Il miracolo di Salerno

Un anno e mezzo fa accadeva a Salerno... ma solo oggi ne abbiamo notizia per l'ammissione del Vescovo di Salerno.

Un uomo, ammalato di tumore con metastasi diffuse in tutto il corpo e dato per condannato dai medici, dopo la preghiera di intercessione della moglia rivolta a Giovanni Paolo II, andava a coricarsi nel suo letto.

La mattina successiva si svegliò e si sentì stranamente bene...

I medici ordinarono subito visite mediche e, con stupore, dovettero constatare la totale scomparsa del tumore e delle metastasi... così... da una sera alla mattina...

A distanza di un anno e mezzo i medici confermano che la forma tumorale non si è più ripresentata...

L'incartamento del miracolo verrà presto consegnato alla congregazione che cura la causa per il riconoscimento della santità di Giovanni Paolo II

La scienza continuerà a definire casi come questi "scientificamente inspiegabili", chi ha Fede li definirà "miracoli". La chiesa esprimerà il suo parere e deciderà che G.P.II potrà essere venerato come santo. Ma per me e per molti altri nel mondo, lui è già santo! Per le opere compiute quando era tra noi. Ora continua la sua santità nel cielo.

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Scritto da: flydanny 17/11/2006 13.35
Condivido nella sostanza, l'opinione espressa da Cris, che tra l'altro saluto con affetto.
Osservo che il pontificato di Giovanni Paolo II°, oltre ad apprezzarlo quando egli fu in vita, si apprezzerà negli anni a venire, per la sua lungimiranza e le sue importanti aperture al mondo.
Aggiungo che Giovanni Paolo II° ha chiuso l'ideale trilogia dei Pontefici, che hanno impersonato le grandi virtù della Chiesa.
Giovanni XXIII° rappresentò l'innovazione e la lungimiranza, incarnado la Chiesa Mater et Magistra, cioè madre ed insegnate, codificando per mezzo dell'amore la lungimiranza e l'attualità degli insegnamenti da trasmettere alla Chiesa del terzo millennio.
Ispiratore e guida del Concilio Ecumenico Vaticano II°, aprì la giornata inaugurale con le parole "Gioisce la madre Chiesa", il discorso è interamente in latino e dura 37 minuti, al termine dei quali, la Chiesa non potrà più essere quella di prima.
Poi arrivò Paolo VI° che incarnò la cultura della Chiesa, cioè quella Magistra che avrebbe stabilito gli insegnamenti ed il modo di impartirli, che il suo predecessore aveva appena accennato.
Alla meteora di Giovanni Paolo I°, Pontefice troppo poco restato sulla scena, seguì Woitila, che ha rappresentato nel suo instancabile pontificato, la Chiesa pellegrina sulla terra, raggiungendo tutti gli angoli del mondo, portando il suo messaggio illuminante ovunque.
Una trilogia fantastica, forse una delle più grandi che la Chiesa abbia espresso in 2000 anni di storia.
Ha ragione Cris, chiunque abbia sia pure da lontano seguito le vicende di quel pontificato, ha già quel Papa nel cuore come un santo....


Bye

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Ricambiando i saluti del mio amico Daniele, che ho il piacere di continuare a leggere in questo forum, mi complimento con lui per la sua disamina cronologica e sostanziale del susseguirsi degli ultimi Papi della Chiesa tra la seconda metà del secolo scroso e l'inizio dell'attuale. Per chi è credente, l'avvenuta successione di tre grandi Papi e UOMINI e i radicali cambiamenti ed aperture della Chiesa verso il mondo, non può non intravvedersi l'opera sempre palese dello Spirito Santo.
Per chi non crede è difficile negare che questi tre uomini sono stati fondamentali nella storia dell'umanità.

Detto questo, mi preme precisare quanto segue: la Chiesa proclamando Santa/o una persona, non fa altro che prendere atto che ella e già santa in cielo. Molti spesso pongono la domanda: "dopo che il Papa ha proclamato Santo tizio, tizio viene accolto da Dio nella schiera dei Santi?" La risposta è NO! La proclamazione della santità di una persona defunta da parte del Papa è la presa d'atto che quella persona è già stata accolta da Dio nella pienezza della sua dimora.