Boniperti fa sentire la sua voce sul caso Balotelli

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binariomorto
00mercoledì 22 aprile 2009 13:28
Boniperti e la squalifica
"Io non avrei fatto ricorso"


Lo storico presidente della Juventus (prima bandiera in campo poi dietro la scrivania) lancia un duro monito: "Bisogna cominciare a dire basta perché il razzismo è una brutta bestia. I tifosi devono sapere che certi comportamenti non si possono accettare. E, sia chiaro, deve valere per tutti"



TORINO, 22 aprile 2009 - Non c’ero sabato allo stadio, ma ho visto Juve-Inter in tv e ho letto i giornali. E mi sono vergognato, da juventino, per i cori contro Balotelli. Ho 80 anni già compiuti, di partite ne ho giocate tante, le ho date e le ho prese, parolacce se ne sono sempre dette, ma lo sport non è mai stato maltrattato come adesso. E non è che il tifo ai miei tempi fosse poco acceso, anzi: su certi campi ti veniva la febbre al pensiero di entrarci. Quando arrivava il derby con il Torino per tutta la settimana precedente ci stavamo alla larga, noi e loro. In campo non ci conoscevamo, gli spettatori urlavano di tutto a noi e alle nostre mamme, ma "devi morire" non si è mai sentito gridare in nessuna curva. E passata la domenica del derby io facevo gruppo con Bacigalupo, Rigamonti e Martelli, quelli del Trio Nizza. Eravamo amici e mangiavamo insieme da Tolmino, nella strada dove c’era addirittura la sede granata.
Il bello dello sport è questo: cercare con tutte le forze di vincere, sfottersi anche, ma da uomini veri. E poi cosa c’entra il colore della pelle, oltretutto quel ragazzo è nato in Sicilia, è italiano come i miei nipoti. Io il ricorso contro la squalifica non l’avrei fatto. Certo una giornata di campionato a porte chiuse è una condanna dura, non è la prima volta che il razzismo entra negli stadi ed è la prima volta in serie A che la pena è tanto grave. Non sono soltanto i tifosi della Juventus a urlare slogan orribili (e la società si è scusata), ma non mi sento più contento perché anche altre tifoserie, compresa quella dell’Inter, si sono comportate in modo vergognoso. Bisogna cominciare a dire basta perché il razzismo è una brutta bestia. I tifosi, di qualunque squadra, devono sapere che certi comportamenti non si possono accettare. E, sia chiaro, deve valere per tutti.
Giampiero Boniperti
(testo raccolto da Enrica Speroni)
Fatascalza
00mercoledì 22 aprile 2009 13:34
Ieri sera ho sentito i cori ... ma non sono stati solo fischi .... nitido e chiaro "negro di merda, tui sei un negro di merda" .....

SOno rimasta basita
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