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Qualificazioni mondiali 2010

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2009 23:59
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06/09/2008 23:10
 
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Cipro - Italia = 1-2

Di Natale affossa Cipro


L'Italia mostra difficoltà sia in fase offensiva che difensiva, viene rimontata e rischia tantissimo, poi trova il guizzo dell'attaccante dell'Udinese a tempo scaduto e vince 2-1 la prima gara valida per le qualificazioni ai Mondiali 2010

LARNACA (Cipro), 6 settembre 2008 - Non facciamo gli schizzinosi. L’Italia inizia il cammino verso il Sud Africa con un successo. Due a uno a Cipro. Doppietta di un ottimo Di Natale. Che segna in avvio di gara e nel recupero. Così ad un ottimo Cipro non basta il momentaneo pari, un super primo tempo, e un finale generoso. L’Italia vince, e contava questo. Ma la prestazione certo non è stata convincente. Anzi. Nei primi 45’ abbiamo sofferto le pene dell’inferno. Un super Buffon ha evitato la figuraccia, poi nella ripresa un’Italia più ordinata, ma non ancora convincente, pur rischiando ancora è riuscita a fare sua la partita. Anche in debito d’ossigeno. Cipro è uscito dallo stadio mignon di Larnaca tra gli applausi meritati. Pagando le palesi mancanze difensive.

SUPERMAN BUFFON - I primi 20’ sono un raro condensato di emozioni. Merito degli attacchi, ma soprattutto colpa delle difese, o meglio della fase difensiva, ridotta ai minimi termini. La nostra retroguardia a parziale scusante perde Gamberini (spalla destra lussata) già al 4’. Dentro Barzagli. Le squadre sono lunghe, lunghissime. Il nostro tridente gioca a distanze siderali dalla linea difensiva, e allora ci tocca soffrire, con De Rossi che si sbatte a metà campo per assicurare un minimo di copertura. Per fortuna c’è Buffon. Che tampona l’avvio da sprinter dei padroni di casa, gasati dal trovarsi di fronte i campioni del mondo senza nulla da perdere. Il portiere della Juventus al 5’ è provvidenziale sul colpo di testa di Aloneftis, poi un paio di minuti dopo è addirittura favoloso sulla conclusione ravvicinata di Constantinou.

DI NATALE GOL - Cipro non concretizza, allora segniamo noi. All’8’, con un destro da fuori area di Di Natale. Azzurri avanti. Partita in ghiaccio? Lo si pensa per un secondo. E invece neanche per idea. Le occasioni si succedono. Continue. Esagerate. Sembra di assistere ad una partita di basket. I ciprioti dietro sono da brividi, ma corrono come mezzofondisti. Arrivano sempre primi sul pallone, e nonostante pure loro schierino un tridente d’attacco, in mezzo sembrano sempre in superiorità numerica. Cannavaro salva sulla linea su Constantinou dopo una prima prodezza di Buffon su Okkas. Poi Pirlo va vicino al 2-0. Al 18’ entra Cassetti per Grosso, pure lui infortunato (risentimento alla schiena). Zambrotta trasloca sulla sinistra.

RISPOSTA CIPRIOTA - Al 28’ arriva il pari di Cipro: Buffon è ancora miracoloso su Charalambides, ma non può fare miracoli (sono esauriti) sul tap-in di Aloneftis, il migliore dei ciprioti, una scheggia a sinistra. E’ l’1-1. Le squadre sono in apnea, continuano i rovesciamenti continui di fronte. Tra gli azzurri spicca Camoranesi, gambe forti e piedi deliziosi, mentre davanti Toni fa fatica, come Gilardino, inevitabilmente non a suo agio da esterno d’attacco in questo tipo di gara. Si va all’intervallo in parità. C’è andata bene. Perchè la differenza tecnica tra le due squadre non si è vista per nulla e Buffon in diversi episodi è sembrato Superman.

LE CORREZIONI DI LIPPI - Il c.t. rischia il terzo cambio. Non c’è tempo da perdere. Dopo l’intervallo non rientra Toni, al suo posto Gattuso. L’Italia ora giostra con Pirlo davanti alla difesa, poi da destra Camoranesi, Gattuso e De Rossi, davanti Gilardino e Di Natale. Va meglio. Anche se non benissimo. Ci prova Di Natale, che cerca il bis del suo primo gol al Palermo in campionato: palla fuori. Dopo 20’ di ripresa Cipro inevitabilmente comincia a calare, tra l’altro fa caldissimo. E comincia a pensare a portare a casa un risultato di prestigio senza scoprirsi: fuori il lungo centravanti. Gilardino ci prova sfruttando un rimpallo: bravo il portiere ospite. Che poi però si impapera su punizione di Pirlo, Barzagli non ne approfitta. Cipro ci fa tremare con Christofi in contropiede (fuori) e in mischia, due volte. Rischiamo l’1-2 perchè loro finiscono davvero forte, ma ci salviamo, con Buffon ancora decisivo nel finale.

