Genoa, è festa infinita. E Forse Cosmi mette le radici
Genova, 11 giugno 2005 -
E' da quando Galante lo sbaglio' che non era piu' domenica. Il Genoa torna in serie A dopo 10 anni e un giorno. La luce della Lanterna si riattacca da quel 10 giugno 1995. Maledetto spareggio per la vita a Firenze contro il Padova.
Il Genoa dell'improvvisato supplente di ventura, l'autarchico
Maselli dopo il doppio esonero del
Professore Scoglio e di Pippo Marchioro. Il Padova del rampante Mauro Sandreani, quello che ha 'scoperto' Del Piero e che oggi non fa piu' parlare di se', ma parla degli altri in tv.
Maledetti rigori per la vita. Quello storto, l'ultimo, lo tiro'
Fabio Galante. Lacrime amare. Uno squadrone cosi':
Torrente, Marcolin, Caricola, Ruotolo, Galante, Bortolazzi, van't Ship, Manicone, Skurhavy. E il grande capitano, buonanima: Gianluca Signorini. Anche per lui non fu piu' domenica. Smise li', a 35 anni, con i capelli lunghi tra le mani.
Ed addosso una colpa che non si e' mai piu' tolto.
Riecco la luce della Lanterna, illumina nuove facce. Sara' di nuovo domenica da questo sabato 11 giugno 2005 di ieri. Si torna su. Con il patron dei giochi vincenti: Enrico Preziosi l'ex amico del palazzo, che fa le scatole e pure i coperchi. Con l'uomo del fiume e ora anche del golfo: Serse Cosmi. Con il Principe di Baires Milito, un altro Diego argentino.
Con mezza serie A in dote: Scarpi, Gargo, Tosto, Sottil, Lazetic, Brevi, Giovanni Tedesco. I piedi serie oro: Lamouchi, Zanini, Rossi. I bomber di stagione: Caccia e Stellone. Un altro squadrone. Che la promozione se l'e' presa solo all'ultima giornata, perche' forse e' piu' bello vincere cosi'.
Nella stagione piu' difficile in cui ne salgono dirette solo 2 e la terza deve guadagnarsela allo spareggio. Ma per Genoa basta cosi': un altro spareggio dopo quello maledetto di Firenze non si poteva proprio sostenere. La rivincita di Enrico Preziosi che quello che tocca fa oro. A Genova ha voluto portare il suo impero di Como, dopo le battaglie federali, gli spropositi verbali, la crociata contro il "potere oscuro". Ha rivinto sul campo.
Senza parole, l'uomo col ginlge dei "Giochi Preziosi". La rivincita di Serse Cosmi. In B l'anno scorso dopo un altro malefico spareggio con la Fiorentina sbocciante e miliardaria di Della Valle. La rivincita dell'uomo del fiume che pare si fosse offerto alla Roma. Che pare piacesse a ogni societa' ambiziosa ad ogni pie' sospinto. E che invece ha investito nella storia, nella fame e nella sete di Genova.
"Un pubblico cosi' e chi l'ha visto mai. Guardateli vengo pure all'allenamento...". Strabuzzava gli occhi Cosmi. Mentre il Genoa faceva i buchi a tutti. Lo splendore vivo di "El principe", Diego Milito, 21 gol, che si e' preso la licenza di nascere il 12 giugno, oggi 26 anni fa, come se fosse una storia scritta. Torna il Grifo, signori.
La curva piu' vicina e spettacolare del mondo, la piu' sofferta, che ha pianto il povero Vincenzo Spagnuolo accoltellato in una triste partita col Milan e che ha messo sull'altare il sacrificio di Luca Signorini, Il Capitano morto per il Lou Gehrig. Lui quel giorno li', di 10 anni fa, a Firenze piangeva una colpa che non ha smesso piu'. Adesso e' finita. E' di nuovo domenica.
Ed è già tempo per pensare ai nuovi assetti. Martedi' sara' la giornata decisiva per porre le basi del futuro Genoa. E' infatti in programma un incontro a Pegli tra il presidente Preziosi (oggi rifugiatosi in un eremo a Sestri Levante) e l'allenatore Cosmi, fino a qualche giorno fa quasi sicuro partente a favore di Guidolin, con il quale la societa' rossoblu' avrebbe gia' raggiunto un pre-accordo per un contratto biennale.
La grande festa di ieri sera e soprattutto l'amore e la riconoscenza che il popolo rossoblu' ha dimostrato nei confronti dell'ex tecnico perugino sembra aver un poco incrinato le convinzioni del presidente che ora starebbe valutando l'ipotesi di una sua conferma.
L'incontro di martedi', decisivo per il futuro circa la panchina, permettera' anche di gettare le basi per rafforzare un organico che, secondo gli intenti di Preziosi (che ieri sera e' stato incoronato Enrico I re di Genova dall'Alassio Club anni preziosi), dovrebbe portare la squadra rossoblu' in posizioni di assoluto prestigio anche nella massima serie.
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