Nuda sul crocifisso, polemiche a Milano

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binariomorto
00venerdì 14 novembre 2008 00:20
POLEMICA A MILANO SU POSTER NUDA IN CROCE


MILANO - Una donna nuda stesa su un materasso bianco nella posa della crocifissione. Per la giornata mondiale contro la violenza sessuale, il Telefono Donna ha scelto un'immagine shock che a Milano, pero', rischia di restare nei magazzini invece di finire sui pannelli di affissione. L'assessore all'Arredo Urbano del Comune, Maurizio Cadeo, ha infatti annunciato che cerchera' in tutti i modi di impedire che il manifesto di Telefono Donna finisca sulle strade.

''Faro' tutto quanto e' in mio potere - ha affermato - per evitare l'affissione del manifesto, di cui contesto il messaggio, che lede il sentimento religioso dei cittadini''. La donna raffigurata nel manifesto, che dovrebbe finire su 500 spazi di pubblica affissione del Comune, ricorda inequivocabilmente il Cristo in croce e sopra il drappo che le copre le parti intime campeggia la scritta: ''Chi paga per i peccati dell'uomo?''. ''Chiediamo all'associazione di ritirare il manifesto - ha attaccato Carlo Fidanza, capogruppo di An a Palazzo Marino - perche' una giornata cosi' importante non deve essere svilita da una provocazione del genere''. Ma lo spettro della censura ha subito agitato la classe politica milanese.

''Roba da medioevo - ha ribattuto Pierfrancesco Majorino (Pd) - se dovessimo applicare il metodo Cadeo in tv, dovremmo oscurare il 70% delle trasmissioni di Rai e Mediaset''. La nuova polemica riporta il clima politico al settembre dell'anno scorso, quando, durante la settimana della moda, un marchio di abbigliamento affisse per Milano numerosi poster, firmati da Oliviero Toscani, che raffiguravano il corpo nudo di una ragazza, martoriata dall'anoressia. Allora fu il sindaco Letizia Moratti in persona a tuonare perche' il manifesto fosse rimosso. ''Chi censura e' sempre un mentecatto - ha rievocato le polemiche di oggi e di allora, Oliviero Toscani - e se gia' oggi c'e' qualcuno che ride di lui, domani tutti lo derideranno, perche' la censura e' sempre passata per imbecille nella storia''.

Se c'e' qualcuno che invece preferirebbe stare lontana dalle polemiche e' Stefania Bartoccetti, presidente dell'associazione Telefono Donna, che dopo un primo via libera degli uffici comunali, aveva gia' fatto stampare i manifesti con la donna in croce. ''Da cattolica - ha affermato - non ci vedo nulla di offensivo ne' di blasfemo. Abbiamo scelto un'immagine forte per spingere le vittime delle violenze a uscire dal silenzio''. Resta ora da capire quale messaggio scegliera' il Comune per la giornata mondiale contro la violenza, visto che l'assessore Cadeo e la responsabile dei Servizi Sociali Mariolina Moioli hanno deciso di realizzare un nuovo manifesto per occupare gli spazi di affissione pubblica a Milano il 25 novembre. ''Sull'odioso problema della violenza sulle donne - ha spiegato Cadeo - non dobbiamo abbassare la guardia e l'amministrazione si impegnera' in prima persona, anche sul fronte della sensibilizzazione, con un suo manifesto''.



Fonte: ANSA
kendy@
00venerdì 14 novembre 2008 00:27
in un primo momento l'ho trovato un'offesa alla religione cattolina
ma leggendo guardando e pensando alle donne che vengono violentante ....
basta medisimarsi ´... ed propio cosi ....una donna in croce.....indifesa e senza forze ....
Viva.La.Foca
00venerdì 14 novembre 2008 10:29
la penso come kendy
bullone65
00venerdì 14 novembre 2008 10:32
Non ci vedo nulla di offensivo nei riguardi della Religione che, tra pedofilia ed altro, ci pensa da sola ad offendersi ultimamente.
Viva.La.Foca
00venerdì 14 novembre 2008 11:26
Re:
bullone65, 14/11/2008 10.32:

Non ci vedo nulla di offensivo nei riguardi della Religione che, tra pedofilia ed altro, ci pensa da sola ad offendersi ultimamente.

la religione non difende la pedofilia. sono alcune persone vestite da preti che si macchiano di queste bestialità


bullone65
00venerdì 14 novembre 2008 11:39
Infatti sono proprio quelle persone con il loro comportamente che pensano ad offendere, non di certo uno spot pubblicitario come quello evidenziato poco prima.
Io non ho detto che la religione difenda la pedofilia.. anche se.... mai sentito parlare di Crimens Sollecitationis ? ;)
il tobas
00venerdì 14 novembre 2008 13:25
Re: Re:
Viva.La.Foca, 14/11/2008 11.26:

la religione non difende la pedofilia. sono alcune persone vestite da preti che si macchiano di queste bestialità






Già ma quando invece di condannare, allontanare, far luce sui colpevoli tu li proteggi diventi complice.
Viva.La.Foca
00venerdì 14 novembre 2008 14:17
ma non è la religione a diventare complice ma la persona che dovrebbe essere un esponente e un rappresentante!
La religione non difende nessuno, se poi ci sono persone dal basso profilo morale che utilizzano la religione per trasgredire è un discorso diverso
il tobas
00venerdì 14 novembre 2008 15:12
Re:
Viva.La.Foca, 14/11/2008 14.17:

ma non è la religione a diventare complice ma la persona che dovrebbe essere un esponente e un rappresentante!
La religione non difende nessuno, se poi ci sono persone dal basso profilo morale che utilizzano la religione per trasgredire è un discorso diverso




Quindi il Papa che cerca di nascondere il problema ha un alto o un basso profilo morale?

binariomorto
00venerdì 14 novembre 2008 15:19
Senza contare che poi mettono la "pippa" sullo stesso piano di un atto pedofilo ...
Eroe
00venerdì 14 novembre 2008 15:57
L'immagine la trovo bellissima ed altamente simbolica inoltre, fatto salva la posizione, non vedo nessuna croce.
Se fosse blasfemo vedere qualcuno sulla croce al posto di Cristo si dovrebbero vietare tutte le manifestazioni religiose in cui uno fa finta di essere Cristo. Invece le donne violentate sono Cristo come lo sono tutti coloro che subiscono violenze.
strega@rossa
00venerdì 14 novembre 2008 16:12
Re:
Eroe.E., 14/11/2008 15.57:

L'immagine la trovo bellissima ed altamente simbolica inoltre, fatto salva la posizione, non vedo nessuna croce.
Se fosse blasfemo vedere qualcuno sulla croce al posto di Cristo si dovrebbero vietare tutte le manifestazioni religiose in cui uno fa finta di essere Cristo. Invece le donne violentate sono Cristo come lo sono tutti coloro che subiscono violenze.




sono daccordo con te...
a volte mi viene il sospetto che certi uomini vogliono cancellare l'esistenza della violenza sulle donne
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