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Favolosa Schiavone sul trono di Francia, mai nessuna italiana prima di lei

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2010 00:31
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05/06/2010 22:18
 
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Favolosa Schiavone
"Grazie a tutti gli italiani"

Francesca vince 6-4-7-6 la finale del Roland Garros contro l'australiana Stosur al termine di una partita impeccabile. La gioia della milanese durante la premiazione: "Senza il sostegno della mia famiglia e dei tifosi non sarei qui"

PARIGI, 5 giugno 2010 - Come Nicola Pietrangeli negli anni Sessanta, come Adriano Panatta nel 1976. L'inno di Mameli torna a suonare sul centrale del Roland Garros per la leggendaria impresa di Francesca Schiavone, che sbanca Parigi superando in finale con pieno merito l'australiana Samantha Stosur per 6-4 7-6.


PERFETTA — La gara perfetta nel giorno più importante di tutta la carriera. L'inizio però è per la Stosur che infila solo prime palle e sul dritto è ingiocabile. L'australiana si sposta sulla sinistra per colpire sempre e solo con il dritto. Francesca però regge bene, risponde colpo su colpo, è aggressiva quanto basta per rimanere dentro alla gara. Il suo primo turno di battuta si apre con un ace e il suo secondo turno si chiude nello stesso modo. Sul 2 pari Francesca si fa più aggressiva, risponde con i piedi ben dentro al campo ai servizi della rivale che superano i 190 km/h. Va sullo 0-30 ma la Stosur recupera spostandosi benissimo da una parte all'altra del campo. Sul 2-3 l'azzurra tiene a fatica il servizio andando due volte a rete, la seconda per giocare una difficilissima volèe bassa. Sul 4 pari la Schiavone commette il primo doppio fallo del match per il 15-30. E' il primo momento critico per la leonessa che si salva con un ace.

DOPPIO FALLO DELLA SVOLTA — E nel nono game c'è la prima grande svolta; Francesca va a rete in contro tempo e arriva alla triplice palla break. Sulla prima mette lungo un rovescio tagliato, sulla seconda colpisce un net beffardo, ma la terza è quella buona grazie al doppio fallo della Stosur che le regala il break. La tensione sale, Francesca serve per il primo set, va sotto 0-30, poi un servizio vincente, una perfetta combinazione servizio e dritto e infine arriva al set point. Sbaglia il primo, ma non il secondo. Dopo 40 minuti il sogno è ancora più vicino.


OCCASIONE MANCATA — Sarebbe questo il momento di spingere, perchè la Stosur, partita con i favori del pronostico, accusa la perdita del primo set. Francesca vede passare la vittoria nel terzo game quando arriva a procurarsi due break point. Ma l'australiana aumenta il ritmo del suo tennis, si salva con due dritti salendo 2-1. E' il momento peggiore per l'azzurra che dopo 6-1 minuti di gioco concede le prime palle break dell'incontro. Sulla prima è la Stosur a cacciare fuori un dritto, sulla seconda è l'azzurra a sbagliare.

FUGA MANCATA E TIE-BREAK — Siamo 4-1 Stosur, ma un solo break divide le due protagoniste. Per magia Francesca torna aggressiva, riacchiappa la gara operando il break nel settimo gioco e si aggrappa alla rivale issandosi al tie break. Il gioco decisivo si apre con uno scambio durissimo sull'asse dritto Stosur-rovescio Schiavone; è inevitabile l'1-0 per l'australiana. Un servizio vincente e una provvidenziale riga mandano la Schiavone avanti 2-1 e sul 3-2 l'azzurra fa il mini break recuperando un drop shot mal eseguito dalla Stosur. L'apoteosi si avvicina. Franci va a rete prendendosi il 4-2, poi con un dritto sale 5-2 e arriva a giocarsi quattro match point grazie all'ennesima incursione a rete. Il primo le è sufficiente per rotolarsi a terra quando la Stosur stecca l'ultimo rovescio della partita.

PER MAMMA E PAPA' — Le prime parole sono quelle della Stosur: "Francesca hai fatto un buon torneo e giocato una grande finale, ti meriti la vittoria. Saluto mia mamma e mio papà che sono venuti ieri dall'Australia". Poi il microfono passa nelle mani dell'azzurra: "Preferirei non dire niente perchè non ho tante parole da dire. Ringrazio tutte le persone che sono qui per me, senza di noi non sarei riuscita a fare quello che ho fatto e a essere quella che sono. Un bacio a mamma e papà che sono rimasti a casa". Poco dopo la premiazione, tramite il telefonino del presidente della Federtennis Angelo Binaghi, sono arrivati a Francesca anche le congratulazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Veramente complimenti, è un motivo di soddisfazione per tutti".


NUOVA CLASSIFICA — Oggi Francesca Schiavone è la prima italiana a vincere un torneo dello Slam, da lunedì sarà numero 6 del mondo. Mai nessuna tennista italiana è stata così avanti nel ranking mondiale. Inoltre mai nessuna giocatrice è entrata tra le top ten direttamente al n° 6. Da segnalare anche il numero 10 di Flavia Pennetta. Ecco la nuova classifica:
1. Serena Williams (Usa) 8475
2. Venus Williams (Usa) 6506
3. Caroline Wozniacki (Dan) 5970; 4 Jelena Jankovic (Ser) 5780; 5 Elena Dementieva (Rus) 5570; 6. Francesca SCHIAVONE 4990; 7 Samantha Stosur (Aus) 4905; 8 Kim Clijsters (Bel) 3890 9 Agniezska Radwanska (Pol) 4010 10 Flavia PENNETTA 3450.