ZAMPATA DI NATALE - Poi nel recupero, quando era difficile anche solo sperarci, Gilardino lancia Di Natale, il cui sinistro di velluto timbra il 2-1. La fortuna ci è al fianco.

dal nostro inviatoRiccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
06/09/2008 23:19
 
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La mano del Trap si vede
Cuper e la Georgia k.o.


L'Irlanda di Trapattoni vince la sfida giocata contro la nazionale allenata dal tecnico argentino. A segno Doyle e Whelan, che sfrutta una papera del portiere Loria. Nello stesso gruppo Montenegro raggiunto al 90' dalla Bulgaria (2-2 con gol di Vucinic e Jovetic)



MAINZ (Germania), 6 settembre 2006 - L’aveva predetto il Trap ai quotidiani irlandesi nei giorni scorsi: "Voglio sei punti nelle prossime due partite, chi ben comincia è a metà dell’opera". E i primi tre sono già arrivati contro un’affranta Georgia sul campo neutro di Mainz. Un’Irlanda non eccezionale, ma tosta, quadrata e, soprattutto, ancora imbattuta nella gestione Trapattoni. La Georgia invece, in una situazione psicologica sicuramente difficile, sembra davvero lontana dalla squadra che affondò la Scozia lo scorso ottobre e il Galles a Cardiff un mese fa. Imprecisa, timorosa e un Cuper che non riesce ancora a comunicare con i suoi giocatori – Kaladze, quando possibile, ha fatto l’interprete in campo.

PRIMO TEMPO - Con un’Irlanda attenta e una Georgia molto arretrata, il primo tempo offre molto agonismo e poche emozioni. Ma la squadra di Trapattoni passa subito in vantaggio: il capitano Robbie Keane, oggi piuttosto inconsistente, tocca sulla fascia per McGeady, palla in mezzo, Doyle sfugge a Kaladze e insacca. Dopo il vantaggio l’Irlanda tiene bene il campo ma, oltre a due potenti tiri di Whelan e Reid neutralizzati dal portiere georgiano Loria, non punge più – inutili anche i ripetuti cambi di fascia tra McGeady e Hunt. La squadra di Hector Cuper, nonostante numerosi errori in fase di impostazione, prende coraggio. E Iashvili, supportato dal baby fenomeno diciassettenne dello Schalke 04 Kenia, prima ci prova da fuori area senza successo. Poi al 36’, su calcio d’angolo dello stesso Kenia, ad un metro dal portiere Given colpisce incredibilmente alto di testa.

PARTITA CHIUSA - Il secondo tempo, senza cambi all’intervallo, mostra ancora poco spettacolo. Al 5’ O’Shea potrebbe mettere in cassaforte il risultato, ma manca un facile gol di testa su angolo di McGeady. E lo stesso fa Robbie Keane cinque minuti dopo, quando su errore di un insicuro Kaladze si invola verso la porta, supera l’estremo difensore ma colpisce il palo a porta vuota. Ma al 23’, poco prima dell’invasione di campo da parte di un tifoso, l’Irlanda chiude la pratica: Whelan tenta un improbabile tiro da 35 metri che trova le scivolose mani impreparate di Loria. Papera e raddoppio. La Georgia crolla psicologicamente e fisicamente. E solo un calo di tensione degli irlandesi permette al talentuoso Kenia di accorciare inutilmente le distanze in pieno recupero. La squadra del Trap, come diceva l’Irish Independent qualche giorno fa, sarà forse composta da "operai non eccellenti", ma migliora sensibilmente partita dopo partita. Nel 2009 l’Italia dovrà stare attenta agli irlandesi.

Antonello Guerrera

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07/09/2008 16:57
 
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Cuba- Usa 0- 1


E' di Clint Dempsey la rete della vittoria della nazionale Usa su quella cubana durante il terzo turno delle qualificazioni ai Mondiali. Una gara storica che ha segnato il ritorno degli Stati Uniti nell'isola caraibica dopo 61 anni. Il match si e' disputato allo stadio 'Pedro Marrero' sotto la pioggia e davanti a circa ottomila tifosi cubani. Quasi assenti i sostenitori a stelle e strisce, costretti a restare negli Usa a causa delle restrizioni per i viaggi di cittadini statunitensi a Cuba.
07/09/2008 16:58
 
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Argentina- Paraguay 1- 1


Argentina e Paraguay hanno pareggiato per 1-1 una partita del girone sudamericano delle qualificazioni ai Mondiali 2010. Autogol di Heinze al 13' e pareggio del 'Kun' Aguero al 61'. Al match, giocato allo stadio Monumental, hanno assistito 42mila spettatori
07/09/2008 16:59
 
