PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO

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leodino
00mercoledì 15 giugno 2005 20:27
L'ombra delle scommesse clandestine sulla promozione in serie A del Genoa. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe il match dei grifoni contro il Venezia, sfida che ha permesso ai rossoblu di ritornare nella massima serie dopo dieci anni. Alcuni giocatori del Venezia sono stati interrogati dai carabinieri, nella sede della societa' lagunare, su incarico della procura della repubblica genovese. Siamo ai primi passi dell'ennesima indagine sulle scommesse clandestine nel mondo del calcio che potrebbe avere sviluppi clamorosi.
C'ene' sempre una.[SM=x714183]
ticche
00mercoledì 15 giugno 2005 20:27
da repubblica.it copio e incollo

CALCIO, SCOMMESSE: SI INDAGA SU GENOA-VENEZIA DI SABATO
Nuova puntata dell'inchiesta sulle scommesse clandestine nel calcio. Nel mirino degli inquirenti sarebbe anche Genoa-Venezia di sabato scorso, la partita che ha decretato il ritorno in serie A del Genoa. Alcuni giocatori del Venezia sono stati interrogati dai carabinieri, nella sede della società lagunare, su incarico della procura della repubblica genovese. (15/6/2005) (Spr

Saro' paranoica, ma qui a Genova qualcuno non gradisce la nostra risalita... VERO PANCIONE,BRACCINE CORTE,ALCOLIZZATO!!!!!!!???????
ticche
00mercoledì 15 giugno 2005 20:30
Secondo quanto si e' appreso, tra gli interrogati ci sarebbero Lejsal e Borgobello. I carabinieri avrebbero chiesto ai due giocatori se prima della partita siano stati contattati da personaggi sospetti.






NON HO PAROLE
Fatascalza
00mercoledì 15 giugno 2005 20:34
Aspettiamo notizie dalla società . qualcuno dirà ben qualcosa stavolta o ci sarà un altro silenzio stampa?

Fatascalza
00mercoledì 15 giugno 2005 20:35
Accidenti come siete solerti... avete aperto tutti i topic insieme ... li unisco cosi' se ne parla da una parte sola!

leodino
00mercoledì 15 giugno 2005 20:41
Incredibile ma vero allo stesso minuto la stessa cosa.[SM=x714163]
Fatascalza
00mercoledì 15 giugno 2005 22:41
Re:

Scritto da: leodino 15/06/2005 20.41
Incredibile ma vero allo stesso minuto la stessa cosa.[SM=x714163]



Ahahah vero, pensa che mi ero collegata per mettere la stessa notizia anche io poi mi sono bloccata!!!

[SM=x714178]
Danda63
00giovedì 16 giugno 2005 08:31
Secondo me finirà tutto in una bolla di sapone.
Quello che fa incazzare è il fatto che cercano sempre noi..... perchè non interrogano il portiere dell'albinoleffe in meritio alle reti subite nella partita con il Torino????
Oppure i giocatori del treviso????
Ma che vadano a prenderlo....

Certo che a quel porco di nano deve bruciare non poco.......
la nostra promozione lo ha fatto uscire completamente di testa....e godo....




[Modificato da Danda63 16/06/2005 8.32]

Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 10:27
Le voci sentite questa mattina non mi piacciono affatto:

- radio capital dice che è stato preso un dirigente del venezia con 250.000 euro in una valigetta

- c'è chi dice che sul pullman del venezia c'erano cimici ...

Insomma a rompere i marroni qualcuno arriva sempre.

Certo che sarebbe bello indagare un po' anche su altre squadre.

Danda63
00giovedì 16 giugno 2005 11:09
si nanni è vero però sul lavoro c'è scritto che, una volta spiegata la proveninza di quei soldi, sono stati prontamente restituiti.

Non l'hanno beccato qua a genova con i soldi, era in macchia a venezia....


Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 11:11
Vabbè pero' un cazz di comunicato stampa il Genoa puo' anche farlo no?

Cos'è 'sta moda di questi silenzi stampa?

