Nelle e-mail e' meglio non sparlare dei colleghi. Si rischia un processo per ingiuria su querela della persona offesa. Lo dice la Cassazione. Con questa decisione la Suprema Corte ha accolto il ricorso di Amelia G., impiegata presso una ditta veneta di Bassano del Grappa. Alla donna era arrivata 'indirettamente' la e-mail che il collega Gino F. aveva mandato agli altri dipendenti in cui criticava l''abuso dei congedi parentali della donna', che sentendosi offesa l'aveva querelato.
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Considerato che l'email è un mezzo internettiano, deduco che cmq non si possa fare da nessuna parte ... che ne dite?