GENOA Siena

GENOA: Rubinho; Biava, Ferrari, Bocchetti; Mesto (8’ st Gasbarroni), Milanetto (14’ pt. Thiago Motta), Juric, Criscito; Sculli, Milito, Palladino (22’ st. Roman) (a disposizione: Scarpi, D’Alessandro, Brivio, Jankovic), All. Gasperini
SIENA: Curci; Rossettini, Ficagna (34’ st. Rossi), Portanova, Del Grosso; Vergassola, Coppola (10’ st. Ghezzal), Galloppa; Kharja; Maccarone, Frick (14’ st. Calaiò) (a disposizione: Manitta, Del Prete, Jarolim, Packer), All. Giampaolo
Arbitro: Sig. Ayroldi di Molfetta
Assistenti: Sigg. Ferradini e Galloni
Quarto Ufficiale: Sig. Stefanini
Reti: 20’ pt. Biava.
Ammoniti: Rossettini, Palladino, Motta, Kharja
Recupero: pt. 1’; st. 4’.
Spettatori: 22856 abbonati e 1721 paganti.

Il nuovo che avanza passa da Marassi. Al Ferraris si affrontano probabilmente i due tecnici più preparati della nuova generazione. E la sfida si apre… a carte scoperte. Non ci sono, infatti, novità rispetto alle formazioni annunciate. Gasperini schiera Bocchetti in difesa insieme al recuperato Ferrari, ripropone Milanetto a centrocampo ed affida al Principe Milito le chiavi dell’attacco. Gasbarroni parte dalla panchina, sulla quale siede per la prima volta in campionato il brasiliano Motta. Giampaolo sceglie l’ex-rossoblù Manuel Coppola per sostituire l’indisponibile Codrea, recupera Galloppa e conferma Kharja alle spalle della coppia Maccarone-Frick. Prima dell’inizio spazio all’iniziativa “Stand up – take action” contro la povertà nel mondo. Qualche minuto dedicato ad un problema più reale che mai. Poi la palla comincia a rotolare. Ed al 5’ c’è il primo pericolo per il Siena. Milito e Palladino scambiano bene sulla sinistra: sul cross rasoterra dell’ex-juventino si avventa Sculli, ma Curci blocca a terra. Al 12’ Milito approfitta di una disattenzione della difesa avversaria e prova il bolide da posizione decentrata: palla a lato. Un minuto dopo tegola sul Genoa: Milanetto non ce la fa e deve abbandonare il campo. Al suo posto Thiago Motta. Dietro, intanto, i rossoblù difendono a “quattro”, con Ferrari e Bocchetti centrali e Biava e Criscito sulle fasce. Al 20’ botta da fuori di Palladino: ancora Curci si rifugia in angolo. E’ il preludio al gol. Sul corner Biava salta più in alto di tutti e di testa deposita in fondo al sacco: 1-0 per il Genoa. Vantaggio meritato. E il Grifone non si ferma, cercando piuttosto di sfruttare il momento favorevole. Dopo una serie di tentativi rossoblù, Milito va via sulla destra, salta due volte il diretto avversario e di esterno cerca il palo più lontano: la palla si spegne sul fondo. Motta, intanto, trova gradatamente la posizione e comincia a far girare la squadra da par suo. Nel giro di un minuto, tra il 36’ ed il 37’, prima Milito e poi Palladino, dopo uno splendido scambio con lo stesso Principe, scaldano le mani a Curci. Nel frattempo Gasperini aggiusta la difesa: Criscito va al centro su Frick e Bocchetti si allarga sulla fascia sinistra. Al 42’ Ferrari, in ripiegamento, risolve una situazione intricata sullo stesso attaccante lussemburghese lanciato verso Rubinho. Ayroldi concede poi un minuto di recupero, ma non accade più nulla e le due squadre vanno al riposo con il Genoa in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre senza cambi. Criscito e Bocchetti invertono però ancora la posizione in campo. I toscani provano ad organizzare la reazione allo svantaggio, i rossoblù ribattono colpo su colpo. Gasperini si gioca il secondo cambio a manda in campo Gasbarroni per Mesto al 9’. Un minuto dopo Gianpaolo richiama Coppola, salutato dagli applausi di tutto il Ferraris, ed inserisce l’attaccante Ghezzal. Sculli, intanto, passa a centrocampo per lasciare spazio in avanti a “Gasba”. Al 15’ proprio l’ex-parmense chiude un triangolo con Juric, ma sul cross del croato Curci anticipa Milito. Al 21’ Palladino, servito in area da Milito, stoppa la palla, si gira e con un tocco morbido supera Curci. Ayroldi vede però un tocco di mano dell’attaccante napoletano ed annulla la rete ammonendo anche il giocatore. Al 22’ Gasperini rimpolpa il centrocampo e manda dentro Roman. Gli fa posto proprio Palladino. Sculli torna a comporre il tridente con Milito e Gasbarroni. Al 27’ Galloppa si libera di prepotenza sulla sinistra e fa partire un siluro che si stampa sulla parte interna del palo alla sinistra di Rubinho e torna in campo. Sulla ribattuta Maccarone mette sul fondo. Siena vicinissimo alla marcatura. Il Genoa ora concede qualche metro di troppo ai toscani ed i bianconeri si rendono pericolosi in qualche occasione. Gasperini chiede allora ai suoi di alzare un po’ il baricentro della squadra. Il più reattivo appare Juric, che aggredisce a tutto campo e cerca con continuità di ribaltare l’azione. Al 37’, sugli sviluppi di un corner, Roman serve Milito in corridoio: la sventola dell’attaccante è alzata in angolo da Curci. Il Siena non si arrende e, con Maccarone, Calaiò e Ghezzal contemporaneamente in campo prova a mettere in ansia la difesa rossoblù. La lavagnetta luminosa del quarto uomo che indica quattro minuti di recupero “regala” ulteriore suspance al finale, che però non riserva altre emozioni. Ferrari, Motta e Sculli prendono per mano i compagni ed il fortino rossoblù resta inespugnato. Si era iniziato a carte scoperte, si finisce con i rossoblù che calano il… poker: sono infatti quattro le vittorie per gli uomini di Gasperini su quattro partite casalinghe. La Nord, da parte propria, festeggia e guarda già avanti al grido “Tutti a Milano”.