E l'allenatore, e la procura ... e che cazz ... parlateci no?
Danda63
00giovedì 16 giugno 2005 11:47
E poi sono io l'agitata....
Calma ciccina, l'inchiesta non riguarda tesserati del Genoa, anche se la società ha dato mandato all'avvocato Biondi di tutelare i propri interessi. Cosa fa un comunicato su una cosa che ufficialmente non ci riguarda?
per quanto riguarda l'allenatore vedrai che fatta la festa si saprà tutto.

calma nanni...
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 12:54
Serie B: Venezia "Sia fatta chiarezza"
DS) - Genova, 16 giugno -

Sei giocatori del Venezia interrogati dalla Procura di Genova, microspie nelle camere d’albergo dove i giocatori hanno alloggiato: per capire cosa è (o meglio potrebbe) essere successo, bisogna tornare indietro all’11 giugno, quando il Venezia giocò a Genova e perse 3-2, presentandosi in campo con una formazione farcita di Primavera (anche se le numerose assenze c’erano state anche nella gara precedente, contro il Catania) e dopo la gara un dirigente veneto venne trovato in possesso di una valigetta contenente 250 mila euro “di dubbia provenienza” (soldi con cui sarebbero stati pagati stipendi arretrati).

La Procura ligure pensa che ci sia stata una combine tra il Venezia (già retrocesso) e il Genoa (che aveva bisogno dei tre punti per conquistare la serie A): sta indagando in questa direzione, ma in casa Venezia procedono con calma: "Ci asteniamo da qualsiasi commento – fa sapere attraverso un portavoce la società – aspettiamo che sia fatta chiarezza. Possiamo solo confermare che alcuni nostri tesserati sono stati interrogati".

Per il momento non ci sono provvedimenti contro il Venezia, ma solo un’indagine. Se l'inchiesta dovesse confermare i dubbi della Procura, il Genoa, che attraverso il d.g. Stefano Capozucca si dichiara "estraneo ai fatti" rischierebbe di restare in serie B o di essere fortemente penalizzato in seria A.

datasport.it
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 14:00
Serie B: nessun indagato a Genova


Interrogati come testi giocatori a Venezia e Piacenza

(ANSA) - GENOVA, 16 GIU - Per ora non c'e' nessun indagato nell'inchiesta sui presunti illeciti nelle ultime partite del campionato di serie B. "La situazione pero' e' dinamica", e' il commento degli inquirenti, che indagano sulle due gare del Genoa, quella esterna con il Piacenza, e quella vinta 3-2 contro il Venezia, che ha riportato la squadra rossoblu in Serie A. Come persone informate dei fatti sono gia' stati ascoltati sei giocatori del Venezia e due del Piacenza.

ansa.it


africa.libera
00giovedì 16 giugno 2005 15:33
indagati di che ? aver comprato la partita per ottenere un vantaggio per la squadra ?? oppure per favorire un pronostico per le scommesse ???
nel primo caso non credo ....cmq era in serie A
nel secondo .....allora si deve aprire indagini dappertutto xke' molte partite a me sembrano sospette
TIFO GENOA
:smile45: :smile45: :smile45:
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 16:14
Re:

Scritto da: africa.libera 16/06/2005 15.33
indagati di che ? aver comprato la partita per ottenere un vantaggio per la squadra ?? oppure per favorire un pronostico per le scommesse ???
nel primo caso non credo ....cmq era in serie A
nel secondo .....allora si deve aprire indagini dappertutto xke' molte partite a me sembrano sospette
TIFO GENOA
:smile45: :smile45: :smile45:



Grazie fratellì!!!
ticche
00giovedì 16 giugno 2005 17:11
Be' cosa significa che un dirigente del venezia aveva una valigetta con 250000 euro??!!!! sara' passato al bingo di piazza Dante prima di recarsi alla partita. EHH QUANTE PALLE!!!!!

[SM=x714202]
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 17:48
Re:

Scritto da: ticche 16/06/2005 17.11
Be' cosa significa che un dirigente del venezia aveva una valigetta con 250000 euro??!!!! sara' passato al bingo di piazza Dante prima di recarsi alla partita. EHH QUANTE PALLE!!!!!

