Il Cielo di Giugno 2008, Costellazioni e Pianeti

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Lady Runa
00martedì 3 giugno 2008 11:59
[SM=g7310] Ad Est, in alto, splende Vega della Lira ; al Nord-Est ecco Deneb del Cigno e sotto, un pò verso destra si alza Altair dell’Aquila : sono le tre stelle del « triangolo estivo » che ci accompagneranno ormai per tutta l’estate.
A Sud-Est la rossa Antares dello Scorpione,sovrastata da Ofiuco con il Serpente...


Ad Est, in alto, splende Vega della Lira ; al Nord-Est ecco Deneb del Cigno e sotto, un pò verso destra si alza Altair dell’Aquila : sono le tre stelle del « triangolo estivo » che ci accompagneranno ormai per tutta l’estate.

Questa antica costellazione rappresenta un'arpa, lo strumento musicale inventato da Mercurio con un guscio di tartaruga e donato a suo fratello Apollo. La lira è stata visualizzata nella volta celeste anche come un aquila o avvoltoio, è di dimensioni ridotte ma discretamente visibile. La costellazione della Lira contiene la quinta stella in ordine di magnitudine, Vega, che forma il vertice del Triangolo Estivo (gli altri due sono Deneb in Cygnus e Altair in Aquila). Il Sole come tutte le stelle si muove, e sta portandosi a 20 km al secondo verso Vega. Questo fa sì che entro il 14.000 d.C. Vega sarà la nuova stella polare. Da Lira arrivano anche due sciami meteorici, il primo in aprile (verso il 21-22) e il secondo a giugno (verso il 16) , decisamente più vistoso. La costellazione è piccola ma facilmente riconoscibile, compresa tra Hercules e il Cygnus, a forma di parallelogramma simile ad un'arpa a due corde

A Sud-Est la rossa Antares dello Scorpione,sovrastata da Ofiuco con il Serpente.
Alto a Sud il Bovaro(Boote) con Arturo e la Vergine.

Ad Ovest tramontano Gemelli e Cancro, lentamente seguiti dal Leone.

A Nord il Dragone è alto nel cielo, più sotto la grande W di Cassiopea.

Marte e Saturno restano visibili, nella prima metà della notte, fino a metà mese; Giove, nella costellazione del Sagittario, visibile fin dal tramonto, resta basso sull’orizzonte.

Solstizio d'estate: 20 giugno alle ore 23,59

Nella mitologia, la Lira rappresenta appunto l'arpa inventata da Mercurio e data ad Apollo che a sua volta la diede al figlio Orfeo. Quest'ultimo suonava una musica così bella da vincere la mano della ninfa Euridice. Sfortunatamente Euridice venne morsa da un serpente velenoso morendo all'istante. Acceccato dal dolore, Orfeo scese nell'Ade implorando Plutone, dio degli Inferi, di restituirgli l'amata; la sua musica era così commovente da spingere Persefone, moglie di Plutone, a convincere il marito. Alla fine Plutone cedette ma ad una condizione: durante la risalita dagli inferi, Orfeo non si sarebbe mai dovuto voltare a guardare Euridice. Purtroppo Orfeo non riuscì a resistere alla tentazione e perse così per sempre la sua amata. Oppresso dal dolore, Orfeo respinse tutte le donne che si offrirono di sposarlo: Ovidio, nelle Metamorfosi (libro XI, vv. 1-66), racconta che allora alcune donne, offese dal suo rifiuto, lo assalirono e lo fecero a brani.

L'ombra di Orfeo scese nell'oltretomba, dove rimase per sempre assieme alla sua amata Euridice:
" Eurydicenque suam iam tutus respicit Orpheus". Anche dopo la morte di Orfeo, la sua arpa, getta nel fiume Ebro, continuò a suonare sino a qunado Giove non la recuperò per porla tra le stelle.





Guzz.
00martedì 3 giugno 2008 15:02
Grazie !
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