Il rientro dei giocatori

E’ iniziata la marcia di avvicinamento dei giocatori, verso il capoluogo ligure, in vista del raduno di domani al Campo Signorini. Bye-bye vacanze, le più lunghe degli ultimi anni. A Pegli è previsto un raduno informale, ma ci sarà spazio per un saluto ai tifosi (intorno alle 17.15), da parte di nuovi e vecchi. I calciatori arriveranno verso le 16 per recarsi negli spogliatoi, (ri)prendere confidenza con il posto di lavoro e per i primi convenevoli. Intorno alle 16.45, per circa mezz’ora, saranno poi intervistabili dagli organi d’informazione. Meno di cinque i giovani aggregati per il pre-ritiro di Sestri Levante (dove potrebbe giungere il presidente Preziosi).

– Lucho c’è. E’ già tornato a Villa Rostan. Ed è rimasto a bocca aperta, quando ha inforcato le scale e si è ritrovato davanti gli spogliatoi. Beh? Nuovi di zecca. “Bella sorpresa. La società non fa mancare nulla. Un altro segnale della volontà di migliorare continuamente”. L’asado è un ricordo: si torna al pesto... “Qui devo molto a molti. Al Genoa e al presidente Preziosi voglio bene, spero di togliermi soddisfazioni e rendermi utile. Anche se non ho avuto così tante opportunità di farmi conoscere sul campo, sono molto legato ai tifosi per l’affetto che mi hanno dimostrato, soprattutto in tempi difficili e questo non lo scordo. C'è un feeling particolare. I gol? Sarà il miglior modo per dire grazie. A tutti”.

la Cina nel panorama di Vanden Borre. Il centrocampista acquistato interamente dal Genoa, grazie all’operazione condotta a giugno con la Fiorentina, è arrivato a Genova nel pomeriggio. Proprio oggi il ct dell’Olimpica belga, Jean Francois de Sart, ha ufficializzato la convocazione, in funzione dei Giochi di Pechino. Salgono dunque a tre i giocatori, quattro comprendendo Ranocchia passato in prestito al Bari (Bocchetti e Criscito gli altri), che formeranno la colonia che rappresenterà i colori rossoblù. Vanden Borre si aggregherà al Belgio lunedì a Bruxelles. Il 23 previsto un test di preparazione, a Gerk, con l'Olanda.

L’ultima visita a Villa Rostan, accompagnata dalla solita serenità, dal solito sorriso, dal solito ottimismo. Lui, Gleison Santos, ‘Atleta di Cristo’, ama andare al nocciolo delle questioni, finendo per puntare diritto al cuore. “A Genova sono stato bene. Ho cercato di ricambiare, con tutto l'impegno possibile, la fiducia che la società ha avuto in me. E' stata un’esperienza positiva, nonostante un infortunio all'inizio che mi ha frenato. Al di là di tutto ringrazio Dio, la società, l’allenatore, i compagni e i tifosi per quello che ho ricevuto. Spero di lasciare un bel ricordo, come quello che conserverò io. Auguro al Genoa le migliori gioie e fortune. E grazie a tutti”.

Quasi una decina saranno i nuovi acquisti presenti a Pegli per il “Genoa-day”, quello dei saluti prima della partenza per il pre-ritiro di Sestri Levante, dove la truppa si fermerà fino all’allenamento di sabato mattina. Al ‘Signorini’ in mattinata sono state montate due casse per l’ampificazione, per il sottofondo musicale che farà da colonna sonora alla giornata. E anche se la scelta di tenere un basso profilo è stata mirata, c’è da scommettere che basterà una sola scintilla, per far scoppiare l’entusiasmo del popolo rossoblù, galvanizzato dai ripetuti colpi di mercato, messi a segno dal presidente Preziosi. Fuoco alla miccia.

Niente bagno di folla a Pegli per Bocchetti e Criscito. Impegnati a cullare, tra i campi in erba di Coverciano, il loro sogno ‘olimpico’. Ci sarà tempo, al ritorno dalla Cina, di inserirsi nel gruppo. “Mando un grosso in bocca al lupo a tutti” fa sapere l'ex juventino. Una colonna importante nel progetto di Gasperini, che ha spinto tanto per averlo ancora con sè. “La società ha costruito una squadra, secondo me, in grado di confermare quanto di buono fatto la scorsa stagione. Si sente che c’è entusiasmo. Che Genoa sarà? Scommetto su un Genoa bello a vedersi, umile il giusto e determinato a lottare al massimo delle proprie forze”.

