Figli violentatori, il giudice sequestra i beni dei genitori

Figli violentatori, il giudice sequestra i beni dei genitori Il Tribunale di Milano: dovevano dare un’«educazione sentimentale» e insegnare il «rispetto verso l’altro sesso»
MILANO —Tra gli obblighi di cura dei propri figli, i genitori devono farsi carico di una «strategia dell’attenzione » che comprenda anche un’«educazione sentimentale» degli adolescenti, favorendo «la crescita "sociale" dei ragazzi» nell’insegnare loro «le modalità relazionali anche con l’altro sesso»: se dunque i figli quindicenni/sedicenni hanno tormentato sessualmente per 14 mesi una compagna di giochi di 11 anni, e i loro padri e madri non solo non offrono alcun risarcimento ma anzi «tendono a negare la gravità dei fatti commessi dai figli» sino persino a «individuarne la causa nel comportamento della ragazzina», proprio i genitori possono essere chiamati, sotto questo profilo e in sede cautelare di garanzia, a risarcire la vittima e i suoi parenti.
(dal corriere della sera)

Cosa ne pensate.
Io sinceramente, a parte il caso specifico, sono perplessa.
In questo caso, forse, è giusto, perchè i genitori negavano l'evidenza.

Ma in generale, come può, ormai, un genitore, "combattere" contro il mondo esterno?
A parte l'esempio, il convincimento e il dialogo, cosa resta?
Se un genitore, ormai, da uno schiaffo, al figlio, viene incriminato, se lo costringe dentro casa, ancora un po' viene denunciato per sequestro di persona, ect ect.
E questo vale anche per gli educatori -scuola e non- che hanno a cuore il futuro del ragazzo.
Esemio che sto vivendo: mio figlio ha dieci anni, forse non mi rendo conto che sta crescendo, ma già è "fissato" con...le tette!
Mi spiego, siamo naturisti, vede me e le persone che ci circondano, al mare mai problemi.
Quando ho parlato con lui, mi risponde: ma quelle (mie, al mare, ect) non mi interessano, mi piacioni quelle dei giornali.
Ora, a casa mia non girano ne "giornalacci" ne giornalini da gossip. Lui, più che scuola, catechismo, palestra, centro sociale non frequenta.
Altra volta, guardando il preserale dell'isola dei famosi, vedendo il lui di non so chi triste, ne esce con: "ma perche non gli prende la chicca in bocca così poi lui è felice?"
Possibile che a dieci anni sia già a questo livello?
Ma dove, se non a scuola, o comunque con i suoi compagni, "impara ciò"
E noi, che potere abbiamo?
E' vero, abbiamo la parola e l'esempio, ma vedo che non basta!
E quando cresce, e i "problemi" saranno altri, come si può fare a riportarli sulla retta via, se appena vai oltre il consentito "dalla società" (che però si autolamenta dei livelli in cui è caduta, vedi oltraggio down e violenze ormai quotidiane da parte di minori) ti mandano i carabinieri?

I genitori sono responsabili delle azioni errate dei figli minori questo dice la legge.
Ho un figlio di quasi 17 anni , fino a 2 mesi fa tutto andava bene il nostro rapporto era buono e assolutamente complice, adesso è cambiato tutto, si è innamorato, ha legato molto con un gruppo di amici , esce tutte le sere e difficilmente mi dice dove va e con chi và, se mi arrabbio con lui minaccia di andare via di casa , se sono disponibile se ne approfitta molto, se gli vieto di uscire mi dice che è sequestro di persona...
voglio attribuire questo suo atteggiamento aggressivo alla sua età perchè prima non è mai stato così con me...quello che fa e che succede a mio figlio fuori casa io non lo so perchè lui si rifiuta categoricamente di parlare con me...chiedere l'aiuto di suo padre manco a parlarne per lui è normale che si comporti così...non vedendo altre vie di comunicazione mi sono vista costretta a rivolgermi agli assistenti sociali perchè appunto ho paura che si cacci in qualche guaio.
E' difficilissimo fare i genitori.

