FREELANCE ITALIANO RAPITO DAI TALEBANI IN AFGHANISTAN

'Siamo Taleban e abbiamo rapito lo straniero perche' accusato di spionaggio': e' quanto avrebbe risposto un uomo ad una telefonata fatta al cellulare di Gabriele Torsello - il freelance italiano che si trova in Afghanistan e di cui non si hanno piu' notizie - dall'agenzia afghana Pajhwok. Le sue tracce si sono perse a Kandahar. Il giornalista e' Gabriele Torsello. Nato ad Alessano, in provincia di Lecce, Torsello - che usa come pseudonimo Kash - ha come base Londra ma da anni vive di fatto girando nelle diverse aree di crisi nel mondo, dal Kashmir alla Libia, dall'Albania all'Afghanistan. In quest'ultimo paese, Torsello è ormai da un anno. "Kash è attualmente in Afghanistan, nella provincia di Helmand - è scritto nel suo sito internet - disponibile per eventuali incarichi". Nel 2003 Torsello ha pubblicato con Amnesty International un volume fotografico, 'The heart of Kashmir', un libro che racconta la guerra che da decenni dilania la regione contesa da India e Pakistan.

L'agenzia Pajhwok cita anche Gholam Mohammad il quale ha detto che stava viaggiando con il giornalista italiano e che sono stati fermati da cinque uomini armati lungo la strada tra la capitale della provincia di Helmand e la capitale della vicina provincia di Kandahar. Le due province sono molto pericolose e sono state teatro di pesanti scontri negli ultimi mesi tra taleban e forze della Nato. La Farnesina, anche attraverso l'Unità di crisi, sta seguendo costantemente e con la massima attenzione la vicenda in stretto contatto con l'ambasciata italiana a Kabul. Al ministero degli esteri - che era al corrente delle notizie diffuse dall'agenzia afghana - c'é preoccupazione perché risulta in effetti che Gabriele Torsello si trovava in quella zona dell'Afghanistan.

Lo stesso freelance italiano ha confermato di essere stato rapito al responsabile afghano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah. Secondo quanto riporta l'agenzia telematica 'Peacereporter', Torsello è riuscito a fare una telefonata ma dopo pochi istanti la comunicazione è stata sospesa. Il giornalista sarebbe riuscito a dire di non sapere dove si trova e ha chiesto di spiegare ai suoi rapitori le sue buone intenzioni e il fatto che
é di fede musulmana.Gabriele Torsello, il freelance italiano rapito oggi in Afghanistan, è sposato con una ragazza inglese e ha un figlio. E' quanto si è appreso ad Alessano, il paese di cui Torsello è originario e dove vive la sua famiglia.

Il padre Marcello è un ex impiegato, ora in pensione, della ditta Sobarit, che si occupa del recupero dei tributi. La madre, Vittoria Augenti, è una ex insegnante anche lei in pensione. Oltre a Gabriele, che ha lasciato anni fa il Salento per la sua attività giornalistica e fa base a Londra, la coppia ha
quattro figlie.

E' di circa una settimana fa l'ultimo contatto che la famiglia Torsello ha avuto per telefono con Gabriele, il freelance sequestrato oggi in Afghanistan. Lo ha detto al telefono dalla sua casa di Alessano la signora Vittoria Augenti, madre di Gabriele. "L'abbiamo sentito circa una settimana fa - ha detto all' Ansa - e ci ha detto che stava bene. Ma è stata una conversazione piuttosto veloce soprattutto perché si è svolta in tarda serata. Ma ci ha detto che era lì, in Afghanistan, e che stava bene". La signora ha poi aggiunto che la sua famiglia è in continuo contatto con la Farnesina, ma che al momento non ci sono sviluppi. "Cerchiamo - ha detto - di avere notizie in tutti i modi possibili. Anche attraverso i siti internet".

Speriamo si risolva bene ..... e velocemente

Dopo l'annuncio del suo bambino :


Peacereporter, rapitori hanno annunciato nuovo contatto
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Un nuovo contatto telefonico ci sarebbe stato stasera tra Gabriele Torsello e l'ospedale di Emergency a Lashkargah. E' quanto si legge sul sito di Peacereporter, secondo il quale il fotoreporter rapito in Afghanistan avrebbe rassicurato sulle proprie condizioni di salute. 'Sto bene ci siamo spostati di zona', avrebbe detto Torsello a Rakmatullah, il responsabile della sicurezza dell'ospedale al quale i rapitori di Torsello avrebbero annunciato una nuova comunicazione.

Un appello diretto ai rapitori di Gabriele Torsello in Afghanistan è stato fatto dalla madre del fotoreporter tramite le telecamere delle televisioni che ad Alessano seguono l'andamento del sequestro. "State facendo - ha detto la mamma del rapito, affiancata dal marito in lacrime - un gravissimo errore. Gabriele ama il vostro popolo, è un grosso errore se non lo lasciate libero. Gabriele ama tutti, ama i bambini che hanno bisogno, è pieno di amore. Gabriele vi ama, sì ama anche voi".

Commossa, con accanto il marito e tre delle quattro figlie, la signora Vittoria stringeva in mano una cartolina dall'Afghanistan come prova dell'amore del figlio per quella terra. "L'ha spedita il 14 agosto dello scorso anno - ha detto - da Kabul e sopra c'é scritto l' Afghanistan mi piace. State facendo un grosso errore, perché mio figlio è una persona meravigliosa, che ama tutti".La madre di Gabriele Torsello, Vittoria, ha concluso in modo concitato il proprio appello ai carcerieri di suo figlio: "Liberate Gabriele, vi prego. Ridatemelo, rimandatemelo a casa". Dopo le parole misurate degli ultimi giorni dettate dalla cautela, la famiglia di Gabriele Torsello all' approssimarsi dell' ultimatum dei rapitore, ha rotto gli indugi, lanciando l' appello diretto ai sequestratori. Riguardo al presunto contatto telefonico che un giornalista avrebbe avuto con Gabriele Torsello, il padre Marcello si dice scettico: "Ho provato a telefonare anch'io tantissime volte al cellulare di Gabriele ma non ci sono mai riuscito".

