Juve, ci pensa Amauri
Un gol del brasiliano al 39' spiana la strada ai bianconeri. Prova non entusiasmante della squadra di Ranieri, ma il Cagliari, pur volenteroso, crea poco. E all'ultimo minuto Manninger (che aveva rilevato l'infortunato Buffon) salva il risultato
CAGLIARI, 21 settembre 2008 - Se volete lo spettacolo, il bel gioco e le giocate ad effetto, non cercate l'undici di Ranieri. Ma se vi basta una squadra cinica, quadrata e tosta, come nella migliore tradizione bianconera, allora bussate pure alla porta della Juventus. Per i ricamini, ci sarà tempo, per ora arrivano solo i tre punti (soprattutto grazie ad un grande Amauri). E non è poco. Il Cagliari è generoso, ma anche poco incisivo.
BOMBER DI SCORTA - Se nella Juve manca la coppia titolare Trezeguet-Del Piero per i ben noti acciacchi, Allegri sceglie invece Matri per Jeda; ancora panchina per Acquafresca. Nei bianconeri Salihamidzic rileva Grygera sulla linea difensiva e Mellberg prende il posto di Legrottaglie in mezzo.
A.A.A. QUALITA' CERCASI - Senza Camoranesi la Juve diventa prevedibile: Nedved prova a creare un po' di scompiglio tra le linee, ma la strategia finisce per essere quella del lancio lungo costante per la spizzata di Amauri. Il Cagliari parte forte, ma poi finisce per accontentarsi di intercettare le palle vaganti a centrocampo (soprattutto quelle di uno svagato Sissoko) e ripartire. In un primo tempo abbastanza povero, si contano soltanto una rete annullata ad Amauri dopo 3' e una bella azione di Matri, la cui conclusione viene respinta dai pugni di Buffon.
BRASILE CHE PASSIONE - Ma se la Juve difetta in qualità in mezzo, non si può dire altrettanto dell'attacco: Iaquinta fa a sportellate e crea spazi, Amauri si fionda su ogni palla, anche quelle buttate a "casaccio", e riesce sempre a creare qualcosa: è così al 39', quando il compagno di reparto fa il lavoro sporco e lui, in mezza rovesciata, batte un incolpevole Marchetti. E' il secondo gol consecutivo del brasiliano in campionato dopo quello realizzato domenica scorsa all'Udinese.
ALLEGRI MA NON TROPPO - Il tecnico del Cagliari si gioca tutte le sue carte (Acquafresca, Jeda e Lazzari) alla ricerca del pari, ma la sua squadra produce pochissimo, quasi nulla. Manninger, che al 45' aveva sostituito un Buffon in difficoltà dal punto di vista fisico (problema all'adduttore), resta inoperoso fino al 90', quando respinge una bella conclusione al volo di Matri. Arriva, così, la terza sconfitta consecutiva per i rossoblù e, probabilmente, anche l'ennesimo rimbrotto del presidente Cellino. Si limiterà a quello?
Sergio Stanco
Fonte:
gazzetta