IL SECOLO XIX
L’INCHIESTA «AIUTATE I TOSCANI»
di:MARCO MENDUNI
Del: 29-05-2006
Napoli. Anche il campionato di serie B 2004-2005, quello concluso con la promozione del Genoa (e la successiva retrocessione in C), è stato un torneo alterato, falsato dai favori arbitrali nei confronti delle squadre toscane e in particolare dell’Empoli, che del Grifone è stato avversario fino all’ultima giornata nella gara per la massima serie.
Lo spiegano i carabinieri di Roma nell’ultima informativa sul calcio-scandalo e sul sistema Moggi, documento inviato alla procura della Repubblica di Napoli lo scorso 8 maggio. La rincorsa dei toscani (quattro vittorie su cinque incontri disputati nel maggio 2005, di cui una contestatissima contro il Vicenza segnalata nel rapporto dell’Arma) cambiò il volto della classifica ai danni dei rossoblù.
I carabinieri, dopo aver illustrato la diffusione tentacolare di Moggi & C. in tutto il sistema del calcio toscano, fanno riferimento a una precisa intercettazione telefonica. Intercorre tra l’addetto agli arbitri del Milan, Leonardo Meani, e il guardalinee Claudio Puglisi di Varese.
Il colloquio avviene il 16 maggio 2005, data da memorizzare per comprendere meglio il prosieguo dell’inchiesta. Scrivono i carabinieri, sintetizzando: «Entrambi gli interlocutori affermano di essere venuti a conoscenza di altre analoghe “pressioni” esercitate dai “capi” (i designatori di arbitri e assistenti, ndr) nell’ambito del campionato cadetto, emergendo a loro parere il chiaro disegno di favorire le squadre toscane, fornendo in tal modo ulteriore riscontro a quanto emerso e già segnalato nell’informativa del 2 novembre ».
Il riferimento è ad altri episodi di favoritismo nei confronti di squadre toscane già emersi in precedenza e già trattati nei documenti (due) inviati nei mesi precedenti dai carabinieri all’autorità giudiziaria. In particolare dell’Arezzo (per l’incontro Arezzo Salernitana 1-0 del 29 maggio 2005 è indagato anche il guardalinee Stefano Titomanlio), altra società che gravitava, secondo gli inquirenti, nell’orbita di Luciano Moggi. Quel 16 maggio Meani e Puglisi parlano ancora dell’Empoli, dell’”attenzione” particolare destinata alla squadra toscana. «Sull’argomento _ spiegano ancora i carabinieri _ Puglisi è in grado di fornire circostanze precise apprese direttamente dall’assistente Cutica “indottrinato” per favorire l’Empoli».
A questo punto gli uomini dell’Arma si mettono alla ricerca di riscontri. E nella loro relazione compare, a mo’ di esempio, il più eclatante, il tabellino dell’incontro Empoli Vicenza 2-1.
Una strana partita, con i veneti in vantaggio fino a dieci minuti dalla fine e poi “infilati” per due volte, su rigore, dai toscani. «Tale gara _ insistono gli uomini del nucleo operativo _si concluse con le polemiche dei vicent ini per la scandalosa direzione di gara da parte della terna arbitrale». Con il portiere veneto Sterchele «talmente fuori di sé che i compagni dovettero trattenerlo a forza per impedirgli di aggredire la terna». Le due squadre si sfidano il 7 maggio. La conversazione tra Puglisi e Meani del 16, pochi giorni dopo. E’ intuitivo se non palese che i due facciano riferimento proprio a quell’incontro. L’arbitro era Nucini, uno dei due assistenti Cutica.
L’importanza di quella vittoria nel lungo inseguimento al Grifone capolista fu tale che ancora oggi nel rimane traccia nel sito internet dell’Empoli,
www.empolifc.com. «Gli azzurri di Mario Somma hanno avuto ragione del Vicenza al termine di una partita emozionante. Passati in svantaggio al termine della prima frazione, sono riusciti nella ripresa a ribaltare il risultato con una doppietta di Francesco Tavano, infallibile cecchino dagli undici metri». E’ una vittoria importantissima, determinante, per la classifica: «L’Empoli batte il Vicenza e consolida il secondo posto in classifica avvicinando la capolista Genoa».
Certo, il ribaltamento del risultato sul campo avvicina Empoli alla vetta della classifica. La squadra toscana inanella una serie di risultati positivi in tutte le cinque giornate disputate nel maggio 2005, limitandosi al pareggio a reti bianche proprio contro il Genoa, a quel punto del campionato rivale numero uno nella ricorsa alla massima serie.
L’Empoli, spiegano i carabinieri, rappresenta l’ultimo tassello dell’operazione di colonizzazione di Moggi & C. sull’intero calcio toscano. D’altronde Moggi è toscano, lo è il vice di Carraro Innocenzo Mazzini. Lo è pure Paolo Bergamo, designatore arbitrale. Alla fine dell’operazione la Fiorentina sarà costretta ad andare a Canossa per salvare la serie A. Il Siena è già una sorta di Juve bis.
Il Livorno, dicono ancora gli inquirenti, sa quand’è il momento di fare una mano ai bianconeri (il trasferimento di Mutu) ed è vicino alla Gea. L’Arezzo viene salvato dalla serie C sull’asse che passa da Paolo Bergamo al designatore dei guardalinee Gennaro Mazzei all’assistente Stefano Titomanlio. E poi avvicinato all’ambiente degli allenatori e dei ds vicini a Moggi. Con l’Empoli proiettato in serie A il quadro è completo.
La società toscana ha lasciato un commento al dg Pino Vitale: «Sono cose che non vale nemmeno la pena di commentare. Chi ha seguito la squadra sa quanto noi siamo estranei a certe dinamiche e quanto abbiamo meritato, in quella stagione, la promozione in serie A».