Aggredito il giornalista Mario Adinolfi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
binariomorto
00domenica 9 gennaio 2011 22:16
Aggredito il giornalista Mario Adinolfi
"Colpito con un casco, erano in otto"

Il blogger, direttore di The Week ed ex candidato alle primarie del Pd, denuncia: "Affrontato in strada da un gruppo di teste rasate". E ricorda: "Poche settimane fa Sallusti in tv disse: 'Vorrei che qualcuno lo picchiasse'". "Totale solidarietà" dal direttore del Giornale

ROMA - Il giornalista e blogger Mario Adinolfi, ex candidato alle primarie del Pd, è stato aggredito nella serata di ieri, a Roma, da un gruppo di otto ragazzi, quasi tutti minorenni. Uno di loro aveva la testa rasata. Lo ha riferito nella sua pagina Facebook lo stesso Adinolfi, che si trova in una caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. Adinolfi fa notare come questo episodio segua di poche settimane uno scontro verbale in diretta tv con il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti: "Io vorrei che qualcuno lo picchiasse", aveva detto Sallusti.

VIDEO: LA LITE CON SALLUSTI

L'aggressione è avvenuta intorno alle 23.30. "Mi trovavo ad attraversare la strada all'intersezione tra via dei Colli Portuensi, circonvallazione Gianicolense e via Gasparri", scrive il blogger direttore di The Week. "Quattro motorini, particolarmente euforici perché il sabato sera bisogna esserlo, decidevano di giocare alla caccia al pedone. Li ho mandati sonoramente a quel paese, sembrava la solita idiozia che si vive sulle strade romane, invece gli otto occupanti dei mezzi decidono di venire a sbarrarmi il passo mentre camminavo sulla piazzola di circonvallazione Gianicolense all'altezza del civico 390".

I ragazzi, giovanissimi, quasi tutti minorenni, lo hanno affrontato al grido di "er ciccione". A un certo punto, uno di loro gli ha sferrato un pugno sul labbro e un colpo di casco alla testa. "Anche otto contro uno, per fortuna, ho una mole convincente: sono grosso e so difendermi. Uno degli otto richiama all'ordine il 'Boccia', quello che mi ha colpito, inconfondibile nella sua testa rasata e dà l'ordine di ritirata. Il Boccia dice al suo complice in sella al motorino di coprire con il casco la targa. Troppo tardi, l'ho mentalmente appuntata", dice Adinolfi, che parla anche di tre testimoni presenti sulla scena dell'aggressione. Nessuno, però, sarebbe intervenuto per bloccare il gruppetto. Al pronto soccorso sono state "riscontrate ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse".

Nel riferire dell'aggressione, Adinolfi si è soffermato sul duro scontro verbale avuto con il direttore del Giornale, durante il programma "Agorà" di Rai Tre, alla fine di dicembre. In quella sede, Sallusti gli diede del "cretino" e disse: "io vorrei che qualcuno lo picchiasse". Tre ore prima dell'aggressione, sabato sera, fa notare Adinolfi, Blob "ha rimandato in onda la scena in cui Sallusti si augura platealmente che io venga picchiato". Adesso, su Facebook, il blogger si chiede: "Che dite, ora che m'hanno picchiato sarà contento?".

Poi, però, puntualizza: "Chi mi ha colpito probabilmente neanche sa chi sia Sallusti, né io considero in alcun modo il direttore del Giornale mandante "morale" di questa aggressione. Certo che per la prima volta oggi sono andato a rivedermi il video che su YouTube riprende lo spezzone mandato in onda da Blob". In calce al video molti commenti di utenti che insultano Adinolfi e si augurano che venga picchiato.

"Abbiamo fatto una ricerca sulla targa del motorino usato dagli aggressori", spiega Adinolfi dopo aver presentato la denuncia ai carabinieri, "e si tratterebbe di ragazzi della zona di Torrevecchia. Ragazzi di periferia, ma non penso che si possano definire politicizzati. Certo, quando vedo una testa rasata, come era quella del giovane che mi ha picchiato, un'idea me la faccio. Quando mi ha colpito col casco", continua il giornalista, "gli altri ridevano e lo spalleggiavano. Uno ha urlato 'ciccione di merda della tv'. Per fortuna che ho reagito: sono pur sempre una persona di 160 chili".

