Lecco, Azouz di nuovo in cella

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Fatascalza
00mercoledì 10 settembre 2008 21:09
Revoca degli arresti domiciliari e ritorno in carcere per Azouz Marzouk, accusato di spaccio di droga. Il tunisino, cui vennero uccisi moglie, figlio e suocera, oltre a una vicina di casa, nella strage di Erba (Como), ospitava in un appartamento a Lecco un cugino clandestino. Su richiesta del pubblico ministero, l'autorità giudiziaria di Como ha così disposto la revoca del beneficio e il ritorno in cella.

La scoperta era stata fatta dopo un controlli eseguito dai carabinieri ad agosto. I carabinieri hanno preso in consegna Marzouk per trasferirlo nel penitenziario di Vigevano (Pavia).

Lo scorso 29 agosto gli stessi militari lo avevano denunciato per evasione dagli arresti domiciliari. Il tunisino, da marzo ai domiciliari, aveva il permesso di assentarsi dalle 10.30 alle 11.30. Alle 11.35, però, era assente. Marzouk, infatti, era rientrato alle 11.40 e per questo motivo era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecco, rimanendo però fino a oggi nello stesso appartamento.
Fatascalza
00mercoledì 10 settembre 2008 21:09
Direi che è ora che torni a casa.
mariposa.
00mercoledì 10 settembre 2008 22:37
a calci nel sedere! in fondo è quello che voleva,no? era deluso dall'italia,povero!
Fatascalza
00giovedì 11 settembre 2008 22:01
pensava di essere trattato da vittima sempre invece si sbagliava
Viva.La.Foca
00venerdì 12 settembre 2008 08:21
non è una persona molto pulita. che la moglie e il figlio siano state vittime anche dei suoi comportamenti?
Fatascalza
00venerdì 12 settembre 2008 11:34
Credo di si.
Sicurmanente tyutti "questi arresti" vanno "a favore" degli avvocati della difesa degli assassini....
Viva.La.Foca
00venerdì 12 settembre 2008 11:43
il suo comportamento non deve giustificare un assassino capace di uccidere un bimbo.
saranno piccole attenuanti.

quando si incontrano persone malvage dentro finisce che perdono la testa e ci scappa l'omicidio ma questo non pone chi subisce l'agressione a essere un santo. rimane il delinquente di sempre
bic82
00venerdì 12 settembre 2008 16:14
che aspettano a rispedirlo a casa sua a calci nel sedere?.. vogliano aspettare che combini qualcosa di più grave?
Viva.La.Foca
00venerdì 12 settembre 2008 16:40
la cosa più grave l'ha subita lui. peggio dell'omicidio cosa c'è?
Fatascalza
00venerdì 12 settembre 2008 18:19
Re:
Viva.La.Foca, 12/09/2008 16.40:

la cosa più grave l'ha subita lui. peggio dell'omicidio cosa c'è?




siamo d'accordo, ma non per questo deve approfittarsene.
ha cecato di entrare nel mondo dello spettacolo, ha cercato di fare soldi sui cadaveri di suo figlio e di sua moglie.
Direi che se conducesse una vita corretta forse non sarebbe cosi' disdicevole, no?
Fatascalza
00martedì 30 settembre 2008 10:10
Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della stage di Erba, ha patteggiato una condanna a 13 mesi di reclusione, con espulsione dall'Italia a fine pena, per l'inchiesta che lo vede accusato di 300 episodi di spaccio di stupefacenti nella zona.

Il patteggiamento è stato formalizzato dal gip Valeria Costi, dopo l'accordo tra il pm Massimo Astori e il legale di Marzouk Roberto Tropenscovino. Legale che tuttavia ha già annunciato un doppio ricorso, in Cassazione e al Tar, sulla pena accessoria dell'espulsione, che dovrebbe scattare il 31 dicembre prossimo, quando Marzouk avrà scontato i 13 mesi di carcere.

Il tunisino era presente oggi in aula, ma non ha avuto contatti con il pubblico e con i giornalisti: l'udienza si è tenuta in camera di consiglio, e la traduzione al carcere di Vigevano è avvenuta senza che il detenuto passasse in zone aperte al pubblico.
mariposa.
00martedì 30 settembre 2008 19:07
se ne va,finalmente! che personaccia!
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