Elettricità, Ue imporrà taglio dei consumi

A meno che non cali il sostegno occidentale all'Ucraina, ci sono tutte le condizioni perché questa guerra duri per anni.
Putin non può chiedere una mobilitazione generale dell'esercito, perché lo costringerebbe ad ammettere di essere in guerra e renderebbe palesi le difficoltà di conquista. E tutto questo rischierebbe di fargli perdere consensi.
Con le piogge autunnali e la neve invernale le operazioni militari dovrebbero calare, e la via più veloce per Putin per mettere in ginocchio gli ucraini è quella di continuare a mettere fuori uso le centrali elettriche. Sicché noi rischiamo un taglio ai consumi, mentre gli ucraini rischiano un inverno senza corrente e riscaldamento. Magari anche con le finestre rotte dalle esplosioni.

Per normalizzare la situazione bisognerebbe levar via la componente speculativa dal costo del gas (negli USA costa circa 8 volte di meno, ma a noi chiedono il nostro prezzo di mercato quando ce la vendono), muoversi coi rigassificatori, fare il possibile con le rinnovabili (magari senza consegnarci nella mani della Cina, perché i pannelli e le materie prime per il fotovoltaico provengono da lì).
Non so quante centrali a carbone abbiamo da accendere... però mettere in cantiere un paio di centrali nucleari nell'ottica di dismettere poi quelle a gas/carbone non sarebbe affatto una brutta idea. I tempi tecnici per costruirle, al netto della burocrazia sono di 5 anni, ma solo Lega e Azione le hanno nel programma elettorale. Sicché è certo che non se ne farà nulla.