Quasi impossibile direi
ogni cosa si fa si sbaglia
Sembra un obbligo sbagliare per noi
Eppure si fa tutto a nostro avviso per loro , e a volte si cerca pure di avvertirli a non fare errori magari gli stessi che abbiamo dovuto affrontare noi. Ma niente e forse è giusto così per crescere e diventare come siamo anche noi abbiamo dovuto sbagliare ma cavoli

Secondo me comunque per questi casi così eclatanti SI .

Devono prendere provvedimenti seri anche nei riguardi dei genitori
Anche se ti capita un figlio Stronzo" sul serio te lo fa apposta per metterti nei guia
Anche questa !!!!

Insomma, mica c'erano le istruzione all'uso attaccato all'allucione appena nati no no... sarebbe stato troppo BBBBELLO


Però devo ammettere che preferisco pensare a queste cose che non averne avuti

Ma acdettate gli sfoghi di noi genitori e supportateci per favoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Scritto da: )lullaby( 19/11/2006 10.55
I genitori sono responsabili delle azioni errate dei figli minori questo dice la legge.
Ho un figlio di quasi 17 anni , fino a 2 mesi fa tutto andava bene il nostro rapporto era buono e assolutamente complice, adesso è cambiato tutto, si è innamorato, ha legato molto con un gruppo di amici , esce tutte le sere e difficilmente mi dice dove va e con chi và, se mi arrabbio con lui minaccia di andare via di casa , se sono disponibile se ne approfitta molto, se gli vieto di uscire mi dice che è sequestro di persona...
voglio attribuire questo suo atteggiamento aggressivo alla sua età perchè prima non è mai stato così con me...quello che fa e che succede a mio figlio fuori casa io non lo so perchè lui si rifiuta categoricamente di parlare con me...chiedere l'aiuto di suo padre manco a parlarne per lui è normale che si comporti così...non vedendo altre vie di comunicazione mi sono vista costretta a rivolgermi agli assistenti sociali perchè appunto ho paura che si cacci in qualche guaio.
E' difficilissimo fare i genitori.

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non so quanto volontariamente ha messo il ditino nella piaga...

se ognuno dei genitori batte una strada educativa diversa... sono dolori... i figli, sveglissimi, prenderanno solo il meglio (nel senso di comodo) da entrambi e lasceranno a terra tutti i doveri!!

credo che spesso sia meglio chiedere/proporre meno ma convintamente congiunti.

Non so, fly. Come giustamente dici, io non sono genitore, ne di adolescenti, ne di pupi. Non ho mai fatto l'educatore, e forse la sola idea mi ha sempre dato un po' di fastidio.

Però sono zio, che è una cosa ben diversa. La mia esperienza di zio, con una nipote sedicenne molto problematica, è, tutto sommato, positiva. Lei aveva bisogno di una figura adulta, che non fosse il genitore (lo sappiamo tutti che i figli adolescenti devono rompere con i genitori, è fisiologico, devono affermare la loro indipendenza rispetto a loro), di adulti che facciano da riferimento, ma non siano l'elemento di confronto, giudicativo, che spesso è raffigurato dai genitori. Con i suoi è in perenne conflitto, poi viene da noi, si prende la lavata di capo (se se la merita) e la si fa ragionare, e quindi se ne torna contenta. Facile, per me, che l'ho li qualche ora alla settimana, e mi vede come persona di riferimento.
Purtroppo ci sono ragazzi problematici, che non hanno la fortuna di trovare l'appiglio che ha avuto mia nipote, che fanno stupidaggini, vuoi perché non hanno ricevuto i modelli corretti, vuoi perché vogliono comportarsi male, per cercare di stimolare gli adulti che li circondano ad ascoltarli.

Credo sia il mestiere più difficile del mondo fare i genitori. Talvolta anche il più ingrato. Senza conoscere i fatti, non mi sento di dare la croce addosso a nessuno, figli o genitori. Talvolta ci sono figli diabolici, talvolta genitori menefreghisti. Spesso, i due gruppi non sono distinti.