. Sempre più razza padrona, la capolista sul lato mancino punge con Adailton e Criscito in libera uscita. Le rondinelle ci provano senza il supporto di velocità e chiarezza. Una punizione dal limite ribattuta dalla barriera, una percussione laterale di Possanzini sono il misero raccolto prima dell'intervallo, fatta salva un'insidiosa staffilata di Del Nero messa in angolo da Barasso. Un Genoa da applausi, pur arretrando il baricentro e attaccando di meno gli spazi. E' proprio il Vecchio Balordo ad aprire di nuovo il forziere per mettere dentro il raddoppio. Ottima la finta di Diogo che inserisce il turbo e taglia lo spiovente al centro, l'invito a nozze è per Sculli che di testa si fa trovare pronto all'appuntamento fatidico. Nella ripresa i lombardi premono per accorciare, per poco non ci riescono subito con Serafini ipnotizzato da Barasso. Gasperini dà una rimescolata al mazzo sostituendo l'eroe di giornata Sculli con Biasi. Neanche il tempo di sistemarsi, che il Brescia getta al vento la più ghiotta delle occasioni. Possanzini spara infatti alle stelle un calcio di rigore dopo un fallo di De Rosa. Si rianima il Vecchio Grifone scampato il pericolo, badando a tenere alla larga i biancazzurri. Non però quando Mannini, lanciato a rete, chiama in causa il sempre attento Barasso. Poi si fa vedere Diogo che svetta senza trovare l'impatto ottimale, a seguire con con una saetta che non inquadra lo specchio. Il Grifo torna a giocare sul velluto e a cucire il suo morbido fraseggio, mentre dall'altra Serafini conferma di non avere l'istinto del goleador sprecando al volo una mega opportunità. L'ingresso di Longo regala centimetri in mezzo, le azioni di Ada & C. sgorgano limpide come ruscelli di montagna. L'ultimo entrato prova i riflessi di Viviano che non appaiono smaglianti, se è vero che regala un angolo evitabile. Con un sontuoso possesso palla i ragazzi di Gasperini giocano al gatto col topo. Non c'è niente da rosicare per i locali, generosi ma in dfficoltà sul missile di Fabiano, quindi sul colpo a botta sicura di Adailton smorzato da un difensore. Esce Diogo mangiato dai crampi e mette il naso in campo Zeytulaev, in un'ideale staffetta tra i due nazionali. C'è tempo per Rossi che alza la mira, dopo un'azione che avrebbe meritato altra sorte e la partita scivola lentamente alla fine, tra i canti genoani e l'uscita anticipata dei perdenti.
SALUTATE LA CAPOLISTA!!!