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27/09/2006 17.53.35
Preziosi: “Pensiamo al Lecce che è meglio”
Il patron: “Certi argomenti vengono tirati fuori per sviare le attenzioni dal campo”
Un pomeriggio a godersi la giornata di sole, a stretto contatto con il mister e i giocatori. “Quando si vince c’è poco da dire alla squadra. Le parole servono in altri momenti” attacca il presidente davanti ai microfoni spianati. “A Modena avevamo perso per la stanchezza, con il Piacenza ci siamo subito riscattati”. E’ stata ventilata, con forza, l’ipotesi di rinforzi in arrivo. “La società si sta muovendo e lavora tutto l’anno. Con il tecnico abbiamo concordato il numero di giocatori in rosa e lo abbiamo accontentato nelle sue richieste. Vedremo, strada facendo, se e dove intervenire”. Per Sculli si dà per scontato un deferimento, per vicende che scavano nel passato e non chiamano in causa il Genoa. “Né lui, né la società hanno ricevuto alcun avviso o invito a comparire. Fa sempre specie che certe notizie vengano date prima ai giornali, fermo restando che ognuno fa il suo lavoro, ancor prima che ai diretti interessati. Evidentemente c’è qualcuno che parla: noi tuteleremo il nostro attaccante, se la notizia si rivelerà fondata”. Lo stadio è un argomento sulla bocca di tutti. E allora, a denti stretti: “Sono un po’ stanco di sentirne parlare. Questa storia la sento da quando sono arrivato. Qualcuno ha interesse ad alimentare la querelle. Nella mia testa c’è solo la partita di sabato con il Lecce. Quando una casa è condivisa, se un inquilino la lascia, l’altro ne è solo che felice. Il Genoa e i genoani vogliono il Ferraris e basta. Nessuno ci ha chiamato, o proposto di acquistarlo”. Che risultato si aspetta sulla ruota di Lecce? “Direi uno 0-0. Mi pare che Zeman sia diventato meno integralista rispetto a un tempo”. Poi un excursus nel capitolo intercettazioni. “C’è qualcosa di grave e non trasparente a monte di questa vicenda e in pochi, in questi mesi, hanno dato sufficiente risalto a questo tema. Molti cittadini hanno visti violati i loro sacrosanti diritti, non si capisce sulla base di quale input. Mi auguro che le indagini vadano a fondo e mettano in luce le responsabilità”.
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Nadia
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Genoa you are red & blue |
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Diciannove giocatori sul charter organizzato
Rubinho a riposo prudenziale, c’è Russo in panchina come portiere
L’allenatore del Grifone ha sciolto le riserve in relazione all’elenco dei convocati per la trasferta di Lecce. Eccoli nel dettaglio.
Portieri: Barasso e Russo.
Difensori: Bega, Biasi, Criscito, De Rosa, Stellini e Tiago Pires.
Centrocampisti: Botta, Coppola, Fabiano, Milanetto, Rossi e Zeytulaev.
Attaccanti: Adailton, Aurelio, Diogo, Greco e Sculli.
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In inferiorità numerica per un'ora i rossoblu' cedono le armi all'ultimo
Lecce (4-3-3): Benussi, Angelo, Diamoutene, Petras, Rullo, Camorani (19’st Vives), Giacomazzi (c), Juliano, Valdes, Osvaldo, Babu’ (27’st Cozzolino). A disposizione: Rosati, Tulli, Schiavi, Camisa, Herzan. All. Zeman.
Genoa (3-4-3): Barasso, Bega, De Rosa, Criscito, Rossi (c), Coppola, Milanetto (43’st Botta), Fabiano (37’st Zeytulaev), Adailton, Greco (4’st Biasi), Sculli. A disposizione: Russo, Stellini, Diogo, Aurelio. All. Gasperini.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: pt 24’ e 39’ Rossi, 30’ Diamoutene, 43’ Petras; st 45' Juliano.
Note: 5.118 paganti, incasso 55.124 euro. Abbonati 3.326, quota gara 27.503,81 euro. Espulsi al 32’pt Sculli e al 48'st Vives per doppia ammonizione. Ammoniti Juliano e Rossi.
