Palermo GENOA

Tempo di riporre nel cassetto gioie o dolori, a seconda dei punti di vista, legati alla sua inaspettata partenza. E di riconoscere a Tedesco quel che è di Tedesco. Uno che nell’estate del 2005, quando il Grifone fu spedito all'inferno, gonfiò il petto e disse “Se volete, resto qui”. L’orgoglio rossoblù, sbandierato sui campi polverosi della serie C. Con la fascia di capitano al braccio. Poi andò come andò. “Per me è stato un onore vestire la maglia di un club glorioso come il Genoa, con una tifoseria calorosa come quella palermitana, che mi ha dato tanto durante la mia permanenza a Genova. Mi dispiace per la situazione che stiamo vivendo al Palermo. Guidolin non ha colpe, siamo noi giocatori a doverci prendere le responsabilità. Il mio futuro? A giugno vado in scadenza. Valuterò insieme alla società il da farsi. Queste potrebbero anche essere le ultime gare in rosanero”.

Nella gara di andata, terminata 3-3, fu una spina nei fianchi dei rosanero. A un giorno dalla sfida di ritorno, i dribbling, le incursioni e le punizioni provate negli ultimi allenamenti, parlano per lui e mettono in evidenza un Leon ispirato. Forze fresche a disposizione di Gasperini, quelle dell’honduregno, che rientra dal turno di squalifica. “Il gruppo è carico e allo stesso modo consapevole delle difficoltà della gara con il Palermo. Il punto strappato ai campioni d’Italia, è stata un’iniezione di fiducia e una ricompensa per la grinta e la determinazione dimostrate nelle ultime gare. Ora, scontata la giornata di stop, anch’io ho voglia di mettere la mia adrenalina al servizio della squadra. Anche il Palermo, però, è una squadra che non molla mai, capace di reagire e recuperare il risultato, come abbiamo verificato nella prima sfida stagionale. Dovremo stare attenti a chiudere bene gli spazi e sfruttare le ripartenze”.

Hai voglia a non pensare ai tuoi 20 anni. Alle esperienze che ti hanno fatto crescere, ai luoghi in cui hai passato cinque anni da sogno. Magari a quando sfiorasti una storica promozione in A e, arrivato da poco, anche una vittoria in Coppa Italia sfuggita contro la Juve. Vita e campo. Campo e vita che si intrecciano. “Palermo mi è rimasta nel cuore. Ci sono tornato altre volte, ma è la prima in cui ritrovo il Palermo in serie A. E’ sempre una grande emozione tornare. Se non ricordo male, ho disputato qualcosa come 130 partite in maglia rosanero. Qui ho conosciuto amici veri. Come Caneo, che collabora con me. Come Venturi, che allena la Berretti del Genoa. Sono rimasto legato ad altri ex compagni dell’epoca, quella in cui si cimentano le vere amicizie. Se penso alla partita di domani, mi aspetto una partita difficile. Contro una squadra resa più attenta e concentrata dalle ultime vicissitudini. E’ sempre brutto legare il destino di un tecnico a un unico risultato. Credo che valgano di più le prestazioni e che i risultati dipendano da tante piccole componenti. In certe condizioni non è facile gestire la pressione, sia per i tecnici, che per i giocatori”. Un confronto tra due squadre che si trovano a pari punti. “Vuol dire che abbiamo qualche carta da calare, anche se non è facile affrontare, ma vale per tutti, un ciclo di gare così ravvicinate. Un pareggio a Palermo sarebbe risultato positivo, ma giocheremo la nostra partita, se troveremo le condizioni, per ricavare il massimo”. Certi fantasmi che svolazzano sugli arbitraggi al Genoa non fanno presa. “In campo si verificano situazioni, più o meno fortunate. Bisogna che tutti facciamo un passo indietro. Si ricordano con più frequenza i danni subiti, rispetto ai vantaggi che si tendono a dimenticare in fretta. Il nostro obiettivo, al Barbera, è di ripetere la prova con l’Inter. E’ su questo metro che mi baso. Poi so che i risultati determinano i giudizi. La Uefa no, non è un traguardo raggiungibile, anche in considerazione delle assenze, che ci hanno bersagliato nel momento topico. Puntiamo alla salvezza, senza soffrire troppo e sinora è andata bene”. Analogie tra le piazze di Genova e di Palemo? “L’entusiasmo e il calore di due tifoserie, molto legate alle squadre, che fanno sentire i giocatori degli idoli. Il fattore campo ha una grande importanza. Rispetto ai miei tempi, sono cambiate le potenzialità del Palermo società. A Genova ho conosciuto un presidente che mi ha dato fiducia, sono in una società e, più ancora, in una piazza importante. E sino a quando la tifoseria apprezzerà il lavoro che sto facendo, ci sono tutte le condizioni per proseguire in un progetto di crescita. Palermo, comunque, è una grande piazza e una società ambita”.