Modesto Nicolì, cognato di Gabriele, finora investito nel ruolo di portavoce della famiglia, ha poi sottolineato: "Se vogliamo portare a casa Gabriele, l'unico canale è la Farnesina, tutte le ulteriori sovrapposizioni possono essere pericolose". Infine, rivolgendosi ai giornalisti, Marcello Torsello ha sottolineato la volontà della famiglia domani, giornata indicata per la scadenza dell'ultimatum, di essere lasciata tranquilla nella speranza che tutto vada bene. "Domenica e lunedì - ha detto - sono giornate importanti: vi ringraziamo per tutto ciò che state facendo, ma domani lasciateci tranquilli, rispettate la nostra privacy e il nostro dolore".


ansa.it

Dopo dieci giorni di silenzio, Gabriele Torsello, il fotoreporter italiano rapito il 12 ottobre, ha chiamato l'ospedale di Emergency a Lashkargah, chiedendo anche dove si trova suo figlio. Lo riferisce PeaceReporter, nel suo sito.Secondo PeaceReporter, l'agenzia di notizie legata ad Emergency, la telefonata e' giunta attorno alle 16 ora italiana (le 19.30 in Afghanistan) e 'spazza via ogni dubbio e ogni voce che lo dava per morto'.

'Si', sto bene, sto bene', ha detto Torsello con voce stanca. 'Ma quanto durera' ancora? Chi sono questi che mi tengono?', ha aggiunto. Il primo pensiero del giornalista e' al figlio Gabriele. 'Dov'e' adesso? Dite di portarlo dalla nonna'.Sempre su PeaceReporter, in un reportage da Lashkargah, dove è stato rapito Torsello, vengono definite "solo voci" quelle delle ultime ore sulla sorte del fotoreporter. "Voci di sparatorie - si legge nel sito - tra l'esercito afgano e i rapitori. Voci di passaggi di mano da una banda all'altra.

Voci sulla banda, chi dice delinquenti, chi dice un gruppo politico molto forte anche nella capitale. Voci terribili di un cadavere decapitato che sarebbe stato ritrovato nella zona dove sarebbero i rapitori di Torsello, e che qualcuno si è subito affrettato ad attribuire proprio al fotografo tenuto sotto sequestro". Secondo PeaceReporter, invece, "in realtà si trattava di uno sfortunato traduttore afgano, di nome Khan, che aveva lavorato prima per le truppe statunitensi e poi per quelle britanniche. Il suo corpo è stato ritrovato nel deserto, vicino a Grishk, lo scorso 26 ottobre".

Ma, afferma l'agenzia vicina ad Emergency, "un legame con la vicenda di Gabriele Torsello questo traduttore afgano effettivamente lo aveva. Sempre secondo le voci, era stato rapito anche lui il 12 ottobre, mentre viaggiava sulla stessa strada lungo la quale è avvenuto anche il sequestro di Torsello. Tant'é che all'inizio di questa vicenda in molti avevano associato i due distinti fatti". Secondo PeaceReporter tutte queste voci creano sofferenza in tutti quelli che vogliono bene a Torsello, mentre "basterebbe poco per risparmiare angoscia. Un po' di buon senso e una telefonata a chi può dire che ci sono tutti i motivi per continuare a poter sperare in una positiva soluzione di questo intricato caso".

Lunedì 23 ottobre, intorno alle 9, c'era stato l'ultimo contatto noto tra i sequestratori e il centro chirurgico di Emergency a Lashkargah. In quel caso, aveva riferito PeaceReporter, non era stato possibile parlare direttamente con Torsello, ma i rapitori avevano assicurato che era "in buone condizioni di salute". Giovedì 19, invece, era stato lo stesso Gabriele a parlare con lo staff di Emergency e con l'agenzia Pajhwok.

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Oramai siamo abituati ai rapimenti???

RILASCIATO IL REPORTER GABRIELE TORSELLO
ROMA - Gabriele Torsello, il fotoreporter rapito il 12 ottobre scorso in Afghanistan, è stato liberato stamani. "Sto bene, sto bene, vi amo tutti". Con queste parole Gabriele Torsello ha salutato telefonicamente poco fa tutti i suoi famigliari che attendevano sue notizie nella casa di Alessano, nel Salento. "Gabriele ci ha chiamati poco fa - racconta la sorella Valentina - era molto emozionato e non faceva altro che ripetere: 'sto bene, sto bene, vi amo tutti'"


ANSA.IT

Sono contenta .......... speriamo sia l'ultimo di questa lunga serie.

Speriamo non ci siano complicazioni tipo quelle con la Sgrena.

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Scritto da: --MUTTLEY-- 03/11/2006 22.12
Speriamo non ci siano complicazioni tipo quelle con la Sgrena.

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Sembrerebbe di no, sarebbe già venuto fuori ......

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Scritto da: Fatascalza 03/11/2006 22.26


Sembrerebbe di no, sarebbe già venuto fuori ......

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Da quello che avevo sentito nei tg lo facevano uscire dal sud del paese ed io mi sono chiesto: ma nel sud del paese non ci sono i talebani?