Noi che...

Su un altro forum ho trovato questi simpatici ricordi sui giorni della nostra giovinezza. Alcuni nemmeno me li ricordavo più, ed è stato bello “rimembrare”, altri ne ho aggiunti io.

Noi che giocavamo a "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più bigbabol contemporaneamente (e faceva la palla più grande)
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci divertivamo a “Strega comanda color”
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine
Noi che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l’album Panini
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella"
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna bic.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati e andavamo a letto dopo Carosello
Noi che avevamo i cartoni animati BELLI.!!
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che giocavamo ai 4 cantoni anche a 16 anni
Noi che portavamo il grembiule a scuola
Noi che all'ora di ginnastica trovavamo la scusa per non farla perché avevamo le mestruazioni
Noi che sempre all’ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che ci comperavamo il panino con la tavoletta di cioccolato e scappavamo dicendo 'paga mamma a fine mese'
Noi che si comprava il latte riportando indietro la bottiglia vuota altrimenti si ripagava
Noi che raccoglievamo le stagnole delle bottiglie del latte per comperare il cane ad un cieco
Noi che pasta, riso, zucchero si comprava a etti nella carta azzurra
Noi che il biglietto si comprava sul tram
Noi che ci ricordiamo ancora che si fumava al cinema
Noi che compravamo i “lacci” di liquirizia
Noi che si tornava a casa piangendo perché il più grande ci aveva picchiato
Noi che eravamo sempre con le ginocchia sbucciate,
Noi che eravamo spesso al pronto soccorso e che ci si vedeva in giro con le braccia ingessate.
Noi che facevamo le bande e la capanna nei prati di periferia.
Noi che mettevamo la cartolina con la molletta nei raggi della bicicletta per emulare il rumore delle moto.
Noi che la bicicletta ci veniva passata dal fratello maggiore o dal cugino.
Noi che quando nevicava si tornava a casa con i piedi congelati tenuti in impossibili stivali di gomma nera Pirelli e fradici guanti di lana.
Noi che a merenda si mangiava pane burro e zucchero
Noi che ci trovavamo a casa del compagno ricco che aveva la tele per vedere Rin Tin Tin
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20.30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che al mare il bagno si poteva fare solo dopo le 16 per dieci minuti
Noi che andavamo in colonia a Calambrone
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca o a casa del compagno che aveva “Conoscere”.
Noi che compravamo le uova sfuse
Noi che sapevamo che erano le 16 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.

Che tempi! Belli o brutti che fossero, quanti “noi che” ho vissuto, quasi tutti. Non ho rimpianti ma solo tanti bei ricordi.

Già tanti ricordi ..............

Effettivamente sono bei ricordi, come le monete da 500 lire di argento che prima di essere prese per buone dal negoziante venivano battute su di un pezzo di marmo in quanto se lanciavano un rumore sordo voleva dire che non erano di argento e quindi erano false.
Oppure quando si andava in cabina a telefonare e non avevamo il gettone, per farci sentire strillavamo dentro il microfono dal lato dove si ascolta la voce dell'interlocutore.

...noi che il biglietto del tram lo pagavamo 70 lire,noi che se pioveva portavamo fuori tanti ombrelli per farci la casetta,noi che a merenda si mangiava pane olio e sale e se eri fortunato avevi pure un pomodoro da metterci dentro,noi che alla festa di compleanno bevevamo l'aranciata fatta con la spremuta di aranci e le bustine di idrolitina,così frizzava di più.....

Noi che quando acquistai la mia prima autovettura - un fiat 500 tutta ammaccata e sgangherata che una donna, rimasta vedova, tenne in garage per qualche anno in ricordo del marito e che me la vendette per 50.000 lire purchè riuscissi a rimetterla in moto, la lavassi tutti i giorni e me ne prendessi molta cura, cosa che effettivamente feci - e la benzina costava 122 lire al litro. Come acquistai la macchina la benzina aumentò a lire 132 per venire incontro alle popolazioni colpite da non ricordo quale catastrofe naturale.

Toro-49, 07/11/2007 19.59:

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Noi che quando acquistai la mia prima autovettura - un fiat 500 tutta ammaccata e sgangherata che una donna, rimasta vedova, tenne in garage per qualche anno in ricordo del marito e che me la vendette per 50.000 lire purchè riuscissi a rimetterla in moto, la lavassi tutti i giorni e me ne prendessi molta cura, cosa che effettivamente feci - e la benzina costava 122 lire al litro. Come acquistai la macchina la benzina aumentò a lire 132 per venire incontro alle popolazioni colpite da non ricordo quale catastrofe naturale.

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Mammamia...sembra incredibile averle vissute queste cose!

Ma ancora più incredibile fu che riuscii a mettere su 50.000 lire.
Andavo per negozi con un pennello su di un asta di legno ed un recipiente pieno di olio usato di macchina (che mi feci dare da una piccola stazione di servizio) proponendomi di ingrassare i binari su cui scorrevano le serrande. L'importo pattuito era : "al Vostro buon cuore".
Per mia fortuna una cosa che non mi è mai mancata è stata la fantasia.

..infatti non lo metto in dubbio

noi che per merenda si mangiava 100lire di focaccia

E ci fu quasi una ribellione di popolo quando il biglietto del tram passò da 50 lire a 70 lire di un solo colpo.

Toro-49, 08/11/2007 16.41:

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E ci fu quasi una ribellione di popolo quando il biglietto del tram passò da 50 lire a 70 lire di un solo colpo.

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vero .............