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Montenegro- Bulgaria 2- 2



Montenegro e Bulgaria pareggiano 2-2, in una partita del Gruppo 8 delle qualificazioni ai Mondiali 2010, di cui fa parte anche l'Italia. Per i padroni di casa hanno segnato il romanista Vucinic (17' st) ed il fiorentino Jovetic (36' st su rigore), mentre per gli ospiti sono andati in gol Petrov (11' pt) e Georgiev (47' st).
07/09/2008 17:00
 
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Spagna- Bosnia 1- 0


La Spagna ha battuto 1-0 a Murcia la Bosnia-Erzegovina, in una partita del Gruppo 5 di qualificazione ai Mondiali di calcio 2010. La rete dei campioni d'Europa e' stata segnata da Villa al 58'.
10/09/2008 23:09
 
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L'Italia vince il secondo match nel Gruppo 8 grazie a una esaltante doppietta del romanista

Mondiali 2010: De Rossi le suona alla Georgia, 2-0

http://sport.tiscali.it/feed/news/2008/09/10/datasport/20080910224640-5241925.jpg


Italia-Georgia, match di qualificazione ai Mondiali 2010, finisce 2-0. Marcello Lippi conferma il tridente ma rivoluziona la formazione vista a Cipro. In difesa ecco Legrottaglie al centro e Dossena a sinistra. In mediana dentro Aquilani e in attacco out Gilardino con Camoranesi che passa nel tridente insieme a Toni e all'idolo di casa Di Natale. Al Friuli l'avvio degli azzurri e' decisamente migliore rispetto a quello visto sabato sera, anche per l'atteggiamento timido della Georgia. Al 7' e' un bel destro di Aquilani a scaldare le mani al portiere avversario Loria, mentre all'8' Toni chiede un rigore dovuto a una trattenuta di Kaladze mentre il centravanti azzurro era lanciato a rete. L'arbitro pero' non e' d'accordo, notando piu' il lasciarsi andare della punta rispetto alla mano del difensore.

L'Italia pero' non molla, cercando molto un Toni quanto meno discreto. La Georgia e' assediata. Al 15' Toni lancia Di Natale, che sfiora la rete di un nulla. Basta aspettare poco, perche' al 17' De Rossi ci prova con sinistro da fuori che si insacca nel sette. E' 1-0. Gli azzurri premono ancora sull'acceleratore per qualche minuto. Quanto basta per sfiorare il raddoppio ed evidenziare ancora una volta l'abisso tecnico che separa le due formazioni in campo. Poi, pero', rifiatano. Giusto per sottolineare che fisicamente non tutto e' a posto.

La guardia si abbassa e al 26' l'Italia rischia grosso. Al 26' un contropiede della coppia Mchelidze-Kenia porta quest'ultimo davanti a Buffon, ma il diciassettenne buca il pallone e non riesce a trasformare. Un'occasione fallita in modo incredibile. Ma non l'unica mazzata che Kenia deve subire, considerando la gomitata che pochi minuti dopo riceve da De Rossi, peraltro senza che l'arbitro si degni di sanzionare il mediano azzurro. L'Italia capisce che e' meglio non scherzare e inizia a palleggiare. Ma per fare 2-0 non basta, anche perche' la Georgia prova a giocarsela. E all'intervallo si va sull'1-0.

La ripresa inizia li' dove si era chiuso il primo tempo. Ritmi bassi, Italia in avanti con moderazione e poche (anzi pochissime) emozioni. Gli azzurri iniziano a litigare con il fuorigioco, mentre Lippi toglie Di Natale per Del Piero al 55'. L'ingresso dello juventino, e poi di Iaquinta al posto di Toni al 70', non basta pero' per risollevare il reparto offensivo italiano. I campioni del mondo cercano di portare a casa il risultato senza soffrire. L'impresa non e' difficile, al punto che dagli spalti si inizia a rumoreggiare. L'impressione e' che qualcosa in piu' si potrebbe fare. L'unico colpo di genio viene da Del Piero, che al 69' prova un gol dei suoi. Al 76' ci prova anche Iaquinta, pero' non c'e' niente da fare.

Per fortuna degli azzurri lo stesso vale all'82', quando Zambrotta spalanca la porta a Kobiashvili, che pero' viene servito male dai compagni. Quando i tre punti sono ormai in porto (88'), Del Piero serve alla perfezione De Rossi, che da attaccante consumato porta a casa il 2-0 per la gioia di Marcello Lippi. Nello stadio consacrato al concerto rock di Vasco Rossi, a suonarle alla Georgia e' il romanista, quasi omonimo del cantante. L'Italia vince la seconda partita di fila nel Gruppo 8. Quanto basta per andare in vetta solitaria a punteggio pieno. Non per divertire. Ma per quello c'e' tempo. Per ora sara' bene accontentarsi di vincere.

