Morta carbonizzata Brenda, il trans dello scandalo "Marrazzo"

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binariomorto
00venerdì 20 novembre 2009 14:21
Morta la trans Brenda, si indaga per omicidio

Era implicata nella vicenda di Piero Marrazzo


ROMA - Il corpo della transessuale Brenda, coinvolta nella vicenda di Piero Marrazzo, è stato trovato carbonizzato all'interno di un appartamento in via Due Ponti a Roma stamani. Lo si apprende da fonti investigative. Sul posto gli agenti della polizia scientifica della questura di Roma.

I vigili del fuoco della capitale sono stati chiamati per un incendio che si stava sviluppando all'interno delle cantine di una palazzina in via Due Ponti alle alle 4:16 della notte scorsa. Arrivati sul posto alle 4:33 hanno trovato il corpo della viado ormai carbonizzato all'interno del suo appartamento. Immediato l'intervento della polizia scientifica. La transessuale brasiliana coinvolta nel caso che ha portato alle dimissioni dell'ex presidente della Regione Piero Marrazzo per i rapporti che avrebbe intrattenuto con lui, era stata ascoltata in procura a Roma, come testimone, nell'ambito dell' inchiesta sul presunto ricatto ai danni dell'ex presidente della Regione Lazio il 2 novembre scorso. L'audizione del viado svolta di fronte al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli doveva chiarire tra l'altro, la questione dell'esistenza di un secondo video in cui apparirebbe Marrazzo e del quale hanno fatto cenno alcuni transessuali.

La procura indagherà per omicidio volontario nel quadro degli accertamenti sulla morte della transessuale Brenda. Nell'abitazione di via Due Ponti c'é stato stamattina un sopralluogo: erano presenti il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il sostituto Rodolfo Sabelli, titolari dell'inchiesta sul caso Marrazzo, il procuratore aggiunto Filippo Laviani, cui sono delegati i casi di omicidio, ed il sostituto Pierluigi Cipolla, magistrato di turno.

Gli agenti della polizia scientifica della Questura di Roma sono al lavoro all'interno dell'appartamento di via Due Ponti. Da un primo esame esterno del cadavere non ci sarebbero segni di violenza. La vittima era seminuda. Accanto al corpo è stata trovata una bottiglia di whisky e poco distante due valigie già pronte. La trans potrebbe essere morta per soffocamento da fumo. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, l'appartamento sarebbe composto da un unico locale, con un soppalco. E proprio sopra il soppalco, riversa in terra, sarebbe stata rinvenuta Brenda, seminuda. Nella piccola casa, invasa dal fumo, gli investigatori avrebbero trovato tutto in ordine.

"L'hanno ammazzata, non so chi. Stava male psicologicamente, voleva tornare in Brasile: ora devono trovare chi ha fatto tutto questo". Visibilmente scossa, Barbara, un transessuale brasiliano amico di Brenda, parla del trans trovata morta questa mattina in un incendio nella sua abitazione di Via Due Ponti a Roma. "Ieri con Brenda ci siamo incontrati in un parcheggio, abbiamo bevuto un bicchiere di Ballantynés, poi lo abbiamo lasciato in casa a vedere la televisione", dice Barbara. Il trans brasiliano ha affermato inoltre che "né Polizia né Carabinieri hanno fatto nulla" spiegando che "tutti i trans che abitano in questa zona sono a rischio di morte, abbiamo molta paura dei romeni".

Brenda era stata coinvolta il 9 novembre scorso in una rissa con alcuni stranieri dell'est Europa avvenuta in una strada della zona Cassia. Brenda fu trovata in terra con alcune escoriazioni e in forte stato di alterazione emotiva da una pattuglia dei carabinieri chiamata da un passante. Il transessuale, che urlava frasi sconnesse ed era ubriaco, denunciò di essere stato derubato di borsa e cellulare. I militari dopo che il transessuale cercò di procurarsi delle lesioni battendo la testa ripetutamente contro un'auto, l'accompagnarono in ospedale, a Villa San Pietro per essere medicato. Anche lì Brenda diede in escandescenza e cercò di ferire un medico con una forbice. Questa mattina alcuni transessuali che si erano radunati sotto la casa di Brenda hanno dichiarato agli investigatori che aveva più volte, nel corso del tempo, annunciato propositi suicidi.
PC BRENDA IMMERSO IN ACQUA
Il personal computer di Brenda sarebbe stato trovato nel lavandino dell'appartamento, bagnato come se fosse stato immerso in acqua. Il particolare, rivelato da fonti investigative, farebbe supporre ad un gesto volontario per rendere il pc inutilizzabile. Il computer e' stato portato via dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Roma. Verranno effettuati accertamenti su eventuali file contenuti nel personal computer di Brenda.

