14/10/2008 14:25 |
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| | | OFFLINE | Post: 91.198 | Registrato il: 12/02/2005 | Sesso: Femminile | Admin | |
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Brilla lo sguardo pensando a come la squadra più rinnovata della serie A abbia trovato il bandolo della matassa prima del previsto. Il calcio artigianale prodotto nel laboratorio di Gian Piero Gasperini, aperto notte e giorno nella bottega strutturata di Pegli, a forgiare con visione d’insieme i regali elargiti da Enrico Preziosi in termini di nuovi acquisti. “Mai abbassare la guardia. Quando si pensa di aver messo le cose in ordine allora è l’inizio della fine. Io per primo sono sorpreso di come tuttavia la squadra sia uscita in fretta dal rodaggio, visto che abbiamo inserito sedici nuovi nel tessuto connettivo. Non è stato facile e non lo è tuttora lavorare con giocatori arrivati tardi, altri alle prese con infortuni e poi le defezioni dettate dagli impegni con le nazionali. Un aspetto quest’ultimo di cui il Genoa va orgoglioso, anche se qualcosa inevitabilmente toglie”. Non c’è tempo di sedersi sugli allori. Domenica sul prato del Ferraris si presenta un brutto cliente come il Siena e non per fare un pic-nic. “Il difficile viene adesso. Per riuscire a centrare un’altra impresa servirà il Genoa migliore. Peccato che coi problemi contingenti dovremo fare i conti sino all’ultimo. Dovremo ricorrere al nostro spirito combattivo. Memori della lezione che subimmo lo scorso anno in casa”.
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