A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!!
Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore!!
Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo".
Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a
quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede.
E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo.
Non esistevano i cellulari regalatici per trovarci quando avevamo dieci anni. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti...
e non c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa.
Vi ricordate degli incidenti?
Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e
a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza
che i nostri genitori lo sapessero mai.
Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero... ma nessuno di noi era obeso.
Ci dividevamo una gazosa (anche se non si chiamava ancora Sprite) o una Coca con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi.
Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi ma al massimo il Meccano o i Lego.
Non avevamo nè la TV satellitare, nè le videocassette, nè il PC, nè internet;
avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro. Figurati: senza chiedere il permesso!
Da soli! Nel mondo freddo e crudele!
Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!
Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi.
Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori,
nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.
Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano
rifare la seconda elementare. Che orrore !!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe.
Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure.
Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci
avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava;
loro erano sempre dalla parte della legge. Mio padre mi faceva un culo così se beccavo una nota a scuola. Insomma, se si comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo e tu non potevi neanche chiamare il telefono azzurro.
Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.
I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa.
E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo.
Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi.
Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli.

Tu sei uno di loro. Complimenti!

Fatascalza, 08/11/2007 16.51:

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vero .............

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Mentre invece quando c'era lo sciopero dei tramvieri questi venivano sostituiti dai camion dell'esercito cun le scalette sul dietro per l'accesso degli utenti che non pagavano nulla.

Chissà perchè questa buona abitudine si è persa, forse per agevolare i tassisti....che pure si lamentano sempre, vero Fata?

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Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO

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Miiiiiiiiii che lotte per far loro cambiare idea ... ma era NO.


Toro, spero sia una battuta quella sui tassisti

Per tutti coloro che sono nati prima del 1970.


E' proprio tutto vero, effettivamente, a pensarci, sono un miracolato: sono ancora VIVO!!!!

E quando un insegnante mi dava una sberla, mica lo dicevo a casa, per evitare di beccarmene altre due.

Ci provasse oggi un insegnante!!!!

Ecco perchè l'igmnoranza dilaga!!!

Fatascalza, 08/11/2007 17.06:

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Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO

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Miiiiiiiiii che lotte per far loro cambiare idea ... ma era NO.


Toro, spero sia una battuta quella sui tassisti

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Solo uno sfottò, era ovvio.

ricordo che compravo le caramelle sfuse a una lira ciascuna

Noi che giocavamo a "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più bigbabol contemporaneamente (e faceva la palla più grande)
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.

Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci divertivamo a “Strega comanda color”

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna bic.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati e andavamo a letto dopo Carosello
Noi che avevamo i cartoni animati BELLI.!!


Noi che portavamo il grembiule a scuola
Noi che all'ora di ginnastica trovavamo la scusa per non farla perché avevamo le mestruazioni
Noi che sempre all’ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.

Noi che il biglietto si comprava sul tram
Noi che ci ricordiamo ancora che si fumava al cinema
Noi che compravamo i “lacci” di liquirizia

Noi che eravamo sempre con le ginocchia sbucciate,
Noi che a merenda si mangiava pane burro e zucchero

Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.

Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.

Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.


Ragazzi,che nostalgia....

Tutto passa, o meglio............si trasforma, si adegua, si aggiorna, si adatta alle circostanze ed alle situazioni.

Chissà quali nostalgie avranno gli attuali 15/18enni fra 40/50 anni. Sono sicuro che anche loro avranno da raccontare e diranno: "Ragazzi, che nostalgia!!!!"

Noi che giocavamo a "Palla Avvelenata".

sempre, in palestra a scuola!che noia...

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.

e che fatica farlo partire a volte,quando stava fermo troppo tempo,specie per mio zio che aveva il fiato corto...
io da ragazzina mi divertivo tanto a fare i giri in motorino (non era un ciao ma un peugeot ma ci somiglia molto)con mio zio,ovviamente in 2,senza casco e senza targa.
una volta abbiamo avvistato i caramba da lontano e siamo scappati di corsa...


Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
ovvio...

Noi che ci divertivamo a “Strega comanda color”

ci giocavamo sempre a scuola in cortile e il vero casino era quando dovevamo cercare l'arancione perchè non c'era mai niente di quel colore...a volte ci buttavamo in 10 su un ragazzino di un altra classe perchè magari aveva la sciarpa o il giubbotto arancione!

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna bic.

eh si sennò c'era troppo da aspettare prima che il registratore riavvolgesse il nastro fino alla canzone che volevi sentire...e quante volte si acchiappava il nastro e dovevi attaccarlo con lo scotch?


Noi che avevamo i cartoni animati BELLI.!!
occhi di gatto,kiss me licia,ecc..
mica dragonball e i simpson che NON LI SOPPORTO PIU' all'una da quando facevo le medie!!BASTAAAAAA!!! CAMBIATELIIIIII!!!

Noi che alla messa ridevamo di continuo.
specie quando cantavano le vecchie stonate...
e divevamo Rosanna anzichè osanna!!

Noi che portavamo il grembiule a scuola
azzurro e col colletto bianco..

Noi che all'ora di ginnastica trovavamo la scusa per non farla perché avevamo le mestruazioni

o più semplicemente eravamo sempre senza scarpe..

Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.

o ce li lanciavamo tra i banchi, o si faceva la catena per passarli a quello più lontano che stava dall'altra parte dell'aula...

Noi che si andava in cabina a telefonare.

hai voglia quante volte ai fidanzatini o a mia cugina,specie quando non c'erano i soldi nel cellulare,ma anche molto prima del cellulare,o non potevi proprio telefonare da casa sennò ti beccavano...
e quante volte si cercavano le monetine nelle cabine?

Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.

specie dietro agli altri...

Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che sapevamo che erano le 16 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.

e quanto mi facevano incazzare le mie baby sitter che si volevano guardare beautiful!!!




ahhh che tempi!!
e c'era la dance anni 90, non lo schifo di oggi!!!