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Inter è Campione d' Europa dopo 45 anni

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2010 20:35
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23/05/2010 00:20
 
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Inter campione d'Europa Milito piega il Bayern 2-0

La doppietta dell'argentino regala la Champions ai nerazzurri, sul trono d'Europa dopo 45 anni
di Giorgio Svalduz

MADRID - Serata da brividi per i cuori nerazzurri. Diego Milito porta per mano l'Inter sul tetto d'Europa con una doppietta straordinaria mandando al tappeto un Bayern coriaceo ma annichilito dall'organizzazione di squadra e dal talento del Principe. Nei due gol c'é tutto il compendio del suo repertorio di terminator implacabile, un po' Gerd Muller e un po' Inzaghi. E dopo 45 anni la 'beneamata' celebra il suo trionfo. Ma se Milito è il braccio operativo la mente diabolica di un disegno così ardito, riportare l'Inter ai livelli della mitica squadra di Herrera, Suarez e Mazzola, è José Mourinho, lo stratega della comunicazione e gran maestro della tattica che andrà pure via al Real madrid ma ha riscritto la storia nerazzurra. Special One confeziona il suo ennesimo delitto perfetto: c'é Robben da circoscrivere e lui manda in olocausto Chivu, ma poi c'é sempre Cambiasso, l'anima della squadra, a raddoppiare sull'olandese e su tutti gli altri. Etòo e Pandev fanno i laterali in copertura senza battere ciglio, Samuel e Lucio alzano un muro d'acciaio, Zanetti tampona e rincorre. Julio Cesar è implacabile nella rare occasioni che contano. E i sacrifici di tutti consentono a Snejider di inventare e a Milito di concludere.

L'olandese, che vince alla grande il duello olandese con Robben, e l'argentino mandano ko il Bayern, e non c'é discussione. Moratti può commuoversi ricordando le due Coppa dei Campioni conquistate dal padre, c'é il senso della continuità storica di un club tornato stabilmente a primeggiare dopo un lungo purgatorio. Mourinho fa incetta di record: tris in stagione dopo scudetto e coppa nazionale, è il più giovane tecnico (e il terzo in assoluto) a raddoppiare la Champions con squadre diverse. Se veramente è al passo da addio sarà rimpianto per come motiva i giocatori, prepara le partite, non concede nulla. L'Inter è a sua immagine e somiglianza: il suo catenaccio è un gioco a zona implacabile e dispendioso costruito per contenere e rilanciare i duetti di prima Snejider-Milito. Il popolo nerazzurro a Madrid come a Milano esplode una gioia irrefrenabile: Juve e Milan stanno a guardare, ora è l'Inter è la più forte in Europa, e il calcio italiano guadagna un altro anno con quattro squadre in Champions. L'allievo supera il maestro: Van Gaal recrimina per un rigore non dato all'inizio sul fallo di mano di Maicon. Sarebbe stata un'altra partita, ma manca la controprova e poi i bavaresi sono arrivati a Madrid anche per l'errore arbitrale fatale alla Fiorentina. Ingabbiato Robben gli altri hanno mostrato chiari limiti non riuscendo a sfondare la doppia muraglia difensiva nerazzurra. Spinta dal suo pubblico l'Inter comincia autoritaria ma al primo contrattacco Robben mostra la sua pericolosità costringendo Samuel al fallo, e Webb lo richiama. Al 13' mischia in area dell'area dell'Inter e Maicon sullo slancio colpisce di mano provocando le proteste furiose e non ingiustificate dei tedeschi ma l'arbitro non interviene. Robben procura grattacapi a Chivu con la sua velocità e deve raddoppiare Cambiasso per contenerlo. Al 18' e al 26 due punizioni centrali di Snejider vengono parate da Butt, ma la partita, molto tattica, si incattivisce e Webb regala il giallo a Demichelis e Chivu. Ci vuole un dettaglio, come dice Van Gaal. Al 34' Julio Cesar si inventa un rilancio di 60 metri che Milito di testa smista a Snejider. L'olandese gli restituisce il pallone con l'argentino già scattato come un falco. Demichelis si fa bruciare e Milito si presenta da solo, ritarda un po' per sbilanciare Butt e lo batte all'angolo. Un gol alla Milito, che orienta una finale Champions finora complicata. Per il Bayern è un colpo tremendo: barcollano, cincischiano e al 42' gli stessi interpreti sfiorano il bis: Snejider allarga a Milito che scende a sinistra e crossa, i centrali dormono di nuovo ma Snejider, solo, si fa parare da Butt.

Dopo 15" della ripresa Muller solo di fronte a Julio Ceser si fa respingere il tiro. Ma l'Inter insiste: i tedeschi protestano per un intervento robusto di Samuel, l'azione prosegue: Milito si bene due avversari, centra per Pandev il cui tiro costringe Butt in angolo. Van Gaal toglie l'inutile Altintop ed entra Klosa, Dopo un salvataggio di testa di Lucio, al 20' gran tiro a cercare l'altro angolino di Robben, ma Julio Cesar ci arriva. E in contropiede ancora il Principe chiude in conto: avanza sornione sulla sinistra, 'mata' Van Buyten con una finta, entra in area e come nel primo tempo giustizia Butt. E' il colpo del ko. Van Gaal prova la carta Gomez, trascurato in stagione, Mourinho rafforza il centrocampo con Muntari. Ma non c'é nulla da fare: Mourinho concede la passerella a Milito e uno spicchio di finale a Materazzi. poi l'esplosione di felicità, l'inizio di una notte di follie. Da domani si attenderà il responso di Mourinho, orientato a ricostruire il Real. Ma stanotte non è tempo di malinconia, la festa è troppo grande per rovinarla. L'Inter è regina d'Europa e vuole aprire un ciclo anche fuori d'Italia.