Fonte: tiscali
10/09/2008 23:24
 
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Un doppio De Rossi
tiene su gli azzurri

Georgia battuta 2-0 grazie a una doppietta del centrocampista e nonostante un vistoso calo soprattutto nella ripresa. L'Italia, almeno fino al vantaggio, ha comunque espresso un gioco migliore rispetto a Cipro: ora è a punteggio pieno e prima nel girone



UDINE, 10 settembre 2008 - L’Italia vince ancora. Giocando un po’ meglio, ma ancora lontana dall’offrire una prestazione convincente. Dopo il 2-1 a Cipro arriva il 2-0 sulla Georgia, già battuta con lo stesso punteggio il 13 ottobre 2007 per le qualificazioni a Euro 2008 a Genova. Allora con gol di Pirlo e Grosso. Stavolta decide una doppietta di De Rossi. Basta e avanza per restare soli al comando del nostro girone di qualificazione a Sud Africa 2010, dopo il pareggio dell’Irlanda del Trap.

AVVIO SPRINT - L’Italia parte forte. Sarà la voglia di riscatto dopo Cipro. Oppure la voglia di chiudere subito i conti in un’altra partita scomoda, in cui ha di nuovo tutto da perdere e poco da guadagnare. Si rischiano brutte figure. Di Natale - l’orgoglio di Udine, recita uno striscione - sfiora subito il gol, lanciato da Toni. La palla, lenta, beffarda, sfila lambendo il palo alla destra del portiere ospite Loria. Il gol è dietro l’angolo. Basta aspettare un attimo. E’ un super gol. Firmato De Rossi: il suo sinistro da fuori area è favoloso. 1-0 Italia. Gli azzurri si scrollano la tensione di dosso: si vedono due colpi di tacco in 1’: protagonisti Pirlo e Aquilani. L’Italia sembra divertirsi a giocare. Dopo meno di mezzora sugli spalti parte già la ola.

SPAVENTO - Forse però è troppo presto per festeggiare, perchè in contropiede Kenia, velocissimo e sempre insidioso, si divora un gol comodo sull’assist di Mchedlidzde, giovane e possente attaccante del Palermo. L’Italia ora rallenta un po’. Lippi fa scambiare le posizioni agli esterni, Di Natale e Camoranesi, e alle mezzali, Aquilani e Pirlo. La Georgia, partita rattrappita, con gli esterni alti che sono centrocampisti aggiunti, esce dal catenaccio e prova qualche timida sortita. I nostri, invece faticano un po’ a centrocampo, dopo Pirlo da mezzala mostra limiti dinamici e Aquilani stenta a trovare la posizione. All’intervallo è 1-0.

CAMBI- Si riparte con Palombo al posto di Pirlo. Poi dopo 10’ Lippi inserisce Del Piero per Di Natale. Gli spazi sono ristretti, il gioco azzurro non decolla. La Georgia è di nuovo in formazione tartaruga, chiusa nel suo guscio. Difficile farne una colpa a Cuper, scatenato a bordocampo. Toni spalle alla porta fa tanta, troppa fatica, ben imbrigliato da un buon Kaladze. Aquilani, cresciuto nella ripresa, sfiora la rete con un bel diagonale sinistro, niente da fare. Poi Del Piero cerca un gol dei suoi, con l’interno destro a girare sul secondo palo. Fuori. Lippi cambia ancora. Gli azzurri crescono, vuole dare la spallata decisiva. Fuori Toni, dentro l’ex Udinese Iaquinta, subito pericoloso. Ma il 2-0 non arriva.

RADDOPPIO - Sugli spalti comincia a serpeggiare un po’ di paura. Non è che la Georgia, in contropiede... Buffon è costretto all’uscita spericolata, e non c’entra Vasco, di piede fuori area per scongiurare la beffa. Si sente qualche fischio. E allo scadere De Rossi, il migliore in campo, lanciato da un assist di Del Piero, trova il diagonale del 2-0. E sugli spalti torna la ola.

dal nostro inviato
Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
10/09/2008 23:29
 
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Irlanda pari a Pogdorica
Trap rimane imbattuto

La nazionale allenata dal tecnico italiano esce senza danni dalla trasferta in Montenegro. Vucinic e Jovetic creano qualche pericolo, ma gli irlandesi impostano una gara di contenimento e non corrono grossi rischi. Per Trapattoni, 4 punti in due match giocati fuori casa



POGDORICA (Mon), 10 settembre 2008 - Missione quasi compiuta. L’Irlanda fa 0-0 in Montenegro e torna a casa con quattro dei sei punti auspicati da Giovanni Trapattoni. Un bottino niente male, soprattutto considerando che sono arrivati in due trasferte.

