Caos Regionali: Berlusconi definisce porcheria l' esclusione della lista PDL nel Lazio

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binariomorto
00venerdì 12 marzo 2010 13:25
Liste, premier attacca: tentano una porcheria

I Pm, la sinistra e la stampa sono una vergogna.
Dopo elezioni grande riforma della Giustizia


ROMA - Anche la Regione Piemonte ha avanzato ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge 'salva liste'. Il provvedimento, varato la scorsa settimana dal consiglio dei Ministri, viene così impugnato per la seconda volta dinnanzi alla Consulta alla quale si è già rivolta la Regione Lazio.

La Regione Piemonte, tuttavia, non avrebbe sollecitato i giudici costituzionali a pronunciarsi su una sospensione in via cautelare del decreto, così come invece ha fatto la Regione Lazio. La Camera di Consiglio per decidere sulla sospensiva è stata fissata dal presidente della Corte, Francesco Amirante, per giovedì prossimo, 18 marzo.

Novello tribuno della plebe, Silvio Berlusconi torna all'attacco di magistratura e sinistra e arringa il popolo degli eletti Pdl nel Lazio riuniti con Renata Polverini. Il premier chiama a raccolta per la grande manifestazione di piazza del 20 marzo,"che non sarà 'contro ma per': per il diritto di voto e per la nostra libertà". "Stanno tentando di fare una grande porcheria", punta il dito Berlusconi contro 'la sinistra e la sua mano giudiziaria'', che vogliono "vincere senza avversari". E allora sarà "forte e dura" la risposta alla parata di sabato dell'opposizione, quando sfileranno a braccetto "il campione del giustizialismo Antonio Di Pietro", "il campione della faziosità politica Pier Luigi Bersani" e "la campionessa della cultura radicale Emma Bonino". "Un amalgama terrificante", chiosa Berlusconi pronto a scendere nella piazza del Pdl "per rispondere ad un inaccettabile ingiustizia", insieme ai militanti, per difendere "il diritto fondamentale alla democrazia che ci è interdetto".

In piazza anche tutti i 13 candidati governatori del centrodestra, chiamati a sottoscrivere una sorta di 'patto dell'Italià, a partire dall'applicazione nelle regioni del 'piano casa', all'insegna dello slogan 'dal governo del fare alle regioni del fare'. Berlusconi attacca i giudici, "la magistratura di sinistra, quella politicizzata che usa i suoi poteri a fini politici e ha dettato i tempi di questa campagna elettorale". Ma al tempo stesso confida di avere ancora fiducia nel prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato: "Ho fiducia, non possono chiudere gli occhi solo per non dare torto agli altri giudici. Sono convinto che non ci sia nessuna ragione per impedire al primo partito italiano di non essere presente nella circoscrizione di Roma".
Strali invece contro il magistrato Anna Argento "una signora che avrebbe dovuto rincorrere i delegati Pdl per permettere a milioni di cittadini di esprimere il loro voto per il primo partito italiano" e invece se ne è rimasta nel suo ufficio "dove, guarda caso, ha in mostra un ritratto del Che...". Giudici come lei in ogni modo hanno tentato di condizionare la campagna elettorale "prima inventandosi una Tangentopoli che non c'é" ed ora "inventandosi questa situazione di rigetto delle nostre liste". "E' il colmo - va giù duro il premier - l'atteggiamento di questa magistratura, di questa sinistra e di questi giornali che hanno messo in bocca delle parole al presidente del Consiglio contro i nostri uomini che io non ho mai pronunciato. E' una vergogna". E allora adesso bisogna spiegare, far capire agli indecisi ciò che è accaduto, far comprendere che "non è stato per un caso ma per un disegno molto ben preciso" che i problemi ci sono stati soltanto in Lazio e in Lombardia, le due realtà più importanti.

Per questo Berlusconi si prepara a scrivere una lettera agli elettori e intanto, per strappare il massimo impegno a tutti i candidati che non sono in lizza, promette loro un futuro in giunta. Il premier promette per il dopo voto "una grande riforma della giustizia che avrà portata costituzionale". E intanto trae energia dal contatto con gli eletti del Pdl. "E' come se fossi attaccato ad una spina di corrente perché stringendo le vostre mani e salutandovi ho ricevuto tanta energia che potrei battere Carnera a braccio di ferro". E quindi forza, perché "ora è il momento di scendere in campo".