Una tavolata ricca di ogni ben di Dio. Dai cannoli alla cassata, passando per altre specialità dolciarie meno conosciute. E’ quanto hanno trovato lo staff rossoblù e i numerosi giornalisti locali, accorsi al Centro Sportivo ‘Pietro Pisani’, aperto da un anno dove prima sorgeva una discarica, per assistere alla conferenza del tecnico. Sguardi di Rossi e compagni dirottati, invece, sul campo sintetico dove, in settimana, si allenano gli oltre 400 ragazzi della scuola As Calcio Sicilia, convenzionata con la società palermitana. Per l’intero gruppo un allenamento di recupero, senza eccessivi carichi di lavoro e volto, per lo più, a incamerare qualche minuto in più nelle gambe. Al termine, ritorno in albergo e una rigorosa cena per tutti i tesserati.

Il terzo portiere Samir Ujkani, lo squalificato Andrea Barzagli, gli indisponibili Ciro Capuano e Fabrizio Miccoli e il ‘Primavera’ Paolo Carbonaro non sono stati convocati per la gara casalinga contro il Genoa. Domani pomeriggio, pertanto, il tecnico Francesco Guidolin avrà a disposizione diciannove giocatori.

Portieri: Federico Agliardi, Alberto Fontana;
Difensori: Federico Balzaretti, Giuseppe Biava, Mattia Cassani, Alberto Cossentino, Leandro Rinaudo, Cristian Zaccardo;
Centrocampisti: Mark Bresciano, Fabio Caserta, Luca Di Matteo, Roberto Guana, Bosko Jankovic, Giulio Migliaccio, Fabio Simplicio, Giovanni Tedesco;
Attaccanti: Carvalho De Oliveira Amauri, Edgar Çani, Edinson Cavani.

21.03.2008 12.15
Guidolin: “Una partita come le altre”




“Sarà una partita come le altre”. I risultati non proprio positivi delle ultime gare e le critiche che ne sono conseguite non hanno scalfito Francesco Guidolin. Alla vigilia del match contro il Genoa, infatti, il tecnico rosanero non è preoccupato per il suo futuro e dice di essere soddisfatto dell’atteggiamento finora tenuto dalla squadra. “I ragazzi si impegnano sempre al massimo, lavorano bene e tentano di fare ciò che chiedo, tant’è che hanno disputato una grande gara con l’Udinese e fatto una buona prestazione contro l’Inter. Purtroppo bisogna mettere in preventivo che non può andare sempre bene: le stagioni negative possono capitare anche alle grandi e noi stiamo comunque disputando lo stesso campionato di Atalanta, Genoa, Napoli e Lazio. Questo momento difficile chiaramente fa si che aumentino le pressioni, ma io penso di essere un allenatore che ha le idee abbastanza chiare. Non mi pongo il problema della mia permanenza qui, anche se spero di riuscire a portare a termine la stagione: io mi sento palermitano e sono orgoglioso di essere da quattro anni l’allenatore di questa squadra e di aver contribuito a regalare grandi soddisfazioni a questi tifosi. Prima di tutto, però, penso alla partita e alla mia squadra, che deve stare serena e cercare di giocare come ha sempre fatto, con umiltà, serenità e consapevolezza”. Il tecnico rosanero, che è anche un ex, sa bene che i rossoblu cercheranno di dare filo da torcere ai suoi. “È una bella squadra che ha vivacità e compattezza ed è animata dal tipico spirito della neopromossa, tanto simile a quello che aveva il Palermo al primo anno di Serie A. Io ho ricordi positivi dell’esperienza all’ombra della Lanterna, pur essendo durata solo due mesi per la retrocessione a tavolino in C. Avevo iniziato quell’avventura con entusiasmo e sono felice di aver potuto conoscere e apprezzare la tifoseria genoana”.
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Per poi scappare a gambe levate .............