SULLA DIFENSIVA – Tuttavia l’inizio del match è a favore del Montenegro, che nei primissimi minuti punge con Vucinic, spesso poco assistito, e Jovanovic, senza però centrare la porta. L’Irlanda è tutta dietro e quando oltrepassa la linea di centrocampo sembra senza idee. Al 38’ ancora Vucinic, su errore di Dunne, ci prova da lontano senza successo. Montenegro sicuramente più attivo ma molto impreciso: il Buffon irlandese Given (Trap docet) nel primo tempo rimane disoccupato.

ALL’ATTACCO - Nel secondo tempo il Montenegro mantiene inizialmente il pallino del gioco e, nonostante un terreno non in perfette condizioni, ha nel sempre ispirato Jovetic un grande interprete. Al 56’ però arriva la prima grande occasione per l’Eire: Keane si gira benissimo in area ma il suo tiro finisce tra le braccia del portiere Poleksic. McGeady comincia a trascinare l’Irlanda, che crea diverse occasioni, ma la stessa ala del Celtic, liberato dal capitano Keane, spreca una grande occasione al 77’ calciando fuori. Le squadre si allungano, Given salva su Jovetic, Vukcevic manca il gol nel finale. E il Trap sconvolge i commentatori irlandesi non effettuando neanche un cambio per tutto il match. Ma l’Irlanda è solida, coriacea, ancora imbattuta e va bene così.

Antonello Guerrera


Fonte: gazzetta
15/10/2008 23:23
 
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La giovane Italia
non brilla a Sofia

Contro la Bulgaria finisce 0-0, dopo un primo tempo senza acuti e una ripresa più vivace. Montolivo non graffia, positivo l’ingresso di Rossi, Berbatov in ombra. Mercoledì la gara contro il Montenegro (senza Toni)



SOFIA (Bulgaria), 11 ottobre 2008 - Una brutta Italia pareggia 0-0 a Sofia contro la Bulgaria. Un risultato prezioso, che conferma come gli azzurri siano capaci di fare risultato anche senza brillare. La Bulgaria si presentava da possibile alternativa dell’Irlanda del Trap a prima antagonista degli azzurri. E invece ha pure lei deluso, facendoci il solletico. Generosa, ma modesta. Con Berbatov disinnescato dalla coppia Cannavaro-Chiellini. Il primo tempo è stato solo noia, con l’Italia che si è limitata a contenere il furore agonistico dei padroni di casa, e la loro partenza lanciata. Nella ripresa si è almeno visto qualche tiro in porta pericoloso, con Gilardino e De Rossi, il migliore dei nostri. Insomma, una volta visto che i leoni bulgari sembravano feroci quanto un peluche, l’Italia si è fatta più propositiva. Ma qualcosa di più, e magari prima, era lecito attenderlo. Tra i giovani discreto Pepe, troppo sulle sue Montolivo. Positivo l’ingresso di Rossi.

NIENTE OCCASIONI - Il primo tempo non regala nemmeno una palla gol. La Bulgaria fa la partita, sospinta dal pubblico entusiasta che gremisce il Levski Stadium. Ma Berbatov in avanti è abbandonato a se stesso, unica punta. Gioca spalle alla porta, da centro della pallacanestro. Così non può incidere, neutralizzato dalla morsa Cannavaro-Chiellini. I padroni di casa hanno poca fantasia: il giocatore più tecnico del centrocampo è Martin Petrov, l’esterno sinistro del Manchester City, che però si accende a scatti e calerà alla distanza. Una sua punizione dalla destra con il suo morbido mancino finisce comunque alta non di molto. Per il resto la Bulgaria è tanta corsa e ritmo alto. E L’Italia? Si difende con ordine. Attenta. A raddoppiare Berbatov con De Rossi, a raddoppiare Petrov con Gattuso. Però in fase offensiva facciamo quasi scena muta. De Rossi da regista, nel ruolo classico di Pirlo, non dispiace. E’ playmaker ordinato e quando c’è da "fare legna" non si tira indietro. Ma ai suoi fianchi Montolivo è troppo timido e Gattuso in fase propulsiva è quello che è. E allora il nostro tridente d’attacco è senza supporto e finisce per smarrirsi senza fare poi molto per ritrovare la retta via. Il più vivace è Pepe, però più fumo che arrosto. All’intervallo è 0-0. Inevitabile.

