Giorno della memoria

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Fatascalza
00domenica 27 gennaio 2008 20:15
Il Convegno internazionale sull"Antisemitismo e i moderni crimini contro l'umanita", in programma oggi e domani a Palazzo Barberini, rappresenta il culmine delle manifestazioni, svoltesi anche in settimana, per il Giorno della Memoria, data simbolo (liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945) dello sterminio degli ebrei europei. Un convegno - organizzato dal ministero dei beni culturali e dalla presidenza del consiglio - che sarà aperto stasera dal presidente del consiglio Romano Prodi, dal vicepremier Francesco Rutelli e dal presidente dell'Unione delle comunità ebraiche (Ucei) Renzo Gattegna.

Lunedì sarà la volta - in una tavola rotonda moderata da Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del consiglio - di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea, di Giuliano Amato, ministro dell'interno, di Gianni Vernetti, sottosegretario agli esteri e di Umberto Ranieri presidente della Commissione esteri della Camera. Senza dimenticare Fausto Pocar presidente del Tribunale internazionale per i Crimini di guerra nell'ex Jugoslavia e Debora Lipstadt, la studiosa che ha portato all'incriminazione di David Irving, lo storico negazionista inglese. Il tema è quello dell'antisemitismo, così come si è concretizzato nell'Europa degli anni '30 e '40 ma anche i genocidi contemporanei, dai Balcani al Rwanda con un occhio al conflitto interreligioso.

L'intera settimana - accompagnata da una forte programmazione tv e radio, sia pubblica sia privata - è stata comunque caratterizzata da una serie di manifestazioni e di cerimonie, quasi tutte all'insegna di un doppio anniversario che si è intersecato con il Giorno della memoria: il 60/mo della Costituzione e il 70/mo delle Leggi Razziali del novembre del 1938. E proprio questi due temi sono stati, tra l'altro, al centro del discorso del presidente Napolitano al Quirinale - nella manifestazione in onore dei 'Giusti tra le Nazioni' - il 24 gennaio scorso quando ha affermato:"Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la Shoah. Non dimentichiamo gli orrori dell'antisemitismo, che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma". Così come la cerimonia nella Risiera di San Sabba a Trieste, nell'unico campo di sterminio in territorio italiano, dove il ministro della pubblica istruzione Fioroni ha sottolineato "la vergogna" e "le scuse" per le Leggi Razziali.

In sintesi le manifestazioni:

- ROMA: Casa della memoria: proiezione del film 'La strada di Levi'; presentazione del film documentario 'La deportazione e l'internamento dei militari italiani nei Lager nazistì; 'Pedalando nella memoria', in ricordo di Settimia Spizzichino una delle pochissime ebree romane tornate da Auschwitz. Centro studi Cappella Orsini, 'La promessa della casa in ordine, Cultura e consenso nell'Italia fascistà. Casa del Cinema: documentario di History Channel 'Fuga da Auschwitz'.

- TRIESTE: Circa 1.500 persone hanno preso parte oggi alla Risiera di San Sabba di Trieste alle celebrazioni per il Giorno della Memoria. Alla cerimonia, in quello che fu l'unico campo di concentramento nazista d'Italia dotato del forno crematorio, sono intervenute numerose autorità civili, militari e i rappresentanti di diverse confessioni religiose. Fra questi, i sottosegretari all'Interno e al Commercio Estero, Ettore Rosato e Milos Budin, e gli esponenti di tutti gli enti locali fra i quali i sindaci di Trieste, Roberto Dipiazza, e di Dolina (Trieste), Fulvia Premolin. Il vescovo di Trieste, Eugenio Ravignani, il rabbino capo, Ytzhak Margalit e l'archimandrita ortodosso del capoluogo Nicola hanno officiato alcuni momenti di preghiera. Dipiazza ha sottolineato l'obbligo di ricordare la Shoah perché "il pericolo è sempre dietro l'angolo e la nostra contemporaneità - ha aggiunto - non funziona da freno inibitore". Il primo cittadino ha citato quanto avvenuto in passato nell'ex Jugoslavia ma anche il tentativo di negare Israele: "dichiarazioni che - ha detto - rappresentano un'offesa vergognosa". Il sindaco ha infine ricordato, fra le tante storie di sofferenza passate per la Risiera quella del piccolo Sergio de Simone che trasportato poi in Germania venne sottoposto agli esperimenti e alle torture di Mengele e poi ucciso. La città ha intitolato al bambino il piazzale a fianco della Risiera. Le celebrazioni a Trieste hanno visto anche lo scoprimento di una lapide in memoria di Giovanni Palatucci, il Questore di Fiume che salvò circa 5.000 ebrei dalle deportazioni. La targa, promossa dall'associazione intitolata a Palatucci e dal Questore di Trieste, Domenico Mazzilli, è situata all'esterno delle mura del carcere del capoluogo giuliano.
Fatascalza
00domenica 27 gennaio 2008 20:15
Per non dimenticare ...............
mariposa.
00domenica 27 gennaio 2008 20:47
non si potrebbe mai dimenticare!
@manumanu@
00lunedì 28 gennaio 2008 02:27
Credo che ogni parola sia già stata detta........stà a noi fare in modo che non si ripeta mai più.

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