Ancora sui rifiuti di Napoli

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Fatascalza
00mercoledì 6 febbraio 2008 12:37
Duro atto d'accusa della Procura di Napoli nei confronti del governatore della Campania, Antonio Bassolino, e altre 28 persone di cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per l'inchiesta sulle presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti. Secondo i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, l'emergenza rifiuti in Campania è stata sfruttata per elargire superstipendi e "guadagni inimmaginabili" per altri settori della Pubblica Amministrazione.


Dall'impianto accusatorio emerge l'equazione per cui il perdurare dell'emergenza, lunga 14 anni, è servita a tenere in piedi un sistema di consulenze milionarie. Per chi lavorava nel commissariato "più durava l'emergenza, più guadagnava". Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i subcommissari Paolucci e Facchi.

I pm durante l'udienza preliminare hanno riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo, tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature - emerge dall'accusa - la responsabilità è da individuare nella cattiva gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura commissariale.

Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che - per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i magistrati, Bassolino inoltre "sapeva" e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del "non poteva non sapere". Bassolino era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva "giuridicamente l'obbligo di controllare".

_________________________


E' una vergogna!
Un insulto alla miseria!

@manumanu@
00giovedì 7 febbraio 2008 03:10
Ecco....tutta questa bella gente adesso, invece di cavarsela all'italiana con un avviso di garanzia e chi si è visto si è visto, la obbligherei a restituire fino all'ultimo centesimo del maltolto e poi la manderei, scope alla mano, a ripulire personalmente le strade di Napoli.
E finito di ripulire, un po' di lavoro duro nelle varie discariche!
Ecco....bravi....prendete la scatoletta di là e la mettete quà e la bottiglietta la spostate laggiù in fondo.
Immersi nella merda, di cui loro hanno investito la città per anni, fino al naso!
Ci hanno fatto fare la figura dei barboni in tutto il mondo!!! [SM=g27812]
strega@rossa
00giovedì 7 febbraio 2008 10:40
beh...era chiaro che li ci fosse chi ci ha intascato i soldi...la vergogna è che sia venuto fuori solo ora...
Fatascalza
00giovedì 7 febbraio 2008 11:54
Ma ancor di piu' vergognoso è che occupano sempre i loro posti .... non vengono puliti e continuano ad avere lo stipendio d'oro.

Questo è un insulto a tutta Italia, ma sopratutto a Napoli dove i livelli di disoccupazione sono alti ed i problemi sono molti.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:08.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com