UN PO’ DI AZZURRO - Il copione è lo stesso. Gli sbadigli anche. C’è un’altra punizione interessante per i bulgari. Stavolta firmata Georgiev. Alta. Il primo tiro in porta dell’Italia arriva al 21’: punizione di Pepe, Gilardino sottomisura non ci arriva, il portiere bulgaro para. Fuffa. E allora Lippi cambia: dentro Perrotta e Rossi per Montolivo e Di Natale, irriconoscibile. Rossi brilla subito. Pallone delizioso in profondità per Gilardino, che con Toni (poi ammonito, salterà la gara di mercoledì col Montenegro) già pronto a sostituirlo a bordocampo sfiora il vantaggio. Palla fuori. Poi è De Rossi con una bordata dalla distanza a tenere sveglio Ivankov: palla alta. Ci riprova su punizione: ancora alto. Nel finale Jankov cerca di tirar fouri dal mazzo bulgaro un jolly inatteso: Amelia respinge. E finisce 0-0.

Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
15/10/2008 23:32
 
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Doppietta di Aquilani
Battuto il Montenegro

L'Italia vince 2-1 e sale a 10 punti, al comando del gruppo 8 di qualificazioni ai Mondiali 2010. Buona la prova degli azzurri. Per gli ospiti a segno Vucinic. Lippi eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte


LECCE, 15 ottobre 2008 - L’Italia batte 2-1 il Montenegro. Stavolta giocando bene. Sfruttando ancora una doppietta: con Cipro il mattatore era stato Di Natale, con la Georgia De Rossi, stasera un favoloso Aquilani. Vucinic, ottimo, ha provato a farci uno scherzetto nella "sua" Lecce, ma il suo gol non è bastato agli ospiti, che hanno messo in mostra anche un super Jovetic. L’Italia vince e vola via nel girone di qualificazione mondiale. Tiene botta solo l’Irlanda del Trap, la Bulgaria si ferma in Georgia. Gli azzurri stasera hanno mostrato un ottimo calcio, soprattutto nei primi 45’: dirompenti sulle fasce, ispirati in mezzo con un Aquilani che a questi livelli si era visto solo con la Roma a Madrid, in Champions, contro il Real. A voler cercare una magagna, la squadra di Lippi - che eguaglia Pozzo con 30 partite di fila senza sconfitte - ha rischiato troppo, ma il Montenegro in avanti è ottimo. Ci possiamo accontentare.

FUOCHI D’ARTIFICIO - I primi 20’ sono pirotecnici. Occasioni come le ciliege, una tira l’altra. La maggior parte di marca azzurra. I ragazzi di Lippi escono dai blocchi come uno sprinter, e sfiorano il gol prima con Dossena, poi con Gattuso. Sono passati solo 2’. Quindi è Pepe in mischia ad accarezzare il suo primo bersaglio in Nazionale, para Poleksic. Il gol azzurro arriva all’8’. Lo segna Aquilani, che arriva a rimorchio a centroarea sull’assist della destra di Pepe, dopo un liscio del terzino sinistro montenegrino Jovanovic. Il romanista realizza il suo primo gol in Nazionale con un tap-in vincente a porta vuota. Il Montenegro reagisce con un un’azione confusa, Zambrotta salva sulla linea di porta. Ma il Montenegro il pari lo trova lo stesso. In contropiede. Un peccato grave degli azzurri. Jovetic rifinisce per Vucinic, che salta Chiellini e di sinistro trafigge Amelia, per nulla irreprensibile. La gara è divertente. L’Italia stavolta gioca bene, ispirata da un super Aquilani, per il quale Lippi ha trasformato il suo 4-3-3 in un 4-2-3-1 con il talento romano mezzapunta, sulla linea di Pepe e Di Natale. Il Montenegro replica con uno schieramento speculare. Anche per loro fa il fenomeno il trequartista, Jovetic, talento in boccio che nella Fiorentina stenta a trovare spazio. Filipovic, il tecnico ospite, marca a uomo Aquilani, con Drincic, che però lo perde spesso. E infatti al 28’ Aquilani riporta avanti gli azzurri. Si defila sulla destra, sfrutta una sponda di Gilardino e schiaccia a terra il destro del 2-1 deviato nella propria porta da Tanasaijevic. L’ultimo brivido del primo tempo è firmato Vucinic, su punizione: Amelia respinge. All’intervallo è 2-1 Italia. Finalmente convincente, anche se non irreprensibile dietro. Ma non c’è paragone con la retroguardia del Montenegro, una sciagura, infilata a ripetizione soprattutto sugli esterni, con Di Natale e Pepe, scatenato.

