Ferrara e Nedved, missione compiuta

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binariomorto
00domenica 31 maggio 2009 22:49
Juventus seconda
E Nedved saluta


I bianconeri battono 2-0 la Lazio grazie alla doppietta di Iaquinta e si piazzano davanti a Milan e Fiorentina. Gara equilibrata, palo di Kozac nel finale. Ovazione all'uscita dal campo nel finale del centrocampista ceco

TORINO, 31 maggio 2009 - La Juventus batte 2-0 la Lazio e conquista il secondo posto. E così l'addio ai bianconeri di Pavel Nedved, dopo 327 presenze e 65 gol, può diventare una festa. Il ceco, osannato dai tifosi, entrato in campo - da capitano - accompagnato dai figli e visibilmente emozionato, specie nel primo tempo, è decisivo per l'ultima volta per la Vecchia Signora, con l'assist per il 2-0 di Iaquinta, autore della doppietta che ha fatto la differenza.

FERRARA: MISSIONE COMPIUTA — Due partite, due vittorie: 5 gol fatti, 0 subìti. Con la Juventus ricevuta terza in classifica (con la Fiorentina in scia) e portata in porto al secondo posto. Niente male per un traghettatore. Vedremo se basteranno per la riconferma o questa con la Lazio sarà il fine corsa per lui come per Nedved. E nel pomeriggio degli addii, certi e possibili, chissà se Delio Rossi avrà vissuto il suo da allenatore della Lazio.

SUBITO JUVE — Al 3' è già in vantaggio. Palla in profondità di Marchisio per Iaquinta, che trafigge Carrizo sotto le gambe, con un destro preciso. 14° gol stagionale per l'attaccante della Nazionale, autore di una sfavilllante seconda parte di stagione nella quale si è conquistato il posto da titolare "soffiato" ad un certo Amauri. Poi Del Piero segna, ma viene fermato da un fuorigioco che non c'era. Tutto da rifare.

OCCASIONI LAZIO — E si sveglia la Lazio. Che quest'anno ha eliminato la Juve dalla coppa Italia, vincendo su questo campo 2-1. Il 20enne ceco Kozac sfiora il pareggio. Solo davanti a Buffon alza troppo il pallonetto: alto. Poi arriva la parata in due tempi di Buffon su Foggia, che da destra era riuscito a convergere al centro e a farsi pericoloso. Il ritmo non è granchè, ma la partita si lascia guardare: la Juve è volenterosa e sfiora il raddoppio con una spettacolare rovesciata di Del Piero, la Lazio, pur rimaneggiata, gioca con la testa libera da condizionamenti e in contropiede sa farsi pericolosa, soprattutto sulla sua fascia destra, dove Foggia mette alle strette Salihamidzic, questo pomeriggio terzino sinistro per il forfeit di De Ceglie.

ANCORA IAQUINTA — La Lazio riparte meglio dopo l'intervallo. Più propositiva, con un tiro insidioso di Ledesma: Buffon controlla la traiettoria, che esce di poco. Ferrara cambia: entra Amauri, a secco di gol dal 15 febbraio, per Zanetti. Nedved si sposta centrale di centrocampo, Del Piero resta avanzato, ma partendo da sinistra. E arriva il raddoppio bianconero, ancora con Iaquinta, su assist di Nedved, che riconquista palla strappandola a De Silvestri e poco lancia nello spazio l'attaccante calabrese, implacabile davanti a Carrizo. 2-0. Partita chiusa.

NEDVED — Il popolo bianconero, sugli spalti e davanti alla tv, aspetta solo il suo gol. I compagni lo cercano, il ceco ci prova di destro e di sinistro, come al solito. Ma la rete non arriva. Perchè Carrizo gli nega il gol su una punizinoe potente. Niente ciliegina sulla torta. Ma forza è più giusto così. Per un campione che non si è mai visto regalare nulla in una carriera infinita, un gol posticcio sarebbe stato fuori luogo. Al 39' Ferrara lo richiama in panchina, regalandogli la standing ovation dello stadio e l'abbraccio collettivo dei compagni di squadra. Lui si fa il segno della croce, applaude i tifosi e abbraccia tutta la panchina. Ciao campione.
Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta
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