IL SECOLO XIX
Mamede lento, Gazzoli felino
di:Giuliano Gnecco
Del: 8-02-2006
E Buon esordio di Moretti. Errore di Baldini sul gol, sempre positivo Ambrogioni
GAZZOLI 6,5
Non sono trascorsi neppure 10’ che già gli tocca raccogliere la palla in fondo al sacco. Può fare poco, perché Rubino si libera a due passi da lui. Prodigioso al 25’ nel neutralizzare una maligna punizione di Morganti a fil di palo.
AMBROGIONI 6,5
Con l’accentramento di Stellini è rimasto l’unico in difesa a dover giocare fuori ruolo. Non fiata e si adatta con profitto: per metà la rete di Rossi è sua, sia perché ha insistito nell’azione, sia perché poi ha scodellato in mezzo la palla vincente. Tenta anche la fortuna personale, ma è Micillo a negargliela.
BALDINI 6
Un record è infranto, lo zero nella casella delle reti subite in casa è cancellato; Rubino lo beffa perché lui prova a usare il fioretto. Ci mette però lo zampino sul gol del pareggio.
STELLINI 6
Torna nel ruolo che gli è congeniale, e alle sue cure è affidato in prima battuta Rubino: non avrà un nome particolarmente suggestivo, ma con i suoi gol è stato fra gli artefici della scalata del Siena fino alla serie A. È lui a far cadere l’inviolabilità casalinga, sebbene in quel frangente il compito di contenerlo spettasse a Baldini. Meno sicuro rispetto al solito.
MORETTI 6,5
Non giocava da un mese: ad Avellino lo avevano messo in naftalina perché fra lui e la piazza il rapporto si era irrimediabilmente incrinato. Il tempo di scaldare il sinistro, e al 27’ spara un siluro su punizione che Micillo può solo toccare sul palo. Quando supera Porcari, questi lo falcia senza troppi convenevoli, meritandosi il giallo. Debutto positivo.
COPPOLA 6
Probabilmente neppure Mercurio, messaggero degli dei, avrà macinato tutti i chilometri che fa lui in una partita. Corre con intelligenza, raddoppiando, tamponando e inserendosi quando la situazione lo consente. Una vita da mediano, senza più velleità di regia: a centrocampo la sostanza che sa dare è fondamentale. Sebbene non sempre possa essere lucido.
MAMEDE 5,5
Non sarà mai un fulmine di guerra, però ha visione di gioco, senso della posizione e il dono di fare lanci lunghi con precisione. Non solo: ha pure una bella castagna dalla distanza. Tuttavia dovrebbe dirigere la manovra dalla quale invece spesso è saltato. Quando troverà la condizione, migliorerà anche la dinamicità.
DE VEZZE 6
Resta molto bloccato sul centrosinistra, per impedire che il centrocampo si trovi in inferiorità numerica; non rinuncia a sporadiche incursioni al limite dell’area quando trova il varco giusto. Doveva andare a Catanzaro, è una fortuna che l’affare sia saltato a prescindere dalla successiva partenza di Tedesco. Anche se stasera si vede poco.
ROSSI 6
Colombini ha un nome soave che fa pensare alla pace, a dispetto di ciò in fatto di rudezze ha ben poco da imparare. Lui fatica a liberarsi da attenzioni tanto affettuose, ma quando arriva a pennellare il cross non trova compagni puntuali all’appuntamento con la deviazione vincente. Chi fa per sé fa per tre? Allora si sposta lui a centro area per buttarla dentro: è il gol che allontana le streghe. Quando passa a sinistra, con Morganti si ritaglia qualche spazio in più (32’ st RIVALDO sv: qualità e freschezza nel finale).
GRABBI 6
Come Sansone aveva la forza nei capelli, non è un mistero che lui ce l’abbia nei piedi; eppure i compagni lo cercano insistentemente con palle alte, sulle quali viene sistematicamente anticipato di testa. Eppure si danna, cerca di conquistare palla, di proporsi e di graffiare con generosità (20’ st CACCIA 6: deve convivere con la schiena malandata, però trova la forza di liberare la propria area, farsi tutto il campo a sostegno del contropiede di Iliev, e andare alla conclusione che scalda le mani a Micillo. Passano gli anni ma resta un giocatore di razza).
ILIEV 6
A sinistra non trova sbocchi, anche perché servito poco e male. Vavassori lo sposta a fianco di Grabbi per raddoppiare le bocche da fuoco e metterlo nel vivo dell’azione. Va a corrente alternata, ma quando fa corto circuito sfodera numeri da serie A. Quando un errore di Porcari lo mette in moto, parte in dribbling senza che nessuno riesca a fermarlo: solo la mira nella conclusione è imprecisa. Resta però troppo discontinuo (35’ st LOPEZ sv: è la carta della disperazione).
NOVARA: Micillo 6,5; Morganti 6, Zaccanti 6, Ciuffetelli 6,5, Colombini 6; Lorenzini; 6,5 Matteassi 6, Porcari 6, Clemente 6,5 (23’ st Iannotti 6), Cristiano 6,5 (38’ st Bigatti); Rubino 6,5.
ARBITRO
Zanardo di Conegliano Veneto 6: Zaccanti fa planare Grabbi in area e, non pago, tocca il pallone con la mano; il direttore di gara fa segno che va tutto bene e si può proseguire: chissà se la moviola potrà dargli conforto. A parte questo episodio dubbio, arbitra con autorevolezza.
<-------------------------->
Nadia
_________________________________
Genoa you are red & blue