Al Palermo non basta andare in vantaggio con un rigore di Amauri, gli ospiti rimontano e dilagano, inutile il secondo gol di Amauri nel recupero (2-3). Ora è quasi scontato l'esonero del tecnico dei rosanero

Il gol del 2-1 realizzato da Milanetto. Infophoto


PALERMO, 22 marzo 2008 - Torna alla vittoria il Genoa, che si conferma in buona forma dopo il pareggio casalingo ottenuto contro l’Inter, mentre per il Palermo ora fanno 2 punti in 5 partite. L'avventura di Guidolin sulla panchina rosanero potrebbe finire qui.

LE SCELTE - Gasperini dà nuovamente fiducia a Figueroa, mentre Borriello parte dalla panchina. Guidolin sceglie un assetto più aggressivo, con Bresciano ad agire da punta esterna in un tridente con Amauri e Cavani. Entrambe le squadre non vincono dal 27 febbraio, per questo l’inizio è un po’ contratto almeno nella linearità delle azioni. I palermitani insistono molto per vie centrali, mentre i rossoblu sono bravi a cercare sempre la ripartenza, soprattutto con Leon sulla sinistra. La prima vera occasione, però, è la migliore possibile per il Palermo: dopo una bella azione palla a terra Amauri cerca in area Cavani. L’uruguaiano viene anticipato da Santos che però dopo la palla colpisce il rosanero, per Tagliavento è calcio di rigore. Amauri trasforma (con dedica a Guidolin) anche se Scarpi indovina la traiettoria (1-0 al 24’). La gioia rosanero è parzialmente raffreddata dal fatto che Cavani non riesce a proseguire per un dolore alla caviglia successivo al contatto del rigore, e deve lasciare il posto a Jankovic. Nei minuti immediatamente successivi il Palermo sembra potersi organizzare meglio in modo da evitare rischi in contropiede, ma proprio su una ripartenza genoana, al 29’, Figueroa trova il pareggio con un gran sinistro da fuori area. Da qui in poi sono gli ospiti a prendere più iniziative, trovando anche due buone occasioni con Sculli e ancora Figueroa, mentre dall’altra parte l’infaticabile Amauri fa quello che può per tenere impegnati i difensori rossoblu.

RIPRESA - La ripresa è decisamente più spettacolare e parte subito fortissimo: al 4’ pericolo per il Genoa, con Scarpi che riesce a mettere in angolo un tiro deviato di Guana. Subito dopo i rossoblu colpiscono in contropiede: Figueroa si invola e mette in mezzo da sinistra, tutto facile per l’accorrente Milanetto che batte Fontana da due passi (1-2 al 50’). La reazione del Palermo è rabbiosa, al 52’: sugli sviluppi di una punizione Jankovic spara una punizione potentissima e scuote la traversa a Scarpi battuto, e proprio il giocatore slavo sarà uno dei più attivi per Guidolin da qui alla fine della partita. Il Genoa, però, è implacabile: al 16’ Figueroa si guadagna un calcio d’angolo e viene sostituito da Borriello, per dare più freschezza e pericolosità all’attacco e tenere sul chi vive la difesa rosanero. Non passa che qualche secondo, e sul corner calciato dalla sinistra Konko stacca bene sul primo palo e batte Fontana per la terza volta, lasciando di sasso tifosi e avversari.

