Genoa Palermo

Un Grifone da spellarsi le mani ma non basta per volare sui tre punti, al termine di una partita dominata, una ripresa pirotecnica con gol ed emozioni. Nessun cambio nell’intervallo e il Genoa riparte a testa bassa sfiorando il pareggio già al 2’. Bravo Leon a scagliare un bolide dal limite, fortunato Fontana quando il pallone, complice una deviazione, sibila senza gonfiare la rete. Pressa altissimo il Vecchio Balordo per soffiare vicino alla porta, prova a sfondare al centro ma vede più nero che rosa. Streghe ovunque, anche se Halloween è passato. Entra Di Vaio per Sculli ed è un autentico assedio. Fontana, ancora lui, dice no a un missile di Juric. Dalla bandierina allora il croato smista per Konko, il colpo di testa sorvola la traversa. Scatenati i ragazzi di Gasperini alla furiosa rierca del pari. Il Palermo non esce più, pensa a difendere il difendibile ma fa acqua da tutte le parti. All’11’ è perfetto il taglio di Fabiano, pronta la girata di Borriello e Fontana ci sguazza un'altra volta. Sempre lui tra il Genoa e la rete. Gli isolani non ci capiscono più niente, a vedere i rossoblù sfrecciare e al 14’, su una punizione magica di Leon, conficcare la sfera tra i pali. Il sortilegio è rotto e il catino del Ferraris ribolle da Nord a Sud. Protestano i palermitani su sospetto atterramento di Cavani lanciato a rete, ma fa il paio con il rigore reclamato dal Grifo nella prima frazione. Le porte del paradiso si aprono però al 22’. Di Vaio lavora bene sulla trequarti, filtra il pallone per Leon che se lo aggiusta e batte Fontana. Tripudio sugli spalti e honduregno in trionfo. Dentro Milanetto per Fabiano e Brienza per Diana. Un modo come un altro per congelare l’incontro, sta di fatto che la partita s'infiamma ancora perché il Palermo non ci sta. Sta attento in fase difensiva il Grifo per proteggere il fortino di Rubinho, che crolla al 31’ dopo una punizione di Simplicio su cui svetta Brienza. Genoa in dieci per l’assenza di Bovo a medicarsi e dopo Bega al suo posto. Ora è il Grifone ad accelerare e al 37’ rimettere il becco avanti. Konko trova in corridoio Borriello, che si gira e fulmina Fontana. Anche Colantuono esaurisce i cambi e Amauri coglie il 3-3 con una capocciata fotocopia di quella di Brienza. L’ultima occasione è di Milanetto ma non c'è niente da fare.