INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro dello Sport
Per sapere, premesso che:
- il signor Giovanni Battista Pinna è stato sequestrato oltre un mese fa in Sardegna;
- nello stadio di Bergamo la sera di Mercoledì 25 ottobre ed in quello di Milano sabato 28 ottobre è stato impedito ad un gruppo di tifosi di esporre degli striscioni per chiederne la liberazione;
- non si spiega perché questo sia potuto accadere mentre i calciatori scendevano in campo, su disposizione della Lega, con le magliette (giustamente) dedicate alla liberazione del giornalista Torsello e mentre, per converso, sugli spalti continuava ad essere consentita l’esposizione di una varietà di striscioni con slogan spesso discutibili e di cattivo gusto, e comunque di portata sociale assai irrilevante;
- nella stessa giornata di domenica 29 il sommo Pontefice, papa Benedetto XVI, ha invocato la liberazione di tutti i sequestrati, con particolare riferimento a Titti Pinna, di cui ha chiesto la restituzione alla famiglia, facendo così capire quanto sia grande il valore della libertà;
- al contrario dell’ingiustificato veto all’interno degli stadi è stata registrata una forte risposta dei Sindaci e dell’ANCI della Sardegna, ai balconi di migliaia di finestre sono stati esposti dei drappi bianchi in segno di solidarietà, dal mondo del volontariato sono pervenute quotidianamente adesioni alle iniziative lodevolmente intraprese dal Comitato Spontaneo per Titti Pinna per evitare che una coltre di silenzio cada su questo odioso delitto;
- Il Comitato Spontaneo per la liberazione di Titti Pinna, che ha lanciato un appello per la mobilitazione delle istituzioni e della società civile contro i sequestri di persona e per la liberazione di Giovanni Battista, ha giustamente espresso sconcerto, stupore e indignazione per il veto di cui sopra. Tanto più perché dal mondo dello sport, mentre sono pervenuti ben diversi, importanti ed apprezzabili segnali dei tifosi e di dirigenti, che hanno manifestato la disponibilità a dare un segno simbolicamente forte dell’impegno contro ogni forma di violenza, contro la limitazione delle libertà di ciascuna persona e per la liberazione di Titti Pinna, nel contempo è stata segnalata anche la difficoltà di poter agire in assenza di specifiche autorizzazioni;
- se giudichi negativamente il veto frapposto alla esposizione degli striscioni per la liberazione del sequestrato Titti Pinna e se non ritenga, invece, di prescrivere o di suggerire alla Lega Calcio che sia proprio essa a disporre che nelle prossime partite, e fino alla liberazione del sequestrato, i tifosi, previi gli eventuali controlli, possano esporre simili striscioni, con un’iniziativa che caratterizzerebbe il mondo del calcio per il sostegno a valori di elevata apprezzabilità sociale contribuendo a compensare aspetti meno nobili che, soprattutto in questo periodo, stanno contribuendo a deprimerne non poco la credibilità.
On. Federico Palomba
Grazie all'Onorevole Palomba per avere accolto le nostre proteste.
Sperando che Titti torni presto a casa.