[SM=x714202]



Già infatti ... io ci passo spesso .... [SM=x714113]
leodino
00giovedì 16 giugno 2005 17:51
copia incollo gazzetta sport.Una fase di Genoa-Venezia: la gara è finita 3-2. Elias

:: Per saperne di più

.: Cosa rischiano le squadre

di Galdi-Grimaldi

Sospetta combine per la partita di B dell'11 giugno: dubbi su 250 mila euro trovati a un dirigente veneto. Sentiti 6 giocatori intercettati con le microspie


GENOVA, 16 giugno 2005 - Un terremoto sulla serie B. Un fascicolo di indagine da parte della Procura della Repubblica di Genova è stato infatti aperto sulla partita Genoa-Venezia (3-2 il finale), giocata l’11 giugno scorso a Marassi e risultata decisiva per la promozione in serie A del Grifone: tutto questo, dopochè un dirigente del club lagunare è stato sorpreso con una valigetta all’interno della quale erano contenuti 250 mila euro in contanti definiti "di dubbia provenienza".
La notizia è stata confermata ieri a tarda ora da fonti federali, che stanno dunque valutando l’ipotesi di una possibile combine: destinata, se dimostrata dai fatti, a stravolgere completamente la classifica cadetta. L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Alberto Lari, sarebbe partita infatti in seguito a un esposto su possibili irregolarità di tale gara in questioni legate a un giro di presunte scommesse clandestine. Come si ricorderà, i giocatori del Venezia si erano presentati a Genova in formazione largamente rimaneggiata, tanto che il tecnico Andrea Manzo, a fronte delle quindici defezioni (ma molti degli assenti, in verità, risultavano già indisponibili sette giorni prima contro il Catania), era stato costretto a convocare alcuni giovani della Primavera. Le assenze avevano scatenato qualche perplessità sia per il numero, decisamente consistente, sia perché i giocatori del Venezia erano creditori in quel momento di numerose mensilità arretrate (saldate a tutti ieri sera).
Di qui, dunque, l’ipotesi che tali problemi di natura economica fossero in qualche modo legati all’insorgenza di vari infortuni proprio a ridosso della trasferta in Liguria, peraltro tutti documentati da certificati medici. Di qui, a quanto pare, la decisione della Procura genovese di piazzare alcune microscopie nell'albergo della squadra veneta a Genova, che aveva alloggiato in un hotel del ponente cittadino, e la successiva decisione (anche qui, pare, sulla base di alcune intercettazioni ambientali) di interrogare ieri alcuni tesserati del club lagunare come persone informate sui fatti. E, cioè, non indagate al momento attuale per alcun reato. Così, ieri mattina, i carabinieri genovesi si sono presentati nella sede di via Ceccherini, a Mestre, e quindi hanno interrogato in caserma sei giocatori veneti.
Quattro di loro erano scesi in campo al Ferraris: Lejsal (grande protagonista nel primo tempo fra i pali: "I carabinieri ci hanno posto domande precise su quanto ci dicevamo in camera", ha spiegato), Borgobello (compagno di camera del portiere: "Non ci voleva anche questo al termine di una stagione deficitaria", è stato il suo sfogo), Oliveira e Vicente (autori dei due gol per gli ospiti). Oltre a loro, sono state verbalizzate anche le deposizioni di Savino ed Esposito (non convocati per la trasferta, ma in passato compagni di Borgobello alla Ternana). Nel pomeriggio di ieri, poi, è stato ascoltato il tecnico Andrea Manzo. In particolare, anche se mancano conferme ufficiali, gli inquirenti avrebbero voluto sapere se i giocatori hanno ravvisato movimenti di persone sospette intorno alla squadra nei giorni precedenti l'incontro, nonché nel ritiro di Genova, e se la preparazione settimanale in vista di Genoa-Venezia sarebbe stata svolta in maniera regolare.
Al portiere ceco sarebbe poi stato chiesto il motivo della sua sostituzione nell'intervallo (al suo posto era entrato Pezzato), ma il numero uno si era infortunato a una mano in uno scontro di gioco avvenuto pochi minuti prima che finisse il primo tempo. A Oliveira, invece, sarebbe stato chiesto di spiegare la sua mancata esultanza dopo il gol del provvisorio due a due. Sull’intera vicenda, già smentita dai protagonisti che si sono tutti dichiarati estranei ai fatti, si sono pronunciati in serata anche i dirigenti delle due società. Luigi Gallo, presidente del Venezia, è stato chiaro: "Noi non siamo preoccupati. Chi ha visto la partita si è reso conto che non è successo assolutamente nulla di anomalo. Il Venezia ha giocato la sua onesta gara. Addirittura, dopo il gol dell'uno a zero di Vicente, ho esultato a tal punto che sono stato insultato dai tifosi rossoblù al mio fianco. Di questa storia ho parlato con qualche giocatore, ma oggi (ieri; n.d.r.) ero fuori per risolvere i nostri problemi economici".
Problemi legati alla vertenza aperta in tribunale a Venezia sullo stato di insolvenza del club arancioneroverde e che potrebbe chiudersi oggi dopo la camera di consiglio della sezione fallimentare. Sdegno anche da parte rossoblù: "Un delirio, l'ennesima infamia nei confronti del presidente Preziosi. Siamo estranei ai fatti", ha commentato il direttore generale del Genoa, Stefano Capozucca
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 20:35
Non ci voglio neanche pensare!!!!!!
Fatascalza
00giovedì 16 giugno 2005 20:38
corrieredellasera.it
Nessun indagato al momento, ma per gli inquirenti «la situazione è fluida» Calcio, si allarga l'inchiesta su Genoa-Venezia Sentiti sei giocatori, trovati 250 mila euro in una valiga.
Si indaga anche su Piacenza-Genoa e altre partite: l'ipotesi è di combine.


