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Morto il tifoso colpito da infarto a fine partita

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2008 20:25
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15/09/2008 21:51
 
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É morto questa sera all’ospedale Galliera, dov’era ricoverato in gravi condizioni da ieri pomeriggio, Stefano Fieno, il tifoso genoano di 47 anni che era stato colpito da infarto in gradinata Nord proprio al momento del fischio finale della partita con il Milan, subito dopo il calcio di rigore messo a segno da Milito. Alla famiglia le condoglianze della redazione del Secolo XIX.

Può essere uno stress (anche) la tua squadra che si toglie una delle più grandi soddisfazioni degli ultimi anni. Per questo ieri pomeriggio, nonostante il triplice fischio di Rocchi avesse decretato definitivamente il trionfo del Genoa, un tifoso genoano di 47 anni, residente a Pegli e cardiopatico, si è accasciato sugli spalti in gradinata Nord, tenendosi il petto. Aveva sofferto e gioito ed esultato, e stava ancora festeggiando quand’ha accusato un malore, un infarto a seguito del quale è stato ricoverato in gravi condizioni al Galliera.

L’allarme è scattato poco dopo le 17 mentre la tifoseria rossoblu si era (comprensibilmente) attardata a celebrare la vittoria. È stato a quel punto che l’uomo si è sentito male ed è stato soccorso dai volontari del servizio interno allo stadio, gestito dalle pubbliche assitenze.

Oltre quindici minuti di massaggio cardiaco, un intervento sul filo di lana che dalla centrale operativa di Genova Soccorso hanno seguito in diretta telefonica, in attesa del trasferimento in ospedale.

Il tifoso è stato trasportato al Galliera in “codice rosso” (nel gergo degli addetti ai lavori indica un paziente in pericolo di vita, ndr) e per quanto «stabilizzato» le sue condizioni restano critiche, sebbene soltanto oggi, con ogni probabilità, si potranno avere aggiornamenti più precisi sul quadro clinico.

Un episodio per certi aspetti simile era avvenuto il 4 giugno di tre anni fa, altri tempi, Genoa-Salerninata decisiva per accedere alla finale dei play-off e lasciarsi alle spalle l’incubo della serie C. Il match fu deciso in extremis da un gol del paraguayano Dante Lopez, che fissò il punteggio sul 2- 1. Allora era stato un uomo di ottant’anni a sentirsi male, stremato da una partita al cardiopalmo. Dopo aver scampato il malore che aveva rischiato di ucciderlo, si era voltato verso la moglie chiedendole se il Grifone ce l’aveva fatta.

ilsecoloxix.it
15/09/2008 21:52
 
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................. non ci sono parole ......
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Dal muro dei Grifoni :

Ricevo da Onofri e posto :

Stefano:
Sublimando i concetti di vita e di morte si potrebbe azzardare che a Stefano sia toccata una sorte di massimo livello, poeticamente parlando. Morire di gioia, infatti, può apparire sì come un'atrocissima contraddizione ma anche, appunto, uno scenario finale destinato a pochissimi eletti. Poi c'è la realtà di tutti i giorni, quella che devono vivere ( sopravvivere ) i suoi cari che vedono andarsene una parte della loro vita ad un età anagrafica ( quella di Gianluca e Fabrizio ), biologica e cerebrale (quella anche del Prof.), nella quale non c'è poesia che tenga, non si accetta mai che qualcuno se ne vada per sempre.
Ho un'età ( 56 ) nella quale ogni mattina ci si sveglia e si comincia a pensare ( irrazionalmente in questo caso, vista l'accresciuta aspettativa media di vita, ma cosa c'è di razionale nel pensiero della morte appunto, per chi ama visceralmente, come me, la vita?) che forse è una delle ultime estati che hai potuto godere, una delle ultime volte in cui la starripante bellezza di un'alba e di un tramonto ti abbaglieranno gli occhi e, magari, una delle ultime partite del Genoa che hai potuto raccontare ….! Non so dove sia Stefano in questo momento e non mi addentro in argomenti che non hanno, finora, mai trovato una risposta in me e fino alla fine, intuisco, mai la troveranno, ma gli voglio dire, se mai mi potesse e volesse sentire che ieri sera, quando ho saputo che non ce l'aveva fatta, ho avuto anch'io una fitta al cuore, meno forte e cattiva della sua, ma ugualmente emozionante pensando che il tutto era accaduto mentre vedeva vincere il suo Genoa e godeva alla garnde per le prodezze di Diego Milito. Ciao Stefano, dovunque tu sia!
È giunta mezzanotte Si spengono i rumori, Si spegne anche l'insegna Di quell'ultimo caffè.
Le strade son deserte Deserte e silenziose Un ultima carrozza cigolando se ne va. Il fiume scorre lento Frusciando sotto i ponti La luna splende in cielo Dorme tutta la città Solo va Un uomo In frack Ha il cilindro per cappello Due diamanti per gemelli Un bastone di cristallo La gardenia nell'occhiello E sul candido gilet, Un papillon, Un papillon di seta blu.
S'avvicina lentamente Con l'incedere elegante Ha l'aspetto trasognato Malinconico ed assente
E non si sa da dove vien Ne dove va, chi mai sarà Quell'uomo in frack. Bon nuit, bon nuit,
Bon nuit, bon nuit, Buona notte, Va dicendo ad ogni cosa Ai fanali illuminati Ad un gatto innamorato Che randagio se ne va..
È giunta ormai l'aurora Si spengono i fanali Si sveglia a poco a poco Tutta quanta la città. La luna si è incantata Sorpresa e impallidita Pian piano scolorandosi nel cielo sparirà
Sbadiglia una finestra
Sul fiume silenzioso
E nella luce bianca
Galleggiando se ne van
Un cilindro
Un fiore
E un frack.
Galleggiando dolcemente
E lasciandosi cullare
Se ne scende lentamente
Sotto i ponti verso il mare
Verso il mare se ne va.
Chi mai sarà, chi mai sarà
Quell'uomo in frack.
Adieu, adieu, adieu, adieu,
Addio al mondo
Ai ricordi del passato
Ad un sogno mai sognato
Ad un attimo d'amore
Che mai più
Ritornerà. La, la, la la...


16/09/2008 20:25
 
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Cordoglio nel mondo Genoa per la morte del tifoso colpito da infarto allo stadio e deceduto ieri all’Ospedale Galliera dove in queste ore è allestita la camera ardente. Stefano Fieno, questo il suo nome, si era sentito male dopo il raddoppio di Milito, quasi alla conclusione della partita. Lunedì le sue condizioni sembravano alimentare una certa speranza, ma purtroppo sono peggiorate sino al decesso accertato in serata. Allo stato attuale non è dato sapere se e quando si svolgerà una cerimonia funebre. Un mare di messaggi, da parte dei tifosi, si è riversato nei siti internet per esprimere dolore.
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