MOURINHO, PIU' PROBABILE CHE VADA PIUTTOSTO CHE RESTI - "Voglio essere l'unico allenatore che vince Champions con tre squadre diverse. E' più possibile che vada via piuttosto che io rimanga". Con queste parole José Mourinho, dai microfoni Rai, dà praticamente l'addio all'Inter "la squadra nerazzurra mi piacerà per sempre".

EMOZIONE MORATTI,RIVIVO FELICITA' 45 ANNI FA - "La squadra sentiva una grande responsabilità. E' una bellissima emozione, la squadra ha fatto una partita perfetta. Per me è una grande felicità rivivere le emozioni di tanti anni". Queste le prime parole del presidente dell'Inter Massimo Moratti a pochi istanti dalla vittoria della Chmpions a Madri. "Adesso - ha aggiunto Moratti ai microfoni della Rai - vado ad abbracciarli".

MOURINHO IN LACRIME, BACI AI TIFOSI - José Mourinho esulta e lancia baci ai tifosi interisti, senza trattenere le lacrime: al termine della vittoria in finale Champions col Bayern, abbracci in campo al Bernabeu tra tutti i giocatori, con il capitano Zanetti in lacrime. Non le ha trattenute neanche Mourinho, accreditato di un addio alla panchina nerazzurra dopo questa partita. Il portoghese, che ha stretto la mano al rivale Van Gaal un minuto prima del fischio finale, ha abbracciato il presidente Moratti sceso anche lui sul terreno di gioco, ha pianto, e poi ha portato in giro per il campo il figlio, a cavalcioni sulle sue spalle.

PANDEV, SPERIAMO MOURINHO RIMANGA - "Una stagione meravigliosa per me che sono arrivato a gennaio. Ringrazio tutti mi sono inserito benissimo. Abbiamo fatto grande partita e meritiamo di vincere questa Champions avendo eliminato Barcellona e Chelsea". Il primo pensiero dell'attaccante dell'Inter, Goran Pandev dopo aver vinto la Champions League è per il suo allenatore che potrebbe lasciare il club nerazzurro a fine stagione: "Ora - aggiunge ai microfoni della Rai l'ex laziale - godiamoci questa Champions e speriamo che mister Mourinho rimanga, così ci ripetiamo"

MILITO 'GIOIA MAI PROVATA, RESTO? NON SO..' - "Il prossimo anno resti? Speriamo, nel calcio non si sa mai. Ringrazio l'Inter, il presidente, al mister per avermi voluto l'estate scorsa. Sono felice, poi, per il prossimo anno vediamo". Diego Milito, autore dei due gol con cui l'Inter ha battuto il Bayern e conquistato la Champions League, ai microfoni di Sky Sport non esclude un addio alla squadra nerazzurra per la prossima stagione. Cosa provi in questo momento? "E una gioia mai provata, incredibile, sono felicissimo per l'Inter, perché ci tenevamo tanto a questo traguardo, per il presidente, che è il primo a meritare questo trofeo. Siamo - aggiunge Milito - troppo felici e provo una sensazione unica". Milito ancora dopo campionato e Coppa Italia. "Questo è il calcio, sono felice. Il calcio - chiude l'attaccante argentino - dà sempre una rivincita: ho lottato sempre, cercando di dare sempre il massimo, di imparare, anche se ho 30 anni. Sono troppo felice, lo meritiamo, lo merita il presidente, lo merita la società. Vediamo il prossimo anno".

ESPLODE GIOA INTER, IL BOATO DELLA PIAZZA - Esplode la gioia della Milano nerazzurra. Al triplice fischio dell'inglese Webb che sancisce il ritorno del Biscione sul tetto d'Europa dopo 45 anni, la città che tifa Inter ha fatto risuonare per le vie della metropoli tutta la sua gioia. Epicentro dell'Inter-mania, Piazza Duomo. Gremita già due ore prima dell'inizio della sfida di Madrid - ben oltre i cinquantamila della festa scudetto, i tifosi debordati anche in Galleria Vittorio Emanuele, Piazza Cordusio e Piazza della Scala - il salotto di Milano è impazzito di gioia al termine della gara decisa da una doppietta di Diego Milito. Il boato della gente nerazzurra stretta davanti al Duomo ha amplificato le urla di gioia provenienti dalle tante case con le finestre aperte - a causa del primo caldo stagionale - e dagli altri punti di aggregazione dei sostenitori: l'Arena e Piazza Duca d'Aosta, proprio dinnanzi alla Stazione Centrale, dove si sono radunate altre migliaia di persone. Alla conclusione delle ostilità sul campo di Madrid, migliaia di tifosi hanno iniziato a scemare per le vie del centro, da Corso Vittorio Emanuele sino a Piazza Castello mentre sulle arterie cittadine sono iniziati caroselli festanti di macchine e motorini. Altissimi i decibel dei cori dedicati, in maniera particolare, a Mourinho e al Principe - forse Re da questa notte - Milito.

PETRUCCI: 'MORATTI GRANDE,COME SQUADRA E MOU' - "Moratti è stato grande, la squadra e Mourinho anche". Queste le prime parole del presidente del Coni Gianni Petrucci subito dopo la vittoria della Champions da parte dell'Inter.

Fonte: ANSA
13/09/2010 20:35
 
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e vai!!!!!!!
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