GENOVA -
Non ci sono per ora indagati, ma solo persone informate sui fatti (cioè testimoni), nell'inchiesta avviata dalla procura di Genova sui presunti illeciti che si sarebbero verificati nelle ultime partite del Campionato di Serie B. Tra queste, le due gare del Genoa, quella esterna con il Piacenza, e soprattutto quella vinta per 3 a 2 contro il Venezia che ha deciso il ritorno in serie A della squadra rossoblu. «La situazione è dinamica», è il commento degli inquirenti dopo gli ultimi interrogatori effettuati a Venezia e Piacenza.

L'INCHIESTA -
A condurre l'inchiesta è il Pm Alberto Lari, in trasferta a Venezia dove ha già sentito sei giocatori. Lejsal e Borgobello, che erano compagni di stanza nell'albergo dove il Venezia è sceso a Genova, Oliveira e Vicente (autori dei due gol del Marassi), e Savino ed Esposito; questi ultimi due, arrivati come Borgobello al Venezia dalla Ternana, non avevano però preso parte al match con il Genoa. I sei giocatori del Venezia si sarebbero comunque tutti detti estranei a fatti ad eventuali fatti illeciti. Ad affiancare Lari nelle indagini è il collega Giovanni Arena, che è andato a Piacenza dove ha sentito due giocatori, sempre come persone informate sui fatti. E' in programma un vertice in procura per fare il punto dei risultati degli interrogatori. L'inchiesta, secondo quanto si è appreso, si avvarrebbe di materiale raccolto anche con intercettazioni ambientali.

LE IPOTESI -
L'11 giugno il Venezia ha perso 3-2 a Genova, presentandosi in campo con una formazione farcita di giovani (anche se le numerose assenze c'erano state anche nella gara precedente, contro il Catania) e dopo la gara un dirigente veneto è stato trovato in possesso di una valigetta contenente 250 mila euro «di dubbia provenienza» (la difesa parla di soldi con cui sarebbero stati pagati stipendi arretrati). La Procura ligure ipotizza una combine tra il Venezia (al momento della partita già retrocesso) e il Genoa (che aveva bisogno dei tre punti per conquistare la serie A). Le indagini proseguono in questa direzione. La società veneta tace: «Ci asteniamo da qualsiasi commento - dice un portavoce dei grifoni - aspettiamo che sia fatta chiarezza». «Per me è una cavolata, il Venezia ha fatto una partita di tutto rispetto, onorando il campionato fino alla fine», ha detto l'attaccante dei lagunari Massimilano Esposito. Se l'inchiesta dovesse confermare i dubbi della Procura, il Genoa, che attraverso il d.g. Stefano Capozucca si dichiara «estraneo ai fatti», rischia di restare in serie B o di essere fortemente penalizzato in A.
16 giugno 2005


Non ci voglio neanche pensare!!!
Griforoby
00giovedì 16 giugno 2005 23:45
fonte televideo RAI

Non ci sono per ora indagati, ma solo persone informate sui fatti (testimoni),nell'inchiesta avviata dalla procura di Genova sui presunti illeciti che si sarebbero verificati nelle ultime
gare di B.Tra queste le due del Genoa, quella pareggiata Piacenza e quella interna vinta col Venezia.Nell'inchiesta è stato precisato dagli inquirenti-non sono coinvolti tesserati rossoblù.