EMOZIONI - Si riparte subito con un brivido. Un super Zambrotta sfonda sulla destra e sfiora il gol. Bravo Poleksic. Lippi sugli esterni inverte Pepe e Di Natale, che però calano. Poi Aquilani dipinge un capolavoro per Gilardino che imbratta la tela "sparando" sul portiere. Il Montenegro ha l’occasione della beffa: De Rossi consegna palla a Vucinic, che si fa ipnotizzare a tu per tu con Amelia. Il Montenegro riprende coraggio: Jovetic ci prova di giustezza, Amelia si esalta ancora. La gara resta avvincente, entrambe le squadre danno il meglio in fase offensiva. La Roma connection va vicina a chiudere i conti: cross da destra di Aquilani, De Rossi di testa colpisce un palo. Sprechiamo troppo e allora Lippi decide di coprirsi. Fuori un sontuoso Aquilani, dentro Perrotta. Ma il Montenegro continua a graffiare con Vucinic (punizione appena a lato) e Jovetic. L’Italia però ragiona, fa girare palla e gestisce il vantaggio. E vince 2-1.

dal nostro inviatoRiccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
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Il gol preso è da "babbi"
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Già, considerato che il Montenegro non è il Brasile. Perchè ora c' è Lippi e finora 0 sconfitte, ma se questo risultato l' avesse portato a casa Donadoni ? Però poi penso che pur stentando Lippi ci ha fatto diventare Campioni del Mondo (ma a Berlino la difesa sembrava una muraglia invalicabile).
[Modificato da binariomorto 16/10/2008 14:27]
02/04/2009 23:59
 
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Keane riprende Iaquinta
Italia bloccata dal Trap


L'Irlanda trova il pareggio a due minuti dal 90'. Azzurri costretti a giocare in dieci quasi tutta la partita per il rosso a Pazzini dopo 3'. Il San Nicola fischia Lippi ed è pieno di striscioni per Cassano. Azzurri a 14 punti: +2 sulla nazionale di Trapattoni



BARI, 1 aprile 2009 - Per prenotare il viaggio per il Sud Africa, inteso come Mondiale, bisognerà aspettare ancora un po'. Al 43' della ripresa stasera sembrava vicino, a portata di mano e quasi a prova di harakiri nel prosieguo del raggruppamento. Nonostante un uomo in meno (espulso Pazzini) per 87'. L’Italia era avanti 1-0 sull’Irlanda. Gol di Iaquinta. E invece nel finale è arrivato il pari, inatteso, di Keane, e nel recupero gli azzurri hanno rischiato persino di combinare la frittata con una sconfitta. Trapattoni allunga la serie positiva di risultati con Lippi, e porta a casa il punticino che voleva. L’Italia resta con due punti di vantaggio sui verdi, ma si vede sfuggire in extremis l’occasione di chiudere i conti-qualificazione. In una Bari che stavolta, all’ottava uscita azzurra, non è stata sinonimo di vittoria, ma che ha sostenuto l’Italia e fischiato Lippi per la mancata convocazione di Cassano.

PAZZINI FUORI - Dopo 3' cambia già tutto. Pazzini colpisce O’Shea, difensore del Manchester United, con un gomito alto. Non c’è violenza, ma arriva il cartellino rosso troppo severo dell’arbitro Stark. Il debutto dal 1' dell’attaccante della Samp già finito, nel modo peggiore.

IAQUINTA GOL - L’Italia si riorganizza con un 4-4-1-1 d’emergenza, con Pirlo e De Rossi centrali bassi e Pepe e Brighi esterni alti di centrocampo a sostegno di Iaquinta, altrimenti isolato. E all'11' gli azzurri passano. Grosso se ne va sulla sinistra, il suo cross trova puntuale il sinistro di Iaquinta a centroarea. Gol. Italia avanti. Seconda rete di Iaquinta in Nazionale, dopo quella segnata al Ghana al Mondiale tedesco.

IRLANDA INCONCLUDENTE - Poi Grosso prova il bis: cross calibrato da sinistra, Given imperfetto nell’uscita, Pepe conclude appena a lato, la palla sfila vicina al secondo palo. Se Pirlo è la fonte del gioco azzurro, Grosso si dimostra una minaccia costante negli inserimenti sulla fascia mancina. Per il resto l’Italia tiene botta. L’Irlanda attacca in forze - Trap ha inserito un terzo attaccante per sfruttare la superiorità numerica - ma oltre a un gran movimento, e a una serie infinita di angoli non riesce ad andare, complice la puntualità di Chiellini e Cannavaro negli interventi difensivi. Il più pericoloso dei verdi è l’esterno mancino Hunt, che sul finire del primo tempo cerca un gol dalla distanza da raccontare ai nipotini, Buffon risponde da fenomeno. Incomincia a piovere forte. E scrosciano pure gli applausi del San Nicola all’intervallo. Italia con un uomo in meno e un gol in più.

LIPPI CAMBIA - Gli azzurri rientrano con Palombo al posto di Pirlo. E con Pepe e Brighi che si sono scambiati le fasce. Poi esce Pepe, dentro Dossena. Due cambi alla Trapattoni. Che sposta Stephen Hunt a destra, per tenere basso Grosso. Proprio Hunt chiede invano un rigore su un’uscita di Buffon. La partita si trascina su ritmi stanchi. L’Italia accusa un po' la fatica dell’inferiorità numerica e non può fare di più, l’Irlanda attacca a testa bassa, ma non riesce a collezionare che mischie rugbistiche. Nel finale, poi, quando Kilbane trova un bel sinistro incrociato, ci pensa il solito Buffon a salvare il risultato.

