Eluana Englaro

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Fatascalza
00domenica 12 ottobre 2008 20:16
Ancora tre, quattro giorni e si potrà avere la certezza che la crisi da cui Eluana Englaro è stata colpita, con una forte emorragia interna, si sarà risolta. A spiegarlo è stato il suo medico, Carlo Alberto Defanti, che ha in cura da oltre un decennio la donna lecchese di 37 anni in coma vegetativo da oltre 16 a causa di un incidente stradale. "Il suo livello di emoglobina è ancora basso - ha detto Defanti -, ma è normale, dopo quanto è successo".

Se, quindi, l'emorragia non si ripeterà, tra tre, quattro giorni Eluana non correrà più pericolo di vita e rimarrà nella sua stanza della clinica Beato Luigi Talamoni di Lecco, almeno fino all'11 novembre, quando la Cassazione discuterà il ricorso presentato dalla Procura generale di Milano contro l'ordinanza con la quale i giudici della Corte d'appello hanno autorizzato il padre della donna, Beppino Englaro, a sospendere l'alimentazione artificiale. Oggi Beppino non si è visto alla clinica Talamoni, dove quasi ogni giorno va a trovare Eluana: troppo faticosa, probabilmente, la giornata di ieri, con il cambiare tumultuoso della condizioni della figlia, che sembrava avesse poche ore di vita in mattinata, fino a quando l'emorragia si è arrestata. Beppino, sempre cortese e pronto al confronto con i giornalisti, oggi li ha pregati di lasciargli un poco di pace. La curatrice di Eluana Englaro, l'avvocato Franca Alessio, ha confermato che la giornata di ieri, come lo stesso Englaro ha dichiarato, è "é stata effettivamente un inferno".

"Viste le notizie che arrivavano dall'ospedale - ha spiegato la curatrice di Eluana - ho ritenuto di doverla andare a trovare ieri". "E' chiaro - ha proseguito - che l'epilogo naturale che si stava prefigurando aveva in qualche modo rasserenato il signor Englaro il quale, invece, per come sono andate le cose ha davvero vissuto la giornata di ieri come un inferno". "Le cose non sono andate così - ha concluso l'avvocato Alessio - e, a questo punto, non ci resta altro che aspettare fino all'udienza davanti alla Cassazione". Un invito al silenzio è venuto anche dall'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, in visita nel Lecchese e che non si é sottratto alle domande sulla dolorosa vicenda di Eluana. "Credo sia necessario osservare più silenzio perché la curiosità, l'esposizione mediatica, ci distrae dai veri problemi che dobbiamo affrontare". Riguardo alle trasfusioni, che si è deciso di non praticare alla giovane, nonostante l'emorragia, il cardinale ha detto che "é un campo in cui il vescovo non interviene, a decidere deve essere il medico, in scienza e coscienza nel rapporto tipico che lo lega al paziente e alla famiglia".
Fatascalza
00domenica 12 ottobre 2008 20:17
Questa ragazza non ha pace ......
binariomorto
00lunedì 13 ottobre 2008 01:13
Ma soprattutto è un corpo che non vuol morire (secondo me).
binariomorto
00lunedì 13 ottobre 2008 23:15
Condizioni stabili dopo la fine dell' emorragia.
Fatascalza
00martedì 14 ottobre 2008 09:59
Ma da quel che ho capito ogni mestruo è cosi' ....
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com