| | | OFFLINE | Post: 2.541 | Registrato il: 14/08/2006 | Sesso: Maschile | | |
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Quanto dice Archi nel suo primo post mi sembra sostanzialmente abbastanza condivisibile, così come pure ha pregio la considerazione espressa da Bogey, anche se in realtà a norma di direttive CE sulla faccenda della Golden Share ci sarebbe molto da dire e da obiettare.
In effetti, quando Tronchetti si pappò Telecom fece manovre degne del miglior Berlusca, comprando un'azienda enorme con soldi di quella stessa azienda (pasticcio che però all'epoca fece comodo a tutti, Italia compresa che doveva far cassa a fini Euro).
Ma il problema non è tutto quanto avvenne allora e perchè... come sempre nell'economia reale, il problema è qui e ora.
Il governo non deve intervenire in ambito strategico, ma nel contempo deve farlo...ed è qui che sia Bogey che Archi sono nel giusto, perchè in realtà il problema è realmente delicato, in quanto Telecom, e le sue reti, sono strutture strategiche per la nazione, e dunque il governo, in barba ad ogni indicazione europea, si guarda bene dallo starne fuori, pur non potendo starci dentro.
E dunque il tormentone Telecom è addirittura più delicato della vicenda arcoriana, in quanto oggi Telecom significa, a livello profondamente nazionale, telefonia e trasferimento dati, intercettazioni, addirittura tv nell'accordo facendo con Murdoch... un vero Quarto Potere del duemila, rifacendosi al Citizen Kane di Welles... |