Il Sassuolo è uno scoglio grande da aggirare. Alla vigilia Ivan Juric disegna la rotta, scruta nell’animo dei suoi ed elogia il lavoro della società emiliana, del tecnico Di Francesco e dei giocatori. Il Grifone non completa una partita intera, per via della sospensione con la Fiorentina, dal mese di agosto. Rischio ruggine? “Un po’ perdi il ritmo ma contro la Fiorentina ti eri comunque preparato mentalmente” sottolinea il tecnico croato. “Sarà la stessa formazione di domenica con alcuni giocatori messi in campo in maniera diversa. Con l’Athletic Bilbao ho visto una squadra tosta e pericolosa. In attacco hanno ali molto valide: l’assenza di Berardi pesa perché è un top-player, ma hanno preso giovani interessanti come Ricci e Ragusa, protagonisti nell’ultimo campionato di Serie B. Voglio lo stesso spirito di domenica, noi dobbiamo cercare di giocare così”.
Con il Grifone ci saranno circa 1.200 supporter. I biglietti saranno in vendita anche domenica allo stadio per i possessori di tessere Dna Genoa. “Non penso al turn-over e alle tre partite che ci aspettano in pochi giorni. A inizio campionato stanno tutti bene. Tanti elementi hanno margini di miglioramento, durante gli allenamenti abbiamo fasi positive e altre negative. A volte siamo giusti, a volte invece ci perdiamo. Si migliora in gruppo. Il vantaggio enorme del Sassuolo è che ha un sistema di gioco collaudato da anni e i giocatori sono scelti sulla base di caratteristiche precise, per inserirli subito e agevolare il lavoro di un allenatore bravo che conosce già bene pregi e difetti di ognuno. Il Sassuolo merita applausi per la linea di continuità con cui opera. Per scoprire qualità e punti deboli di ogni giocatore ci vuole sempre tempo”.
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