ASSALTO - A questo punto il Genoa bada soprattutto a non lasciare troppi spazi di manovra agli attaccanti palermitani, anche se l’encomiabile Amauri regala sponde interessanti in area di rigore ai compagni (il neo-entrato Tedesco si fa spesso trovare ma è troppo impreciso). Al 25’ Scarpi si segnala per una grande parata sul sinistro a botta sicura di Balzaretti, e sulla ribattuta Simplicio non riesce a mettere dentro di testa. I padroni di casa non smettono malgrado la situazione compromessa di cercare almeno il gol per dimezzare lo svantaggio, e moltiplicano i cross dalle fasce (specie con Jankovic e Bresciano). La rete tanto agognata (ma inutile) arriva proprio sull’ultima azione della gara, quando Amauri corona la sua ottima prestazione segnando un gran gol da fuori area sull'ultima azione della partita. Che però non evita né la sconfitta, né i fischi del Barbera.

Fonte

Ottimo Genoa!!! Complimenti!!

Mi state facendo diventare simpatizzante

Figueroa, Milanetto Konko' segnano le tre reti che fanno vincere il Genoa a Palermo.

Grazie Dak ... è veramente un bel Genoa .. merito dei ragazzi, del Mister e anche un po' dei tifosi che tanto hanno aspettato questa serenità.

E grazie a Preziosi, che tutti criticano ma che i fatti gli danno ragione!!

Come un Barbera invecchiato. Il Genoa aspetta la bellezza di quasi 75 anni, per far saltare il tappo e bissare un successo a Palermo, in serie A, che portava l’etichetta della stagione 1935/36. Un successo meritato per un Grifone attento, cinico e concreto, che mette nei guai una squadra già inguaiata di suo. L’avvio di ripresa è scoppiettante e incolla gli sguardi sul prato. I rosanero ci danno dentro, Scarpi deve stringere i guantoni e risvegliare i riflessi, per rintuzzare un destro di Guana, complice una maldestra deviazione. Ma è il Genoa a centrare il bersaglio al primo affondo. Figueroa si allarga sulla sinistra per ricevere e pesca Milanetto che, in spaccata, segna la prima rete stagionale da centravanti puro. A due passi dalla porta. L’incontro non concede pause e giù brividi per una traversa clamorosa di Jankovic, che lascia partire un missile a Scarpi battuto. Tagliavento fischia con frequenza da vigile, in mezzo al traffico caotico di una metropoli. Il Palermo guadagna punizioni e angoli, tenendo il Grifo nella propria fetta di campo. Entrano Tedesco e De Rosa, rilevando Migliaccio e Leon. Poi è la volta di Borriello che dà il cambio a Figueroa. Il capocannoniere non ha il tempo per prendere posizione, su un angolo battuto da Juric, che Konko ne fa le veci e con la nuca corregge in rete lo spiovente del 3-1. Secondo gol in campionato per il francese, che mima un volo d’uccello e mette le ali al Grifone. I fischi sono la colonna sonora dei passaggi, fuori misura, degli uomini di Guidolin. Troppe volte mandati a vuoto, dagli scambi di un centrocampo rossoblù che tampona, rilancia e offende con continuità. La reazione è firmata da un tiro di Balzaretti respinto da Scarpi, graziato sulla ribattuta ad opera di Zaccardo. Entra anche Danilo per Sculli e il Genoa si mette l’elmetto. In difesa si bada a liberare la trincea. Ogni mezzo è buono sulla pressione, costante quanto sterile, dell’esercito schierato da Guidolin. Spingono i rosanero per orgoglio ma senza lucidità. Anche Tedesco fallisce da buona posizione. Rossi ha una palla buona e Fontana s’inarca per neutralizzarla, Amauri accorcia le distanze con un destro a giro imparabile. Tre punti d’oro e salvezza quasi in cassaforte.