Luca Marianantoni

Fonte: gazzetta
05/06/2010 22:30
 
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Francesca: "E' tutto vero
La vittoria della passione"

La regina di Parigi: "Che felicità, volevo portarmi a casa questa meravigliosa coppa. E' un successo costruito passo dopo passo, dando sempre tutto. Che gioia i complimenti di Napolitano". Poi ringrazia la Fed Cup: "Cresciuta grazie a quei match"

PARIGI, 5 giugno 2010 - Francesca Schiavone arriva in sala stampa con un sorriso smagliante, abbracciando la grossa coppa Suzanne Lenglen. Ci sono giornalisti da ogni parte del mondo. La priorità è per i francesi padroni di casa e per gli anglofoni. Poi è la volta degli italiani e Francesca si scioglie. Può finalmente espremere tutta la sua gioia nella sua lingua madre, senza giri di parole.

Cosa si prova?
"E' semplicemente fantastico. Non ci sono altre parole. Sono arrivata qui con tanta passione, sapendo di aver costruito tutto questo passo dopo passo, con tanti piccoli mattoncini".

Ha vinto mettendo in pratica tutto quello che ti eri prefissata?
"Andare a rete faceva parte della mia tattica. Non potevo reggere da fondo, sarei crollata. Dovevo osare, aggredire, prenderle il tempo. Il suo dritto è davvero molto forte".

Cosa rappresenta questa vittoria?
"Ho sempre sognato di vincere qui, ho sempre creduto in me, dieci anni fa come un anno fa, un mese fa come oggi prima del match. Questo significa che tutti, sportivi e non, possono raggiungere nella vita quello che sognano, quello che desiderano".

Ma con chi parlava al telefono alla fine del match?
"Ah, è stato bellissimo, mi ha chiamato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Mi ha fatto i complimenti, mi ha detto di essere molto felice e orgoglioso per questo successo".

Era la sua prima finale e non ha fallito, di chi è il merito?
"E' vero, mai una grande finale prima, mai una semifinale. Però ho imparato molto delle sfide di Fed Cup che in questi anni abbiamo vinto. Mi hanno molto aiutato a migliorarmi, ad andare oltre i miei limiti. Sono cresciuta anche grazie alle mie compagne e ai tanti match che abbiamo vinto dal 2006 in avanti".


Cosa pensa di avere avuto in più rispetto alla Stosur?
"Ho sentito per tutto il match, ma soprattutto nel tie break, un'energia incredibile. Era qualcosa d'impalpabile ma che usciva da dentro me stessa. Sentivo che non potevo perdere una occasione del genere"

Ora cosa fa?
"Vado a casa, vado da mia mamma e mio papà. Non ho in programma festeggiamenti particolari. Mi dispiace solo allontanarmi da questa meravigliosa coppa. La volevo portare a casa e invece me ne danno una copia piccolina. Però il mio nome rimarrà inciso per sempre".

Qual è la sua qualità più importante?
"Credo la combattività, è la cosa più importante da mettere in campo o nella vita in generale, qualsiasi cosa si faccia. Non avevo iniziato il torneo alla grande e dopo due o tre turni mi sono detta: guarda non importa se non stai giocando benissimo, l'importante è dare il massimo sul 4 pari o quando i punti valgono il doppio".

Cosa significa baciare il campo?
"Bacio la terra per ringraziare l'Arena chi mi ospita e che mi da tutte queste emozioni. Si, questo campo centrale è proprio la mia Arena preferita. E' veramente una grande emozione. Ho vinto il Roland Garros, sono la numero 1 di questo torneo".

E poi è arrivata al numero 6 del mondo?
"Prima della finale ho detto a Barazzutti: guarda che se vinco ti superò. Lui al massimo è stato n° 7 e io ora sono n° 6. E' bellissimo, è un'emozione grande grande".


Una parola diversa per esprimere il suo stato d'animo?
"Sono felicissima, sento che non è solo il mio momento, ma è il momento di tutto il tennis italiano, della Federazione, di chi mi segue, di chi ha investito il tempo su di me, di chi ha creduto che io potessi arrivare fino a qui".

Ha mai dubitato che oggi qualcosa potesse andare storto?
"Da ieri le mie intenzioni erano quelle di venire qui a prendermi questo trofeo, questa coppa. Dovevo fare per forza l'ultimo punto. Non ho mai dubitato di vincere, nè stamani, nè dopo il primo game, nè mai".

Ma c'è stato un momento dove ha detto, caspita ce l'ho quasi fatta?
"Quando ho fatto il primo break del secondo set, mi sono detta, ci siamo. Se lho fatto il break ora, posso rifarlo anche più avanti, posso portarla a non crederci più. E' stato quello il momento chiave: quando l'ho scoraggiata".

Cosa è per lei lo sport?
"Lo sport rappresenta un lato della vita, ti permette di esprimerti e ti da un grande senso di libertà. Ti permette di mostrare la tua personalità".

L'arma di oggi?
"Me lo sono ripetuto fino alla noia. Mi dicevo: Francesca oggi devi rispondere bene, perchè se rispondo bene ho il 50% di possibilità di vincere, altrimenti tutto sarebbe stato più difficile".

Meglio vincere ora a quasi 30 anni o al debutto, diciamo 10 anni fa?
"Non c'è paragone. Arrivare a vincere con la consapevolezza ti fa godere di più. Ora ero pronta per ricevere questa coppa e l'ho vinta. Prima non lo ero".

Luca Marianantoni

Fonte: gazzetta
13/09/2010 20:34
 
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grande....!!!!!
05/12/2010 00:31
 
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