PROVE DI PIAZZA PER I LEADER
(di Giuliana Palieri)
Prove di piazza tra Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani che, in attesa di sfoderare le armi nelle rispettive piazze elettorali, saltellano sul ring politico misurandosi il pugno. Convinti, entrambi, di poter agevolmente mettere al tappeto il rivale. Non a caso il premier oggi ha voluto associare se stesso al noto pugile degli anni trenta, passato alla storia per la sua forza mostruosa e per il suo vigore fisico: "Mi trasmettete così tanta energia che potrei battere Carnera a braccio di ferro", ha detto rivolto a simpatizzanti e elettori Berlusconi, peraltro evocando un raffronto non proprio vantaggioso dal momento che Carnera superava i due metri di altezza (gioco facile per la sinistra ribattere: 'piu' che Carnera, il premier sembra un pugile suonato che spara colpi a vuotò). Si sente carico, dunque il premier, ma anche Pier Luigi Bersani non è da meno e quindi i toni anche oggi sono stati accesi e non è mancato lo scontro a distanza. Il leader del Pd ha provocato l'avversario dicendosi certo che il centrosinistra incamererà la maggioranza delle regioni, lo ha attaccato frontalmente per gli "insulti" ai magistrati, lo ha accusato di 'arroganza'', di "inventare i fatti" nella vicenda delle liste Pdl. Una catena di accuse puntigliose che il presidente del consiglio non ha lasciato correre e alla prima occasione (l'incontro con il Pdl del Lazio), gli ha reso la pariglia: "Nella manifestazione organizzata dall'opposizione sul palco - ha attaccato - ci sarà un amalgama terrificante" contro il quale daremo una "risposta forte e dura". In piazza ci sarà "il campione del giustizialismo Antonio Di Pietro, quello di faziosità Bersani e la campionessa di cultura radicale Bonino". Quindi il colpo basso: "Cosa fa la sinistra? Fa una manifestazione contro il golpe quando c'é un decreto legge firmato dal presidente della Repubblica".

Ma Bersani, trasferitosi in Emilia, non ha voluto incassare e ha ricambiato le attenzioni a modo suo: Berlusconi? "Basta, ormai è un disco rotto". "Porcherie" contro le sue liste? "E che dovrebbero dire tutte quelle liste escluse tante volte? Finiamola, a Berlusconi dico basta. Anche Massimo D'Alema ha voluto dare il suo 'contributo' elettorale e da Potenza ha sbeffeggiato il Cavaliere mandandogli a dire che il suo più che un governo del fare è un "governo del fare pasticci". Ormai la "lunga luna di miele di Berlusconi con l'opinione pubblica è alle spalle", ha rincarato D'Alema che ha suggerito ai suoi di seguire una precisa strategia elettorale: non gridare, non eccitare gli animi dei supporter, bensì "convincere quegli altri", coloro che "cominciano a pensare che Berlusconi non è in grado di guidare il paese".

REGIONE LAZIO A CONSULTA, SOSPENDERE DL - Sospendere in via cautelare il decreto legge 'salva-liste': la richiesta e' contenuta nel ricorso che la Regione Lazio ha depositato alla Corte Costituzionale per sostenere l'illegittimita' del provvedimento varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. La Consulta - secondo quanto si e' appreso - dovrebbe riunirsi la prossima settimana per decidere se sospendere o meno il decreto. La Corte Costituzionale decidera' giovedi' prossimo, 18 marzo.

TAR LIGURIA INVECE APPLICA DL, RIAMMESSO NUOVO PSI - Invece il Tar della Liguria, per la prima volta in Italia, ha applicato il decreto interpretativo approvato dal Governo sulla presentazione delle liste per le elezioni regionali ed ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dai legali della lista provinciale di Genova del Nuovo Psi, esclusa dalla commissione elettorale il 26 febbraio. La lista era stata esclusa perche' mancavano alcuni certificati a corredo delle firme, che sono stati prodotti successivamente al limite per la presentazione delle liste. I legali del Nuovo Psi, nell'invocare il decreto del governo, hanno fatto presente che anche la legge elettorale regionale prevede questa possibilita'.

Fonte: ANSA
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