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"Genova è la mia casa" la conferenza stampa è iniziata da una manciata di secondi ed è lui a rompere il ghiaccio. Glielo si legge negli occhi, il Principe di Baires, Diego Milito, è tornato fra la sua gente: "Fantastici l'ambiente, la società, la tifoseria. Il segreto del mio inserimento rapido e indolore nel gruppo? Innanzitutto il modulo di mister Gasperini, sembra fatto apposta per me, mi piace tantissimo, lo sento mio e poi i compagni... giocare al fianco di gente come Sculli, Palladino, Jankovic e Gasbarroni mi facilita il compito. Senza dimenticare il progetto della famiglia Preziosi, ambizioso e a lunga scadenza, è un Genoa cambiato quello che ho ritrovato. Più forte su tanti fronti, non solo dal punto di vista della squadra e della categoria". E ora Mourinho: "Un ottimo allenatore, i miei amici argentini Cambiasso, Zanetti e Burdisso me ne hanno parlato tanto e bene, un grande comunicatore. Andiamo a San Siro concentrati e volenterosi, per nulla intimoriti, per provare a vincere e fare una buona prestazione". A proposito di nazionale argentina, e se fosse arrivato il tempo di Maradona? "Per un argentino essere allenato da Maradona... bhè, un sogno! E' un simbolo, per cui sarebbe un onore e un piacere. Nazionale a parte pensiamo un pò a domenica che è meglio: lo spogliatoio è bello carico, siamo convinti di potere giocarcela. Anche se di fronte avremo l'Inter". |