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Brutto primo tempo del Grifo, che nella ripresa si scatena e segna tre reti
Treviso: Avramov, Gissi (20’st Martina), Cottafava (c), Valdez, Giuliatto, Vascak (31’st Acquafresca), Moro, Baseggio, Poli (15’st Russotto), Quadrini, Fava. A disposizione: Frison, Fabris, Boumsong, Beghetto. All. Rossi.
Genoa: Barasso, Bega (c) (35’st Lopez), De Rosa, Criscito, Juric, Longo (19’st Diogo), Coppola, Fabiano (19’pt Rossi), Adailton, Greco, Botta. A disposizione: Rubinho, Biasi, Stellini, Zeytulaev. All. Gasperini.
Arbitro: Marelli di Como.
Reti: 21’pt Valdez, 2’st De Rosa, 9’st Quadrini, 12’st Criscito, 38’st Botta.
Note: Spettatori circa 5mila. Espulso all’11’st Quadrini per doppia ammonizione; al 45’st Fava e al 47’st Valdez per proteste; al 48’st Rossi per fallo di reazione. Ammoniti Rossi, Botta, Poli, Juric, Martina.
Treviso – Lo Stadio Tenni, come la Casa dei Carraresi. Il Genoa soffre le pene dell’inferno per un’ora, poi esce alla grande e confeziona un piccolo capolavoro, conquistando tre punti fondamental, in chiave presente e futuro. Senza luminarie l’inizio di gara tra due squadre che giocano un po’ a nascondino. Gasperini conferma il brillante undici anti-Juventus, mentre Rossi schiera i suoi con un 4-5-1, che in fase d’attacco diventa un 4-3-3. Intorno al 10’ i primi tentativi in porta, prima Vascak e poi Quadrini allertano Barasso. Un Treviso che conquista metri e fiducia, un Genoa più contratto del solito, in cui Fabiano è costretto a gettare la spugna per il rientrante Rossi. Longo e compagni vanno in sofferenza sulla destra per la vivacità del 21. Ed è proprio Quadrini a procurarsi l’angolo che Valdez, guarda caso al 21’, trasforma in oro correggendo dopo un tocco di Vascak. Il Grifone apre finalmente le ali e, da quella di destra, Adailton lascia piovere un cross perfetto per Greco. Precisa la deviazione di testa che Avramov arpiona sotto la traversa. Sempre più Treviso che Genoa, con Poli che coglie la base del palo al 26’ e Rossi, sull’altro fronte, che reclama per un fallo in area (32’), rimediando solo un cartellino per simulazione. Faticano i rossoblù a trovare fili d’erba da calpestare, sia sulle corsie esterne che lungo la fascia centrale, frenati dal presidio dei veneti. Nel finale si ravvisa una segnalazione errata del primo assistente, che ferma Greco per fuorigioco inesistente e, con lui, un’azione destinata a sfociare in un gol quasi certo. Nella ripresa il copione riprende come nel primo atto, Barasso è protagonista al 1’ sventando due tiri di Moro. Il pareggio è dietro l’angolo e sul sinistro di De Rosa, che di punta mette dentro una corta respinta del portiere, sugli sviluppi di un calcio da fermo. Respira il Vecchio Balordo ma è solo un attimo sfuggente, perchè già all’8’ Quadrini trasforma una punizione dal limite, con una deliziosa conclusione a giro. L’autore del raddoppio nel giro di un minuto si fa cacciare dal campo, e il Genoa ne approfitta ristabilendo le distanze. E’ Bega a mettere nel mezzo, la sfera fa carambola sullo stinco di un avversario, poi sul palo e infine su Criscito, che firma la prima rete in B. Anche le sostituzioni contribuiscono a spostare gli equilibri di un match palpitante, ora c’è solo il Grifo e i pericoli nascono tutti dalla parte di Avramov. Rossi asfalta strada e avversari azionando il turbo e c’è il semaforo verde su un diagonale maligno di Adailton, che rimbalza davanti al portiere ma senza la sosta desiderata. E’ un dominio e De Rosa per poco fa due al 28’, ma Avramov intercetta con le dita e si ripete su Diogo, che prende il tempo non la mira esatta. Prova che riprova è Botta, un altro giovane, a regalarsi il brivido del primo gol. Sono tre e il Genoa torna a casa con un successo, che mancava da un mese e mezzo.
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Ha giocato male ed ha vinto, ogni tanto succede anche a noi.
Anzi non ci succede mai ... quindi va benissimo cosi'. |