In viaggio per i luoghi dei delitti

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Edw@rd73
00lunedì 5 luglio 2010 08:57
Fantasmi, sì grazie. Non soltanto frutto della fantasia di registi e scrittori, la lista delle dimore "infestate", entrate nelle leggende popolari, è lunga quanto lo Stivale. Così, da quelle più storiche, avvolte per tanti secoli nel loro alone di mistero e trasformate per questo in musei, a quelle meno conosciute e teatri di delitti raccapriccianti, diventano meta di viaggi e weekend. Sono questi i luoghi eletti a mete privilegiate per turisti alla ricerca di un viaggio originale che faccia uscir fuori dalla solita routine.

CASE FAMOSE- Le più moderne sono ormai accompagnate dalla fama di maledette, perché scenari di tragedie sanguinose e tristi fatti di cronaca. Sostare a pochi passi dalla villetta di Cogne o di Garlasco, camminare in Via della Pergola a Perugia o ammirare come se fosse un monumento la casa di Erba sembra essere diventata una moda.

Perché sui siti internet (alcuni dei quali specializzati in fenomeni paranormali e misteri dell’occulto) da qualche tempo è comparsa una lista di luoghi che vale la pena visitare. È il tour delle case dell’orrore. Dall’appartamento di via Poma dove venne ritrovato il corpo di Simonetta Cesaroni, alla villetta di Garlasco in cui è morta Chiara Poggi. Senza scordare lo chalet di Annamaria Franzoni a Cogne, e il podere di Terrazzo in cui Gianfranco Stevanin seppelliva le sue vittime. Per facilitare il turismo del macabro, ciascun luogo viene indicato con tanto di indirizzo e numero civico. E lo stesso accade per l’edificio di via San Pietro in cui vennero uccisi Antonio Maso e sua moglie Rosa Tessari.

DIMORE STORICHE- Limitandoci alle dimore veramente storiche, gli appassionati dell’horror d’autore possono scegliere di visitare edifici, che in realtà non hanno nulla di inquietante nei loro ambienti interni. Solamente per il gusto di passeggiare in un set cinematografico, ottima destinazione è allora villa Scott a Torino, alias la "villa del bambino urlante" di Profondo rosso, che in origine era dimora di un convitto femminile gestito dalle suore spedite in vacanza premio durante le riprese. Chi invece preferisce la pianura padana, nell’entroterra bolognese, può fare un salto al casolare di Fiorenzo a Malalbergo, abitazione del pittore Legnani, morto suicida. Un luogo sicuramente inquietante, che si racconta fosse abitato dalle minacciose sorelle dello stesso. E' proprio questa villa ad aver ispirato Pupi Avati per la sua Casa dalle finestre che ridono.

Nei dintorni di Voltri, a Genova, sorge la Cà delle anime, un tempo locanda, i cui gestori assassinavano i clienti, ammassando poi i corpi in un fosso. Entrata nel mito, da allora la casa continua a essere dimora di anime dell’oltretomba, davvero irrequiete e aggressive, che si narra provochino la caduta di pentole e mobili, tanto che nessuno ha più avuto il coraggio di abitarvi. A pochi chilometri da La Spezia, si trova la Casa del violino, un luogo che stimola certamente l’immaginazione di grandi e piccoli. Vi abitava un musicista, ma misteriosamente, dopo la sua morte, i passanti raccontarono d’aver sentito suonare lo strumento da solo, accompagnato da terrificanti urla provenienti dalle finestre. Insomma un'Italia infestato dai fantasmi, tutta da scoprire e visitare...

Venerdí 02.07.2010 17:30 Fonte: http://www.affaritaliani.it
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