Intanto domani in Procura sono previsti gli interrogatori di altri testimoni, probabilmente tesserati del Genoa.Mercoledì i pm Lari e Arena avevano interrogato 6 giocatori ed il tecnico Manzo del Venezia e 2 giocatori del Piacenza.
Griforoby
00giovedì 16 giugno 2005 23:54
volevo fare una piccola osservazione...

è ancora una voce quella che il dirigente del Venezia sia stato fermato con 250.000€... quindi già la si dice lunga... ma soprattutto se fosse vera... per quel che ho sentito io... pare che sorpreso con i soldi ha fornito agli inquirenti la motivazione di tale denaro... certo che quando si ferma uno con mezzomiliardo delle vecchie lire... non è che lo si lasci andare via se la provenienza è poco chiara!!!!
Pare che i carramba abbiano restituito il denaro e non abbiano preso provvedimenti verso il dirigente!!!!... quindi... meglio che sia vera questa notizia perchè appoggia l'ipotesi che i soldi non erano di losca provenienza!!!!!!altriemnti ci sarebbe scattato un fermo come minimo ed un sequestro del denaro!!!

Domani faccio la prova... mi faccio fermare con mezzo miliardo... dico ai carramba che provengono da uno zio ricco... e loro mi lasciano andar via????...no!!!!!!... controllano!!!!.. e fino a quando non hanno la certezza che mio zio mi ha dato le palanche non mi lasciano andare!!!!!

I pagamenti per le partite truccate non si fanno così... il giorno dopo... semmai i giorni prima!e poi... in Svizzera!!!... caspita ci arriva pure un pirlotto come me!!!!

Tranquilli che sulla vicenda ne spareranno di grosse!ma ricordiamoci che il "bello" nel senso di Bettarini... non ha subito nulla... e lì le prove erano schiaccianti!!!!

Ve ne dico un'altra?... attaccateci... che qualche belinone di avvocato genoano tira subito in ballo il portiere dell'albinoleffe e cose simili... il pallone è rotondo ma pare che a genova sia anche quadrato!!!!

Ciaooo
Suggs71
00venerdì 17 giugno 2005 00:24
Questa sera al tg3 regionale han parlato che non sono coinvolti per ora giocatori del genoa e del venezia, che han beccato un dirigente del venezia con una valigetta con 250 mila euro, e che chi è stato ascoltato è solo informato sui fatti quindi, appunto, non indagato.
Intendono estendere la cosa sulla partita di piacenza e anche su altre partite.

Nel frattempo c'è qualcuno che mangia baci perugina....[SM=g27826]
Fatascalza
00venerdì 17 giugno 2005 09:33
Quello che mi manda in bestia è che tutti parlano o di Genoa in Serie B, o con grossi punti di penalizzazione ....

Lo abbiamo già colpevolizzato????


Non ci sto capendo piu' niente ... davvero ... ed è sempre il Genoa .... ieri sera ho parlato con mio padre e la frase che mi ha detto :
"Belin cun u Xena nu se queta mai" .... dategli torto!