Il conto alla rovescia è iniziato. Anche prima del tempo, per molti che hanno spostato le lancette dell’orologio in avanti, prendendo possesso degli spalti con largo anticipo. I primi sono arrivati intorno alle 13, per scegliere il luogo dove appendere i drappi. Palpabile l’attesa e pubblico in crescita con il passare dei minuti. A Villa Rostan ci sono già Gasperini, Caneo e tutto lo staff per mettere a punto gli ultimi dettagli. Con loro Fabrizio Preziosi e i dirigenti. Il presidente potrebbe sbucare più tardi, ma non è ancora certa la presenza. Musica intanto già a paletta, per ingannare l'attesa

Benvenuto nel Genoa. Un biglietto d’amore firmato dai tremila pazzi scatenati che hanno colorato il pomeriggio al ‘Campo Signorini’. “Mi ha fatto piacere tastare con mano, anche se già lo sapevo, quale entusiasmo ci sia attorno al Genoa. L’avevo già verificato in altre occasioni, ma è stato tutto bello e genuino. Il primo a parlarmi in una certa maniera di questo ambiente, era stato il mio amico Buffon. Una volta saputo dell’interessamento del Genoa ci ha pensato un altro amico, Criscito, a fare il resto e convincermi del tutto. Un grande pubblico, un’ottima partenza. E ora sotto con il lavoro”.

Ho i brividi li ho rivisti in TV ... belli!!!!!!!!!!!1

Gasbarroni che canta "chi non salta blucerchiato è...""

--MUTTLEY--, 16/07/2008 20.12:

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Gasbarroni che canta "chi non salta blucerchiato è...""

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pero' non mi piace 'sta cosa ..... speremmu ben.

Fatascalza, 16/07/2008 20.13:

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pero' non mi piace 'sta cosa ..... speremmu ben.

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Chissà invece che avranno cantato quelli là ieri,tra Sciuri Sciuri e sicilia bedda....

AHAHAHAHAHAH

nooooooooo, parlano tipo "spagnolo" come il "fenomeno"

Fatascalza, 16/07/2008 20.22:

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AHAHAHAHAHAH

nooooooooo, parlano tipo "spagnolo" come il "fenomeno"

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Si,paranormale!

--MUTTLEY--, 16/07/2008 20.28:

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Si,paranormale!

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Fatascalza, 16/07/2008 20.36:

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Credo che se vorranno intervistarlo dovrà prendere ripetizioni di italiano....da Stankevicius!

Rubi chiama Zè. Nei prossimi giorni il portierone brasiliano, che sogna di vestire un giorno la maglia della nazionale, incontrerà il fratello con un passato, neppure troppo lontano, nel Genoa allenato da De Canio. “Ha solo 31 anni, nei test atletici va come una spia, sono contento che sia tornato a giocare in Europa”. Le vacanze a San Paolo sono acqua passata, la nuova stagione bussa alle porte. Con qualche novità. “Tra non molto diventerò papà e non vedo l’ora. Ma anche in campo sportivo, spero che sarà un anno da incorniciare. E' importante lavorare con entusiasmo”.

Con quel soprannome, che non rende giustizia alle sue falcate, Ruben Olivera sembra piuttosto una di quelle rassicuranti panterone, che fanno tanta Africa nei documentari. Di quelle che miscelano potenza e rapidità di esecuzione. Immagine abusata? E va bene. Uno con destro e sinistro che, per Gasperini, il meglio lo dà giocando non distante dalla porta. Per sfruttare la sua ottima tecnica. “Sono ancora frastornato per il viaggio, ma non sono preoccupato di essere già in forma campionato. Per evitare cali futuri, i preparatori sapranno dosare le energie. Ho la giusta voglia di far emergere in Italia le mie qualità. Per una serie di ragioni, nei club dove sono stato in precedenza, non ci sono riuscito. Ma stavolta ho la sensazione che sarà la volta buona. Del Genoa mi ha parlato molto Pato Aguilera”.

Di Gennaro

Le parabole vellutate del pallone, calciato rigorosamente con il sinistro, assomigliano ai voli dei deltaplani, che restano sospesi nel cielo di Neustift. Potere delle correnti ascensionali, certi palloni sembrano non venire giù. Una dote di pochi, calciare in quel modo. Basta alzare gli occhi, in giornate così, per rendersene conto. “Ma la mia dote migliore, più che il tiro, penso che sia il dribbling” ammicca l’esterno di scuola Milan. “In rossonero ci sono andato che ero un bambino. Da quessta stagione mi aspetto di migliorare sotto ogni aspetto. La presenza di Gasperini al Genoa, un tecnico che sa lavorare con i giovani, mi permetterà di maturare sotto il profilo tattico. Poi allenarmi con compagni di questo valore, sarà un altro elemento a mio vantaggio, anche se la concorrenza resta forte. Un bene, comunque, per il gruppo”.

Mesto

Destinazione paradiso. Quando innesta il turbo, sprigiona potenza, sicchè sale sulle nuvole. Pochi sono gli esterni nel ruolo, ad avere probabilmente la sua completezza. Ergo? Più d’uno pronostica un suo possibile ritorno in nazionale. “La nazionale? La guardo in televisione. Penso prima di tutto a fare bene con il Genoa. Questa è un’avventura che mi stimola e il resto, se mai, sarà una conseguenza. L’obiettivo della squadra? Il primo è quello di raggiungere la salvezza. Sono abituato a ragionare con molta concretezza. La cosa che mi ha stupito di più, è stato il calore dei nostri tifosi. Non ci ero abituato. Per me è nuovo, ma bellissimo”