LECCE – Due reti e un gran cuore non bastano al Genoa per uscire da Lecce con un risultato positivo. Due volte in vantaggio e due volte rimontati, i rossoblu' sono stati puniti al 90', finendo per pagare cara l'espulsione di Sculli dopo trenta minuti di gioco. Il primo tentativo è del rientrante Greco, che prova la conclusione da fuori, senza che Benussi sia costretto a intervenire. E’ il fuorigioco, applicato perfettamente sui due fronti, il comune denominatore nei primi minuti, con gli attaccanti pescati sempre oltre la linea dei difensori. Il Lecce prova a mettere in campo la sua velocità, ma inizia a ballare la rumba con il passare del tempo. E’ il Genoa infatti a dare la sensazione, quando schiaccia, di poter sfruttare le praterie libere. Nel settore ospiti sono duecento i tifosi, ma sembrano duemila per l’intensità dei cori. Al 14’ Rossi scatta evitando la trappola, pronto il traversone per Sculli cui manca il guizzo vincente, poi la conclusione sorvola la traversa. La risposta giallorossa è affidata a un tiro pretenzioso di Camorani. Il Grifone mostra gli artigli e al 20’, su una ripartenza fulminea, Adailton mette Greco nelle condizioni di sparo e il colpo esce di poco. Un minuto piu’ tardi Rossi fa le prove generali del gol, a tu per tu con il portiere, con il diagonale sul palo piu’ lontano che termina a lato. Anche su calcio da fermo i rossoblu’ si rendono pericolosi, nella circostanza con Greco che corregge alto il corner di Milanetto. Al 24’ il Genoa passa meritatamente in vantaggio. Ha i giri contati il lancio di Milanetto, che libera Rossi in area e la palombella supera Benussi gonfiando la rete, oltre al cuore dei genoani. I padroni di casa non ci stanno e, piu’ con foga che idee chiare, si catapultano in avanti. Coppola sfiora l’autorete per liberare, ma la scintilla per i locali si accende con un angolo di Babu’, su cui svetta Diamoutene per la rete del pareggio. Gira il vento quando Sculli, molto ingenuamente, prende il secondo cartellino e la via degli spogliatoi. Prima dell’intervallo il Grifo trova un refolo ancora buono. L’azione s'incanala sull’asse Milanetto-Rossi, che al 39’ concede il bis e porta a due i gol del Genoa. L’incantesimo dura poco: al 43’ Osvaldo riporta i liguri sulla terra, infilando di testa il gol del 2-2 con cui si conclude la prima frazione. La seconda si apre con il Lecce in propulsione offensiva e al 2’ Camorani manda alle stelle da buona posizione. S’infortuna Greco su un contrasto a centrocampo, Gasperini fa togliere la tuta a Biasi, che per poco non bagna l’ingresso con il gol, facendosi trovare puntuale all’appuntamento sotto rete. L’inferiorità numerica non fiacca la voglia di provarci e di fare male agli avversari. Barasso all’8’ salva di piede su un’incursione di Rullo. Adailton resta l’unico terminale offensivo, riuscendo comunque a far respirare la squadra. Il numero uno arpiona al 18’ un’incornata precisa ma debole di Osvaldo e, a seguire, Zeman richiama Camorani gettando nella mischia Vives. Genoa vicinissimo alla terza marcatura al 22’. Milanetto innesca l’inesauribile Rossi, che mette in mezzo e Adailton, stretto nella morsa di due difensori, non trova l’impatto col pallone per un soffio. Al 27’ entra anche Cozzolino per Babu’, il Grifone continua a controllare. Al 30’ Vives alza il gomito su Fabiano e l’arbitro lascia proseguire. Sessanta secondi dopo, De Rosa stacca e colpisce la parte superiore della traversa, imbeccato da una punizione di Adailton. Colossale l’occasione sbagliata da Cozzolino al 34’ a porta sguarnita. Sembra piu’ fresco degli avversari il Genoa e nel finale Gasperini inserisce Zeytulaev per Fabiano, mentre i locali non colgono il bersaglio grosso con Osvaldo. Quando il piu' sembra fatto, spunta la testa di Juliano che quasi allo scadere infila Barasso. |