Fatascalza
00venerdì 17 giugno 2005 12:23
ANSA) - VENEZIA, 16 GIU - Il presidente del Venezia, Luigi Gallo, si e' detto 'completamente all'oscuro' della presunta combine in campionato con il Genoa. 'Ho saputo dell'inchiesta e degli interrogatori dai miei ragazzi - ha precisato Gallo - personalmente non ho avuto richieste da chi indaga, che del resto non ha avuto nessun contatto con la societa'. Per questo siamo tranquilli, anche perche' siamo al di fuori di tutto quanto affermato: le gare giocate anche dopo la retrocessione matematica lo dimostrano'.

ansa.it
Fatascalza
00venerdì 17 giugno 2005 12:57
Genoa, Preziosi indagato (Gazzetta dello Sport)
17/06/2005 9.30.00
Col figlio e Capozucca: frode sportiva per le gare con Piacenza e Venezia.
"Associazione a delinquere per frode sportiva": è questa l’ipotesi di reato per la quale è stato iscritto nel registro degli indagati il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, insieme al figlio Matteo e al direttore generale rossoblù, Stefano Capozucca, nell’inchiesta avviata dalla Procura di Genova sulle partite Piacenza-Genoa (2-2, giocata il 5 giugno scorso) e Genoa-Venezia (3-2, 11 giugno), quest’ultima decisiva per la promozione in serie A dei rossoblù dopo dieci anni.

Ieri, il pubblico ministero Alberto Lari ha completato la prima fase degli interrogatori a Venezia, rientrando a Genova nel pomeriggio, dove ha fatto il punto della situazione con il collega contitolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Giovanni Arena. Il quale, ieri, ha interrogato a Piacenza tre dei sette tesserati biancorossi che risultano persone informate dei fatti per Piacenza Genoa. Sulla base, pare, della frase pronunciata dal giocatore emiliano Abbate, che accusò i rossoblù di aver sollecitato nel prepartita lui ed i compagni a non impegnarsi in campo. Gli altri quattro piacentini, già in vacanza, verranno ascoltati entro i prossimi giorni, al pari di alcuni tesserati del Genoa.

Il colpo di scena martedì scorso, con il fermo da parte dei carabinieri dell’auto guidata da Giuseppe Pagliara, agente Fifa e collaboratore del presidente del Venezia, Luigi Gallo, mentre usciva dal cancello di via delle Primule 5, a Cogliate, in provincia di Milano, dove ha sede la Giochi Preziosi S. p. A. A bordo, una valigetta con 250 mila euro in contanti.
Secondo indiscrezioni, Pagliara avrebbe prima spiegato di essere solito viaggiare con ingenti quantitativi di contante e che, comunque, quella cifra era un acconto sulla cessione di Maldonado al Genoa, esibendo anche un contratto del giocatore retrodatato al 20 maggio scorso. Il fatto curioso è che lo stesso difensore, della sua cessione al Genoa, si dice all’oscuro: «So solo che sto partendo per le vacanze e me ne torno in Paraguay».

Preziosi si è affidato per la difesa allo studio dell’onorevole Alfredo Biondi, penalista di grido e tifoso genoano di antica data, ed all’avvocato Mattia Grassani, altro nome illustre, consulente legale per la parte sportiva e protagonista l’anno scorso di un’altra vicenda simile, quando aveva tutelato il Modena salvando il suo presidente Amadei dagli addebiti più gravi. Stavolta la vicenda è più complessa, ma Grassani chiarisce subito che «il presidente Preziosi è estraneo a ogni addebito».
leodino
00venerdì 17 giugno 2005 15:53
Ciao io a sentire e leggere tutte queste belinate(forse vere purtroppo)sono confuso comunque stasera vedo di non pensarci.:smile99: :smile40:
Fatascalza
00venerdì 17 giugno 2005 20:05
Avvisi di garanzia per Preziosi, suo figlio Matteo e Capozucca.

Per il Venezia gli avvisi sono arrivati agli ex presidente e un dirigente ....!

Andiamo avanti ...........
Fatascalza
00sabato 18 giugno 2005 18:53
Presidente, non si sbatte mostro in prima pagina


(ANSA) - GENOVA, 18 GIU -
'Non mollo': e' il grido rivolto ai tifosi lanciato dal presidente del Genoa Preziosi, dopo le accuse di frode sportiva. Nella tarda serata di ieri non appena salito sul palco della festa per la promozione in serie A, allestito in piazza della Vittoria, il patron rossoblu' ha ripetuto per ben sei volte il 'non mollo' anche perche', a suo dire, 'come e' cattiva abitudine in Italia, si sbatte il mostro in prima pagina senza sapere ancora se c'e' colpa o meno'.

ansa.it
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