Carosello!!!!!

Già, succedeva proprio così...

Per lungo tempo erano 3, massimo 4 schetch pubblicitari, che però erano siparietti di varietà, di rivista, comici, che duravano svariati minuti ciascuno, seguiti dalla chiusa pubblicitaria che era chiamata, in genere, dalla battuta conclusiva del pezzo.

Con il cambiare del format pubblicitario, la parte di spettacolo andò calando sempre più, la durata si contrasse ed aumentò il numero delle pubblicità (negli ultimi tempi ricordo che se ne facevano fino a sette-otto).

Dalla fine del telegiornale, all'inizio dei programmi della serata, carosello era veramente lo spartiacque per i bimbi. I riti prevedevano la cena, il telegiornale, con il babbo ed il nonno in poltrona che guardavano, la mamma che rigovernava, carosello, con noi che guardavamo calimero, paulista, il tenente Sheridan (che anche lui aveva commesso un errore, non usando la famosa brillantina), Caio Gregorio (il guardiano del pretorio) e tanti altri.

Finito carosello, tutti a nanna (ed era veramente così, a pensarci bene erano le nove di sera....). Certo che per gli adulti finiva poco dopo: raramente c'era una seconda serata, soprattutto con l'austerity, che portò a terminare le trasmissioni, inderogabilmente, alle undici!

Lo ricordo anch'io anche se il mio orario per la nanna non era così rigidamente legato alla fine del carosello.
Però ripensandoci adesso mi viene una malinconia dentro.
Era veramente un periodo di austerty...in tutti i sensi.

Carmencita

Cera Grey

Chebei tempi, ci accontentavamo di poco

Olio Sasso, Cynar, Digestivo Antonetto, confetto Falqui, grappa Bocchino miiiii quanti ve li ricordate?

Ahhahahah Pippo era un must ... come ciondolava lui ....

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Scritto da: Fatascalza 24/07/2006 21.01

Ava come lavaaaaaaa!

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Calimero, dico bene???

Sì, era Calimero

Laggiù nel montana, fra mandrie e cowboy,
c'è sempre qualcuno di troppo fra noi....
....
Riingo, Ringo!

il pianeta papalla

il numero uno

Ambra Angiolini aveva presentato una riesumazione in alcune puntate che richiamavano il Carosello e le sue pubblicità più famose, 7 o 8 anni fa.

Anche io vittima di Carosello!!!
Subito dopo a nana e il giovedi dopo carosello c'era SUPERGULP!!!!!!!!!!!!!!!!!! GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!

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Scritto da: walloz 24/11/2006 21.53

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Come mai è sparita l'immagine??

è imageshack che non va...

quipotete trovare tante vecchie pubblicità

io e mio fratello facevamo a gara a chi indovinava il prodotto pubblicizzato

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Scritto da: merinze 08/12/2006 10.59
quipotete trovare tante vecchie pubblicità

io e mio fratello facevamo a gara a chi indovinava il prodotto pubblicizzato

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anche io e mia sorella facevamo la stessa gara

Chi non ricorda le pubblicità di carosello.

Capitano, lo possiamo torturare ?" dice un pirata (Mano di fata) con forte accento siciliano al suo comandante.
"Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza...." risponde il flemmatico capitano (Salomone il pirata pasticcione) in piemontese. Slogan dell'Amarena Fabbri. Alla realizzazione del filmato pubblicitario collaborano il famoso fumettista Bonvi e il cantautore Francesco Guccini, autore di alcune sceneggiature. La serie va in onda dal 1967 al 1973.

Ce ne ricordiamo qualcuna insieme?
Io ci andavo a letto la sera.

Qualcosa trovate anche qui.
www.scudit.net/mdtvcarosello.htm

A questo link ne puoi trovare qualcuna

Carosello

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Scritto da: Fatascalza 18/12/2006 19.42
A questo link ne puoi trovare qualcuna

Carosello

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"E che c'ho scritto Jo Condor?";

Sono Caio Gregorio
sono er fusto der pretorio
Fa' la guardia 'un me piace
c'ho du metri de torace

Ho unito le discussioni

Come tutti i bimbi a cavallo degli anni sessante e settanta anche io andavo a letto dopo carosello.
Solo in alcune occasioni restavo in piedi un po' di più e rigorosamente di Sabato.
Tra queste occasioni c'era la serata finale del festival di SanRemo che in quei tempi era ripetutamente vinto da Nada o Nicola di Bari.
Un altro strappo era il sabato in cui restavo alzato fino al termine della sigla degli spettacoli di varietà. Spesso erano sigle molto orecchiabili che ancora oggi sono nell'immaginario collettivo.
Ciao
Paolo