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ANTI-INFIAMMATORIO RALLENTA LA DISTROFIA NEI TOPI

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    NonnaPiripilla1
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    00 19/12/2006 13:48
    MILANO - Un farmaco in sperimentazione per la cura di malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, è capace di rallentare anche la progressione della distrofia muscolare nei topi. Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori italiani facenti capo a diversi centri, tra cui l'Istituto San Raffaele, le università di Milano e di Pavia, l'Istituto Medea e il Centro ricerche Nicox.

    La ricerca, pubblicata sulla rivista dell'accademia americana delle scienze (Pnas), è stata resa possibile grazie ai finanziamenti di Telethon, dell'Associazione francese contro le miopatie (Afm), dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), del Parent Project Italia Onlus, dell'Unione Europea e del ministero della Salute.

    La molecola studiata (nitroflurbiprofene) è un anti- infiammatorio capace di favorire l'integrazione del nitrossido, una sostanza fondamentale per il metabolismo dei muscoli. Il trattamento, spiegano i ricercatori, ha permesso agli animali con distrofia muscolare di mantenere una buona capacità di movimento, riducendo i danni causati dalla malattia. "Alla fine della sperimentazione - aggiungono gli scienziati - i topi trattati avevano una capacità di muoversi circa quattro volte superiore e una resistenza alla fatica doppia rispetto agli animali curati solamente con i corticosteroidi, che sono la terapia tradizionale contro la malattia. Inoltre - proseguono - anche la struttura dei loro muscoli era migliore.

    Questo perché all'interno del muscolo, l'infiammazione si è ridotta, le fibre muscolari sono sopravvissute più a lungo e si sono rigenerate più facilmente".

    "Aver impiegato una molecola già in sperimentazione sull' uomo - spiega Emilio Clementi, coordinatore dello studio - ci permetterà di abbreviare i tempi per passare dal laboratorio al trial clinico. Inoltre, poiché la molecola è un anti- infiammatorio non a base di cortisone, il suo utilizzo potrebbe permettere l'elaborazione di una terapia meno tossica per il paziente rispetto a quella tradizionale. Bisogna però essere prudenti - conclude il professore - si tratta di uno studio effettuato sugli animali e non ancora una terapia per i malati. Prima di arrivare a un impiego nella cura della distrofia sarà necessario ancora tempo, almeno tre anni, in modo da completare tutti i passaggi della sperimentazione".
  • .VENTO.
    00 19/12/2006 15:36
    in questo momento al posto del nitroflurbiprofene, a me basterebbe il nimesulide.
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    NonnaPiripilla1
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    00 20/12/2006 07:31
    Vento...oggi come stai???? [SM=x714156]
  • .VENTO.
    00 20/12/2006 09:58
    Re:

    Scritto da: NonnaPiripilla1 20/12/2006 7.31
    Vento...oggi come stai???? [SM=x714156]



    non bene, ma combatto.