"Non mi sento un martire politico", è la conclusione di Adinolfi, "ma certamente penso che dovremmo riflettere sulla violenza che viene trasmessa in televisione. La tv è un luogo in cui le opinioni sono forti. Adesso c'è un clima in cui ci si insulta troppo spesso". Per il giornalista, l'aggressione può essere messa in correlazione con i casi di violenza contro i diversi: "Si picchiano i gay, ma posso anche testimoniare, sulla mia pelle, che le persone obese sono spesso vittime di provocazioni. Una vera e propria 'obesofobia'. In entrambi i casi, siamo davanti ad un attacco al diverso: è quello che fa scattare la molla".

Quanto alla lite con Sallusti, Adinolfi dice: "Non credo che un ragazzino di 17 anni abbia coscienza di chi sia il direttore del Giornale. Però una telefonata di solidarietà da parte di Sallusti, oggi, me la aspetto". I carabinieri della stazione Monteverde Nuovo stanno già lavorando per rintracciare i proprietari del motorino usato dagli aggressori. Il reato ipotizzato sarebbe quello di lesioni.

In serata, il direttore del Giornale esprime "solidarietà totale" ad Adinolfi. "Mi spiace che qualcuno stia strumentalizzando un mio diverbio televisivo con Adinolfi con il quale ho avuto un acceso dibattito in tv nei giorni degli scontri studenteschi proprio sulla gravità di qualsiasi atto di violenza che non può essere in alcun caso minimizzato o giustificato", ha spiegato Sallusti. "Attribuirmi responsabilità morali per quanto accaduto è inaccettabile e ridicolo".

"Esprimo a Mario Adinolfi la mia solidarietà", ha dichiarato in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "La violenza, qualsiasi ne sia la motivazione, non deve trovare spazio nella nostra città", ha sottolineato. Il giornalista ha ricevuto anche la telefonata di Walter Veltroni, che sfidò nelle primarie per la segreteria del Pd nel 2007.

Fonte: Repubblica
binariomorto
00lunedì 10 gennaio 2011 14:08
Identificato l'aggressore di Adinolfi
è un ragazzo che ha meno di 16 anni

Il giornalista e scrittore era stato picchiato per strada, sulla Gianicolense, nella notte tra sabato e domenica. "Avevo preso la targa del motorino ed è stato facile rintracciare il proprietario". Il padre del giovane ha scritto una email di scuse: "Era molto addolorato"

Ha meno di 16 anni uno degli aggressori di Mario Adinoli, il giornalista e scrittore picchiato per strada, sulla circonvallazione Gianicolense, nella notte tra sabato e domenica. A parlare dell'identificazione del ragazzo, effettuata dai carabinieri, è stato lo stesso Adinolfi, nel corso di un programma radifonico. "Avevo preso la targa del motorino ed è stato facile rintracciare il proprietario", ha spiegato il giornalista, che si è detto "incredulo e ferito per essere stato oggetto di rabbia da parte di un ragazzo così giovane".

Adinolfi ha anche riferito di aver ricevuto una email di scuse da parte del padre del ragazzo. "Era molto addolorato - ha sottolineato lo scrittore - spesso i genitori tendono a giustificare l'atteggiamento dei figli, invece ho trovato una persona in grado di ragionare con molta chiarezza, che conosce la rabbia che cova nel figlio e vuole aiutarlo. - "Io sono padre di una ragazza di 14 anni - ha aggiunto Adinolfi - e capisco quale può essere il travaglio di questo genitore. - "Spero di poter avere un momento di confronto con lui e con il ragazzo per poterlo aiutare, per capire le ragioni di questa rabbia che serpeggia nelle menti dei giovani".

Adinolfi ha ricordato che la stessa sera dell'aggressione ai suoi danni, a roma ci sono stati anche gli scontri che hanno visto protagonisti ultras della lazio. "La città ogni tanto subisce queste giornate in cui scoppia una violenza incredibile - ha commentato - c'è qualcosa che cova sotto la cenere, nella mente dei giovanissimi, e bisogna analizzarlo con più attenzione. Ricordiamoci che pochi mesi fa per un pugno è stata ammazzata una donna, Maricica".

Quanto allo scontro verbale in tv, lo scorso 22 dicembre, con il direttore del giornale, alessandro sallusti, "ci siamo telefonati e chiariti- ha detto Adinolfi- lui mi aveva detto testualmente 'vorrei che ti picchiassero', io non l'ho mai messo in relazione con quello che mi è successo ma purtroppo proprio quella sera blob l'aveva rimandato in onda. La violenza verbale non va sottovalutata. Vanno abbassati i toni e io mi impegno a farlo".

Fonte: Repubblica
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com