Maltempo: tragedia a Messina (13 morti)

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binariomorto
00venerdì 2 ottobre 2009 13:28
Cresce il bilancio, 13 vittime e almeno 40 feriti
Lo ha comunicato il capo dipartimento della Protezione Civile Gudo Bertolaso


MESSINA - E' salito a 13 il bilancio dei morti accertati in seguito al nubifragio che ha colpito Messina e la Sicilia nordorientale. Difficile invece una stima precisa dei dispersi, che secondo il sindaco della città Giuseppe Buzzanca, potrebbero essere una ventina: molte infatti le frazioni e le case isolate travolte da veri e propri fiumi di acqua e fango e detriti che rendono complicate anche le operazioni di soccorso, gran parte delle quali vengono compiute via mare.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Matera, dove si trova in visita, si è messo in contatto con il prefetto di Messina, Franco Alecci, per informarsi sulla situazione e il consiglio dei ministri, riunitosi stamani, ha varato lo stato di emergenza per affrontare una situazione che il capo della protezione civile Guido Bertolaso, giunto sul posto, ha definito "molto seria e molto critica". Diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti nelle zone più colpite: Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga, ma soprattutto Giampilieri, a 20 chilometri a sud di Messina, dove un costone roccioso è franato travolgendo alcune palazzine.

Le squadre dei soccorritori stanno scavando nel fango alla ricerca dei dispersi. A Giampilieri e Scaletta Zanclea sono stati trovati i corpi delle sei vittime: uno di essi era dentro un'auto travolta da un torrente. Una nave delle capitanerie di porto ha trasportato una cinquantina di persone, diverse delle quali ferite, dalla costa messinese verso la città.

Una quindicina i feriti fino ad ora ricoverati al Policlinico di Messina: tra loro anche due ustionati a causa dello scoppio di una bombola di gas a causa della frana che ha travolto il paese di Scaletta. Alcuni abitanti delle zone colpite, diversi dei quali si sono rifugiati sui tetti delle case per sfuggire al torrente di acqua fango, sono stati soccorsi con l'elicottero della protezione civile. Nella zona sono al lavoro uomini dell'esercito, dei vigili del fuoco e della protezione civile.

INVASI DA FANGO 3 CHILOMETRI E MEZZO
E' una zona di circa 3,5 chilometri tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea, quella più colpita dal nubifragio che ha interessato la provincia di Messina. Nella zona ci sono state diverse colate di fango che hanno invaso sia la strada statale che i binari, oltre che a smottamenti e a frane. Al momento i soccorritori, spiega il responsabile delle emergenze del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, stanno lavorando al ripristino della viabilità e , allo stesso tempo, alle operazioni di scavo per recuperare eventuali dispersi sotto il fango. Al momento, sottolinea il dipartimento, sono segnalati circa una ventina di dispersi, ma il numero non è certo in quanto alcuni di loro potrebbero essersi allontanati senza comunicarlo a familiari ed amici. I soccorsi sono resi ancora più difficili dal fatto che vi sono alcune zone dei comuni più colpiti dove i mezzi di soccorso non sono ancora riusciti ad arrivare a causa del fango.

CADUTI 230 MILLIMETRI PIOGGIA IN 3/4 ORE. ALMENO 20 I FERITI
Sono almeno una ventina le persone rimaste ferite e già ricoverate negli ospedali della provincia di Messina, dopo l'ondata di maltempo che ha investito la Sicilia orientale. Un numero che è destinato ad aumentare in quanto vi sono dei comuni e delle frazioni che non sono ancora state raggiunte a causa delle frane e delle colate di fango. "La situazione è pesante - dice il vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis - in alcune zone sono caduti anche 220/230 millimetri di pioggia in tre-quattro ore". De Bernardinis ha sottolineato che fin dalla serata di ieri, quando è stato intensificato l'allerta meteo emesso nel pomeriggio, il Dipartimento è rimasto in contatto con le prefetture di Messina, Catania e Palermo e nella notte un team di esperti del Dipartimento ha raggiunto il centro operativo in prefettura a Messina, per coordinare l'invio dei soccorsi dalle altre zone della Sicilia e delle altre regioni. Le situazioni più difficili, affermano al Dipartimento, sono quelle di Scaletta - dove i feriti sono stati portati via con una motovedetta delle Capitanerie di Porto perché l'univo modo per arrivare al paese era via mare - Molino e Giampilieri. In quest'ultimo comune si sono registrate diverse frane e anche un'esplosione di gpl che ha causato crolli. Ancora isolato, invece, Briga, in quanto i mezzi di soccorso non sono riusciti a farsi largo tra le colate di fango.

Fonte: ANSA
binariomorto
00sabato 3 ottobre 2009 00:04
Si parla ora di almeno 18 morti e circa 20 dispersi.
binariomorto
00sabato 3 ottobre 2009 13:58
Ancora un aggiornamento: ora si calcolano 21 morti e una trentina di dispersi (ma per i quali si nutrono poche speranze).
binariomorto
00mercoledì 7 ottobre 2009 00:32
A 5 giorni dalla disgrazia ormai il bilancio si attesta a 25 morti accertati e 10 dispersi ma per i quali ormai non si nutrono più speranze.
mariposa.
00lunedì 12 ottobre 2009 22:33
le solite tragedie annunciate all'italiana. costruiscono dove non si può,condonano gli abuso,e poi fanno i funerali di stato!
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