Gian Piero Gasperini e' felice per il successo ottenuto per 3-2 contro il Palermo. 'La vittoria premia le ultime prestazioni buone - ha detto il tecnico rossoblu' - dove non avevamo raccolto quello che meritavamo. Il mio ritorno a Palermo? Li' ho giocato cinque anni, e' stato emozionante'. Borriello, capocannoniere del campionato, e' partito dalla panchina: 'Quando si giocano tre partite in sei giorni non bisogna sorprendersi di queste scelte. Marco aveva anche qualche fastidio e abbiamo cercato di consegnarlo alla Nazionale in buone condizioni. Figueroa? Lo vedo bene, cresce e sta migliorando. Per noi sara' un giocatore importante'.

Guidolinnnn PRRRRRRRRRR per averci mollato nella "bratta"
Zampariniiiiii PRRRRRRRRRRRRRRRRRRR per aver fatto finta di voler comprare il Grifo quando era in difficoltà solo per arrivare al Palermo

Sono sempre sulla riva del fiume che aspetto tutti gli altri

Danda63, 25/03/2008 12.47:

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Guidolinnnn PRRRRRRRRRR per averci mollato nella "bratta"
Zampariniiiiii PRRRRRRRRRRRRRRRRRRR per aver fatto finta di voler comprare il Grifo quando era in difficoltà solo per arrivare al Palermo

Sono sempre sulla riva del fiume che aspetto tutti gli altri

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Passano???

Fatascalza, 25/03/2008 12.49:

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Passano???

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"menimbelino" se passano.....
Guidoli e Zamparini sono già arrivati alla foce del Polcevera..... (insieme a Tedesco)
Paci che voleva una grande società di serie A ...stà lottando per non retrocedere a Parma (è nei pressi dell'Ikea)
Lanzaro, altro che ci ha mollati nel periodo nero perchè voleva la serie a come il suo compare della riga di sopra è ancora più mal messo con la Reggina (lui è dal magazzino dell'Ikea che è un po più a valle, alla foce arriverà domenica alle 15.....)

Per il momento mi bastano, appena passa qualche altro sciachelo qui sotto dal fiume ti avviso

ahahaahahaha stordita!!!!!

Se vuoi aggiorno la lista con stellone e lazetic che con il torino non sono messi tanto bene, oppure con cosmi che sta facendo il diavolo a 4 a brescia per tutti gli squalificati che si ritrova, oppure di Milito che è quart'ultimo con il suo saragozza nella liga spagnola....... e che dire del mitico SPEZIA che quando era nel nostro campionato faceva le magliette commemorative per celebrare la vittoria contro di noi e che ora è costretto a fare le collette per tirare avanti (magari se vendono le magliette rimaste una decina di euri riescono a farli ahahaha)

Belin ho ancora una carogna contro tutti questi personaggi che levati

Danda63, 25/03/2008 13.09:

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Se vuoi aggiorno la lista con stellone e lazetic che con il torino non sono messi tanto bene, oppure con cosmi che sta facendo il diavolo a 4 a brescia per tutti gli squalificati che si ritrova, oppure di Milito che è quart'ultimo con il suo saragozza nella liga spagnola....... e che dire del mitico SPEZIA che quando era nel nostro campionato faceva le magliette commemorative per celebrare la vittoria contro di noi e che ora è costretto a fare le collette per tirare avanti (magari se vendono le magliette rimaste una decina di euri riescono a farli ahahaha)

Belin ho ancora una carogna contro tutti questi personaggi che levati

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Mitica Nadia!!!!

--MUTTLEY--, 25/03/2008 13.16:

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Mitica Nadia!!!!

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Caro Muttley, però stò ancora aspettando il personaggio più succoso, la fonte di tutti i nostri guai passati....... ( e non mi riferisco agli uomini di "legge " beccati in tribuna ad insultare Collina,.. capisci me ahahah)
ebbene sì, sto aspettando ruzzolo.......e quando passerà lui belin che goduria.....

Non aspetti i mitici PM???

Fatascalza, 25/03/2008 13.27:

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Non aspetti i mitici PM???

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Certo anche loro sono nella lista, ma aver visto uno dei due in tribuna contestare collina, dopo una partita di quelli la, è stato davvero bello, era incazzato come una iena e lo considero già con i piedi a bagno pure lui hahahahah