PROCURA DISPONE AUTOPSIA BRENDA
La procura di Roma ha disposto l'autopsia su Brenda, il transessuale trovato morta nel proprio appartamento di via due Ponti. Gli inquirenti che procedono per omicidio volontario hanno anche disposto gli esami tossicologici. Nel corso del sopralluogo compiuto dai magistrati e' stato sequestrato un computer. Sembra che nell'appartamento di via due Ponti Brenda non ricevesse i clienti.

CORONA, NON SI PUO' MORIRE DI GOSSIP
''Non si puo' morire di gossip, anche se il gossip oggi e' diventata un'arma molto molto pesante''. E' l'opinione dell'agente fotografico Fabrizio Corona, sulla morte del transessuale Brenda, legato alla vicenda Marrazzo, trovato carbonizzato la notte scorsa a Roma. All'uscita dall'aula dove si svolge il processo che lo vede imputato per estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni Vip, Corona ha sostenuto con i cronisti che ''sotto il caso Marrazzo ci sono cose molto pesanti''. Secondo Corona, nel mondo del gossip oggi ''c'e' del materiale che puo' fare molto male''.

Fonte: ANSA
binariomorto
00domenica 22 novembre 2009 00:00
Morte Brenda, nuovo sopralluogo
Inquirenti nella casa incendiata


Ritmo serrato nelle indagini sulla morte della trans Brenda. Gli inquirenti, appena un giorno dopo la morte, sono tornati nell'appartemento romano dove è stato trovato il cadavere con la polizia scientifica per un nuovo sopralluogo. Gli investigatori setacciano ogni palmo della casa, in cerca di un secondo telefonino della trans e degli psicofarmaci di cui il sarebbe stata consumatrice. L'ipotesi su cui indaga la Procura è omicidio volontario.

L'autopsia conferma: Brenda è morta per asfissia
L'autopsia compiuta sul cadavere di Brenda ha confermato che il decesso è avvenuto per asfissia da ossido di carbonio sprigionatosi nell'incendio divampato nella sua abitazione. La tac ha anche evidenziato che sul corpo del trans non sono presenti lesioni.

Il giallo del telefonino
Brenda avrebbe avuto un secondo cellulare. E gli inquirenti della Procura di Roma ne stanno cercando traccia. E' questo uno dei primi passaggi conoscitivi all'indomani della morte della trans in un monolocale in via Due Ponti. Brenda subì un'aggressione, la sera dell'8 novembre scorso, e in quell'occasione le fu rubato un cellulare. Secondo
chi indaga nella sua disponibilità c'era anche un altro telefonino.

La casa di Brenda
Quello di Brenda è un appartamento piccolo e dall'arredamento essenziale. Vi si accede da una sorta di cunicolo che immette ad una breve rampa di scale, salita dopo la quale ci si trova di fronte a tre porte in metallo, tinte di rosso, che immettono ad altrettanti appartamenti. Tutti uguali: un piccolo ambiente di poco più di dieci metri quadrati con un soppalco.

Due mazzi di fiori, oggi, indicano la porta di Brenda. Poco piu' in alto l'avviso della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma. Non si entra, ma dal buco praticato dai vigili del fuoco per entrare nell'appartamento, completamente annerito dalla fuliggine prodotta dall'incendio, si puo' ancora vedere il misero letto consistente in una rete con un materasso a molle in parte bruciato dalle fiamme. Poco piu' in la', sotto una finestrella, anch'essa annerita dalla fuliggine, una piccola scrivania ed una semplice sedia di legno. Niente fa pensare che in quella casa abbia vissuto, per piu' di tre mesi, un transessuale.

Nessun oggetto dal gusto kitch, nessuna tenda o quadro colorati. E' vero che ieri la polizia scientifica ha prelevato diversi effetti personali, ma la casa della transessuale Brenda ricorda piu' la cella di una prigione che non un appartamento. E a rendere piu' triste il tutto è il complesso residenziale di Via Due Ponti: quattro casermoni intonacati di grigio, tempestati di antenne paraboliche e panni stesi ad asciugare al sole. Difficile immaginare che, appena al di là della strada, ci siano i condomini di lusso della Via Cassia.





Fonte: tgcom
daknex
00lunedì 23 novembre 2009 20:19
ma va.. chi l'avrebbe mai detto!
mariposa.
00venerdì 27 novembre 2009 13:17
chissà cosa c'è sotto....
binariomorto
00venerdì 27 novembre 2009 15:31
Re:
mariposa., 27/11/2009 13.17:

chissà cosa c'è sotto....




... la sorpresina ... !!! [SM=x714113] [SM=x714113] [SM=x714113]
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