Fatascalza, 04/08/2022 08:52:
Ieri una signora di 69 anni ha scelto di andare in svizzera per porre fine alle sue pene, un tumore che le lasciava pochi mesi di vita
Sinceramente, ascoltando la signora nel suo "testamento registrato" ho visto una donna che forse poteva ancora dare qualcosa ai suoi familiari , all'apparenza non mi sembrava sofferente , ma lucida, cosciente.
Sicuramente la malattia varebbe preso campo e avrebbe avuto dolori
Guardandola ho pensato poteva aspettare ancora un po'
Penso a sua figlia che avrebbe potuto godere della mamma, non sofferente, ancora qualche mese
Questo è quello che ci hanno fatto vedere, in casa sua non c'ero e forse le cure erano assidue e pesanti
Non è come il caso di Marco Cappato che attaccato ad una macchina non ce la faceva piu'
In questo caso forse avrei aspettato prima di decidere di porre fine alla mia vita
Cmq sono convinta che ognuno deve essere libero di poter scegliere come vivere e come morire
Marco Cappato è vivo ed è un attivista della Associazione Luca Coscioni.
E' colui che ha accompagnato in Svizzera la signora di cui parlavi.
Inoltre penso che sia doveroso il diritto ad avere una morte dignitosa, magari prima di finire immobilizzato in un letto pieno di tubicini ed incapace o quasi di comunicare .
[Modificato da il tobas 12/08/2022 12:48]