Eluana può morire

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binariomorto
00venerdì 14 novembre 2008 00:02
ELUANA: RESPINTO ULTIMO RICORSO, SI PUO' STACCARE IL SONDINO


ROMA - La Cassazione scrive la parola fine per il calvario di Eluana Englaro e, dichiarando inammissibile il ricorso della procura generale di Milano, di fatto dice si' a staccare il sondino che la tiene in vita forzata da quasi 17 anni dopo un incidente stradale. ''E' la conferma che viviamo in uno stato di diritto'', commenta subito il padre Beppino, che per dieci anni si e' battuto per lasciar morire la figlia, ma la decisione dei supremi giudici provoca l' immediata reazione del Vaticano.

''E' un fatto gravissimo dal punto di vista etico e morale'', dice mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Accademia della Vita, parlando di un ''attentato alla vita'' e invitando il Parlamento a ''formulare una legge, il piu' possibile condivisa, perche' venga evitata qualsiasi esperienza di eutanasia passiva o attiva nel nostro Paese''. Contro l' atteso pronunciamento e' insorta la maggioranza di governo con toni molto forti - fino a parlare di ''omicidio di stato'' - tanto che nel giro di qualche ora lo stesso Consiglio Superiore della Magistratura si e' mosso per tutelare, per la prima volta, le Sezioni Unite Civili dagli attacchi. Anche l'Anm scende in campo: ''Basta insulti - dice il presidente Luca Palamara -.La corte di Cassazione e' una istituzione fondamentale del sistema giudiziario italiano cui spetta l'alto compito di garantire l'uniforme applicazione della legge''.

Ai supremi giudici servono 21 pagine per spiegare l' inammissibilita' del ricorso della Procura Generale di Milano contro il decreto della Corte di Appello di Milano che autorizzava ad interrompere l' alimentazione artificiale di Eluana, mettendo cosi' fine al suo stato vegetativo permanente. Il pm non aveva la legittimazione ad impugnare il decreto - sottolineano - perche' le condizioni di Eluana non riguardavano ''l'interesse pubblico e generale'', che legittima la sua azione in sede di ricorso civile, ma si trattava di un '''diritto personalissimo del soggetto, di spessore costituzionale come il diritto di autodeterminazione terapeutica in tutte le fasi della vita anche in quella terminale''.

La Cassazione da' atto ai giudici di Milano di aver valutato correttamente tutta la documentazione che dimostra l' irreversibilita' delle condizioni di Eluana e, di fatto, rispettato la sua volonta' a rifiutare una vita fatta da una ''sopravvivenza solo biologica in uno stato di assoluta soggezione all' altrui volere''. Il padre di Eluana e gli avvocati, se lo aspettavano e tirano un sospiro di sollievo. ''La decisione conferma il principio per cui nessuno, neppure il medico, puo' impossessarsi della vita di un altro. E questo e' di vitale importanza per la tutela dei diritti fondamentali dell'uomo'' osserva il prof. Vittorio Angiolini. ''E la soluzione logica, ineccepibile, perfetta - agginge l'avvocato Franca Alessio, curatrice di Eluana - Non poteva andare diversamente visto che la Procura Generale ha fatto molto di piu' di quello che era legittimo fare''.

L'ultimo capitolo della vicenda giudiziaria, com'era prevedibile, chiude il calvario di Eluana ma riapre lo scontro sul confine tra la vita e la morte, l' intervento della scienza, la capacita' delle leggi di indicare la strada in terreni cosi' delicati. ''La Cassazione ha sancito una eutanasia di fatto e di diritto. Si manda a morte una ragazza'' rincara mons. Fisichella, esprimendo rispetto profondo per il dolore dei familiari della donna. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, sulla stessa scia, osserva che ''Una parte della magistratura rifiuta la tutela della vita umana; privilegia forme piu' o meno velate di eutanasia e di omicidio del consenziente; impone questa sua opzione al Paese violando le leggi in vigore''.

Di eutanasia parla anche il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, duro con i magistrati che colmano le lacune dell' ordinamento ''adeguandolo ai mutamenti della coscienza sociale''. Luca Volonte' (Udc): ''la Cassazione autorizza l' omicidio di Stato''. Secondo il ministro Mara Carfagna ''togliere l' alimentazione ad un essere umano equivale a ucciderlo''. Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella dice: ''Eluana e' la prima cittadina che morira' per una sentenza della magistratura''. Per Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, la Suprema Corte ''introduce in Italia al condanna a morte''.

Dall' opposizione - ma anche da esponenti del Pdl, come Fabrizio Cicchitto - si ribadisce l' urgenza di una legge. ''Non possono e non devono essere piu' i tribunali, come spesso e' avvenuto, a prendere decisioni cosi' importanti per la vita dei cittadini'' osserva Anna Finocchiaro (Pd). Rosy Bindi insiste sul che ''bisogna colmare una lacuna legislativa'' ma precisa che ''chi attacca la Cassazione e parla di eutanasia nella precedente legislatura ha impedito l'approvazione di una legge su questa materia''

Fonte: ANSA
Fatascalza
00venerdì 14 novembre 2008 23:03
Non so se sarà tanto facile ... povera donna
binariomorto
00venerdì 14 novembre 2008 23:25
Per me è un omicidio. Non la chiamerei neppure eutanasia.
(MAGOMERLINO)
00sabato 15 novembre 2008 08:17
per me ognuno deve essere libero di scegliere perche' "dovrebbe" essere padrone della propria vita ,purtroppo nemmeno questo accade grazie alla chiesa. nel caso in questione ,eluana aveva gia' espresso la sua preferenza quindi c'e' poco da commentare se non il modo di fare politica del clero.
mariposa.
00domenica 16 novembre 2008 13:14
mamma mia che discorso controverso...è vero che eluana è un vegetale da anni,poverina,ma io non so se ce la farei a staccare quella spina
FOSSILE GIURASSICO
00mercoledì 19 novembre 2008 14:40
io la chiamerei anche non vita.... se fosse successo 50 anni fa sarebbe morta, però la sceinza fa passi da gigante e mantieni in stasi un corpo...

mi domando... era studentessa o lavorava?

sparo un paradosso provocatorio.

Immagginiamo che lavorava... si sa che non si può licenziare una persona in malattia... così lei potrebbe riprendersi in qualsiasi momento e tornare a lavorare... il suo stipendio gli viene pagato?

Per il mondo del lavoro. sicuramente dopo qualche mese sarebbe considerata morta... però ella è ancora viva.... ma che vita è...

che brutta storia morale....

bullone65
00mercoledì 19 novembre 2008 16:00
Se accadesse a me, preferirei che tirassero la spina... subito e non dopo 17 anni..
FOSSILE GIURASSICO
00mercoledì 19 novembre 2008 16:11
Re:
bullone65, 19/11/2008 16.00:

Se accadesse a me, preferirei che tirassero la spina... subito e non dopo 17 anni..




LA PENSO COME TE... SAREBBE NON VITA PER ME... è UNA CROCE PESANTE PER I MIEI FAMILIARI.... UNANON VITA ANCHE PER LORO... RIMARREBERO ATTACCATI ANCHE LORO A QUELLA SPINA... [SM=x714062]
Fatascalza
00giovedì 20 novembre 2008 22:54
Ragazzi, pero' a prescindere dalla Chiesa, dalle leggi o dalla medicina ... possiamo mai essere certi che siamo "morti" .. che non possa accadere qualos che ci faccia risvegliare?

E' una croce per i familiari sicuramente ma non hanno piu' speranze secondo voi?
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