CASSAZIONE: TOCCARE LE COLLEGHE, SENZA LIBIDINE SI PUO'
ROMA - Toccava le colleghe di lavoro, in maniera scherzosa, come modo di fare abituale, senza provare alcune "ebbrezza sessuale" o intenti libidinosi. Per questo la Cassazione ha confermato l'assoluzione di un lavoratore extracomunitario Kadri O. dall'accusa di violenza sessuale per la quale, in primo grado, era stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa dalla condizionale). In appello, invece, Kadri era stato assolto, il 28 novembre 2008, con la formula perché il fatto non sussiste.
Durante il processo, nato da una denuncia sporta da una collega di Kadri, stanca delle sue mani 'lunghe', era emerso che la stessa parte offesa - rileva la Cassazione nella sentenza 30969- "aveva riconosciuto che Kadri O. era solito praticare degli scherzi di cattivo gusto toccando le colleghe di lavoro e così ponendo in essere un comportamento di certo poco raffinato e abituale". Tuttavia dalle stesse testimonianze era emerso che nel comportamento dell'extracomunitario non era ravvisabile alcune "ebbrezza sessuale" in quanto, toccando le colleghe a destra e a manca, "non voleva soddisfare la propria libido". Contro l'assoluzione di Kadri O. è stata la Procura generale della Corte d'Appello di Bologna a fare ricorso in Cassazione per chiedere il ripristino della condanna inflitta in primo grado, il 17 maggio '99 dal Tribunale di Ferrara. Ma il reclamo non ha avuto successo.
Fonte:
ANSA