BEFFA KEANE - Sembra fatta. E invece al 43' Keane, l’ex Inter, fino a quel momento invisibile, approfitta di una sponda aerea e sottomisura trova il gol dell’1-1 che agli ospiti va benone. L’Irlanda nel recupero sfiora addirittura il 2-1. Sarebbe stato troppo. Tutto rinviato alle prossime 4 partite di qualificazione.
Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta


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Quando Lippi fa il Trap
E Trapattoni va all'attacco


Al San Nicola primo round del duello titanico tra i due grandi tecnici. L'espulsione di Pazzini costringe il c.t. azzurro a scelte per lui insolite, mentre la guida dell'Irlanda osa per recuperare. In mezzo, il pubblico di Bari è "arbitro" entusiasta e caloroso



BARI, 2 aprile 2009 - E’ stato il primo atto di un duello tra titani del calcio italiano. Lippi contro Trapattoni a Bari, poi ci sarà Trapattoni contro Lippi in terra d’Irlanda. In palio c’erano tre punti di giornata, sullo sfondo l’obiettivo più importante, il Mondiale in Sud Africa. L’Italia di Lippi aveva sulla racchetta, pardon sul piede, quasi un match point, l’Irlanda cercava di prolungare la partita. E’ andata bene ai verdi del Trap, ma gli azzurri di Lippi restano avanti nel girone, e per quello che si è visto in 10 contro 11, il loro vantaggio è forse anche più ampio.

SCHERMAGLIE - Quelle della vigilia. Tra l’attuale c.t. dell’Italia e il suo predecessore (in occasione del primo mandato). Trapattoni, che con Lippi vanta precedenti invidiabili e rarissimi (7 vittorie e 4 pareggi, con quello di stasera, in 13 sfide, le altre 12 di campionato), aveva dichiarato: "Cassano è da Nazionale". E aveva tirato fuori la storia di Davide e Golia per introdurre il confronto tra la sua Irlanda e l’Italia. Lippi si era limitato a rispondere che il Trap con la sua esperienza sa come motivare i suoi giocatori.

LA GARA - Poi la partita. Con il regalo arbitrale a Trapattoni sotto forma di espulsione di Pazzini ("una grandissima ingiustizia", commenterà poi Lippi in conferenza stampa), e il regalo di Iaquinta a Lippi, sotto forma di rete pesante segnata da uno che nessuno ipotizzava in campo e che invece il c.t. aveva preferito ad un concorrente con un appeal maggiore: Giuseppe Rossi. Iaquinta che contro il Montenegro aveva stentato e si era pure fatto (un po’) male, e che era stato superato nella gerarchia da centravanti da un altro giovane rampante, Pazzini appunto, altra scommessa vinta da Lippi (lui convocato e persino goleador, il suo compagno in blucerchiato Cassano invece a casa) dopo la partita di Podgorica. Iaquinta segna dunque l’1-0 di Lippi al Trap. E all’intervallo l’Italia del Marcello nazionale esce tra gli applausi del San Nicola, che però al tecnico viareggino riserva solo fischi pro Cassano.

IL RIBALTONE - Poi nella ripresa Lippi fa un paio di inusuali cambi "alla Trap": fuori Pirlo (decisivo da trequartista, altra trovata del c.t. in Montenegro, bene contro l’Irlanda nei primi 45’) e dentro Palombo. Poi fuori Pepe e dentro Dossena. Non funziona granché perché ora l'Italia fatica a ripartire, ma comunque gli azzurri rischiano pochissimo. Dell’inferiorità numerica ci si accorge appena. Nel frattempo Trapattoni ha inserito una terza punta - un ribaltone dei ruoli storici tra due tecnici vincenti come pochi altri, ma con stili differenti di gioco - ma il suo attacco proprio non riesce a sfondare. All’87’ il copione sembra scritto: Italia con il biglietto per il Sud Africa solo da ritirare. Il Mondiale 2010 che sembra dietro l’angolo. E invece il Trap - salutato con calore, lui sì, dal pubblico di Bari, che poi ringrazierà - ritrova il sorriso in extremis perchè Keane mette dentro l’1-1, che porta il tecnico milanese ad affermare a fine gara: "La qualificazione è ancora lontana, ma possiamo giocarcela". Perchè questo pareggio vale come una battaglia vinta, anche se la guerra sportiva, tra titani, è ancora lunga, e Lippi resta favorito. Perchè ha la squadra più forte e due punti di vantaggio.
Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
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